Lo zenzero è una pianta risalente al VI secolo a.C, ma solo di recente è stata introdotta anche in Europa (precisamente 2000 anni fa). Ma perché dall’Estremo oriente fu portata anche nel nostro territorio? Semplice: le sue proprietà terapeutiche aiutano l’organismo a ripristinarsi senza la necessità di dover intervenire con i farmaci.
La parte più importate dello zenzero è lo rizoma, in quanto principio antiossidante e antinfiammatorio, antiemetico e anti-nausea e anticoagulante. Ma degli studi recenti attestano che abbia anche proprietà antivirali e persino antitumorali.
Il corretto utilizzo
Lo zenzero non ha bisogno di tanti passaggi di lavorazione infatti può essere consumato sia fresco che in maniera del tutto istantanea (previo risciacquo). Comunque sia, nel caso in cui dovesse essere essiccato, il processo si diversificherebbe: 30 giorni di essicazione, poi verrebbe tagliato o persino reso polvere. In quest’ultimo caso si ha una conservazione più lunga mentre se lo si preferisce fresco, si consiglia la consumazione in 15/20 giorni avvolgendolo nella carta.
Ideale da utilizzare in diverse ricette quali marmellate, gelati, biscotti, crostacei, minestre e tanto altro ancora. Attenzione però a non esagerare perché il suo sapore “pungente” potrebbe non essere di gradimento ai membri della vostra famiglia o magari a qualche vostro amico.
Acceleratore del metabolismo
E’ inesatto dire che lo zenzero consenta da solo di perdere peso, ma di certo è di aiuto nelle diete perché consente di bruciare i grassi più velocemente favorendo così la ripresa del metabolismo. Farsi seguire da un esperto, in questi casi, è sicuramente la cosa migliore del “fai da te”.
Al contrario, invece, potrebbe essere utile per cercare di alleviare alcune problematiche legate alla digestione: questa incredibile radice aumenta il tono della muscolatura gastrica, la produzione di succhi gastrici, favorisce la secrezione della saliva e, per ultimo, svuota lo stomaco mediante la peristalsi.