Zantipres è ampiamente utilizzato per poter trattare alcune condizioni come pressione arteriosa alta (ipertensione) e, ulteriormente, aiutare nel trattamento dell’attacco cardiaco (infarto acuto del miocardio) in persone che possono mostrare o meno segni e sintomi di scompenso cardiaco, e che non hanno ancora ricevuto alcun trattamento utile per poter disciogliere i coaguli del sangue (terapia trombolitica).
Quando non prenderlo
È opportuno non prendere Zantipres si si è allergici (ipersensibili) al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti, se si hanno avuto precedenti reazioni allergiche ad un farmaco appartenente alla stessa classe, se si hanno avuto precedenti episodi gravi di gonfiore e di prurito al volto, al naso e alla gola, o ancora se si soffre di problemi gravi al fegato o di restringimento delle arterie dei reni.
Costituiscono altresì situazioni in cui non si dovrebbe prendere il medicinale la condizione di gravidanza oltre il terzo mese, e i casi in cui si soffre di diabete o di una disfunzione renale compromessa, con contestuale trattamento con un medicinale che abbassa la pressione del sangue, contenente aliskiren.
Vi sono poi alcune condizioni che richiedono una piena condivisione con il proprio medico prima dell’assunzione di questo medicinale, ovvero: pressione del sangue alta e problemi al fegato e ai reni; pressione del sangue alta a causa di un problema renale o del restringimento dell’arteria renale (ipertensione nefrovascolare); trapianto di reni; dialisi; terapia con LDL-aferesi; livelli molto alti dell’ormone aldosterone nel sangue; restringimento della valvola cardiaca o ispessimento delle pareti cardiache; psoriasi; trattamento di desensibilizzazione per punture di insetti; assunzione di antagonisti del recettore dell’angiotensina II e aliskiren.
Uso in gravidanza
In caso di gravidanza è fondamentale discutere della propria condizione con il proprio medico. Il medicinale non deve essere somministrato oltre il terzo mese di dolce attesa, ma risulta comunque essere controindicato anche l’uso nei primi stadi della gravidanza, in quanto non è possibile escludere dei danni conseguenti all’utilizzo del farmaco.
Interazioni
Come tutti i medicinali, anche Zantipres potrebbe interagire con altri farmaci. Proprio per questo motivo è bene condividere con il proprio medico l’elenco dei farmaci e dei prodotti da banco che si stanno assumendo o si ha recentemente assunto, con particolare riferimento ai farmaci che aumentano i livelli di potassio nel sangue, litio, anestetici, farmaci narcotici, farmaci antipsicotici, antidepressivi o triciclici, altri medicinali per la pressione alta e vasodilatatori.
Come prendere il medicinale
È ovviamente necessario prendere Zantipres seguendo le indicazioni del proprio medico. Il foglio illustrativo consiglia comunque di assumere la compressa con acqua, con dosaggio diverso a seconda dello scopo. Per il trattamento della pressione alta la dose normale iniziale di Zantipres è ad esempio di 15mg una volta al giorno, con il medico che aggiusterà gradualmente la dose per individuare quella più adatta al paziente.
In caso di problemi epatici o renali, il medico inizierà suggerendo metà della dose terapeutica normale. Nelle ipotesi di attacco cardiaco il trattamento deve iniziare entro le prime 24 ore dall’insorgenza dei sintomi.
Nel caso in cui si fosse assunto in maniera accidentale un dosaggio eccessivo, è opportuno contattare immediatamente il medico o il più vicino reparto di pronto soccorso. I sintomi e i segni più frequenti di una overdose da Zantipres sono una pressione bassa con svenimento, frequenza cardiaca molto ridotta, alterazione degli esami del sangue e disfunzione renale.
Quando usare il farmaco con precauzione
Durante il periodo di trattamento il vostro medico potrà richiedervi dei controlli per monitorare le funzionalità renali, la pressione sanguigna ed i livelli di potassio nel sangue. Con la somministrazione di Zantipres la pressione sanguigna può scendere a livelli molto bassi.
Questa condizione spesso si verifica nelle prime assunzioni, specialmente se state utilizzando diuretici o consumando cibi privi di sale. Se questo dovesse avvenire è importante consultare il proprio medico di base o specialista, e stendevi sulla schiena.
Se dovete affrontare un intervento chirurgico , informate l’anestesia che state assumendo questo farmaco. Tale informazione aiuterà l’anestesista che controllerà la vostra pressione del sangue e la frequenza cardiaca durante l’intervento.
È importante informare il medico se soffrite di attacchi cardiaci e se:
- Avete la pressione sanguigna molto bassa oppure in stato di shock circolatorio, perché Zantipres non è il farmaco adeguato
- Avete più di 75 anni, perché Zantipres dovrebbe essere somministrato con particolare attenzione
Inoltre è importante informare il medico se pensate di essere in stato interessante, perché l’utilizzo di tale farmaco è sconsigliato nei primi mesi di gravidanza.
Controindicazioni per il Zantipres
Non somministrate il farmaco nelle seguenti condizioni:
- Se siete allergici al principio attivo oppure ad uno o più eccipienti presenti in Zantipres
- Se in passato avete avuto reazioni allergiche accertate a farmaci di questo tipo
- Se in passato avete avuto episodi di gonfiore e prurito al volto, alla gola, al naso, associato ad una terapia farmacologica
- Se soffre di edema ereditario o idiopatico dove si presenta rapido gonfiore della cute, del tratto digestivo e di altri organi
- Se soffrite di gravi patologie al fegato
- Se soffrite di restringimento grave delle arterie dei reni
- Se siete oltre il terzo mese di gestazione, è meglio non somministrare il farmaco, così come nei primi stadi della gravidanza
- Se siete una donna nell’età fertile, a meno che non stiate somministrando farmaci contraccettivi efficaci
- Se soffrite di diabete, o se la vostra funzionalità renale è compromessa e state somministrando farmaci per abbassare i livelli della pressione nel sangue
Effetti indesiderati
Come tutti i medicinali anche Zantipres può causare effetti indesiderati, sebbene non tutti li manifestino.
Tra gli effetti indesiderati comuni (rilevati in meno di 1 persona su 10) c’è la stanchezza, possibile nausea e/o vomito, capogiro, cefalea e tosse. Rappresentano effetti indesiderati meno comuni (rilevati in meno di 1 persona ogni 100) la debolezza generale, i crampi muscolari e l’eruzione cutanea.
Sono più rari effetti indesiderati come gonfiore e prurito al volto, alla bocca e alla gola, forte abbassamento della pressione del sangue, frequenza cardiaca aumentata o irregolare, perdita di coscienza, capogiro improvviso, improvviso offuscamento della vista, edema periferico, proteine nell’urina, dolore addominale, diarrea, costipazione, bocca secca, reazioni allergiche, aumento della sudorazione e vampate, alterazioni dell’umore, depressione, disturbi del sonno, sensazioni cutanee alterate, difficoltà respiratorie, ingiallimento della cute.
Conservazione del medicinale
Zantipres non richiede particolari modalità di conservazione. È dunque sufficiente tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini, e usarlo prima della data di scadenza. Una volta terminato l’utilizzo, non gettare nell’acqua di scarico, ma domandare al farmacista come eliminare la confezione.
Cosa contiene
Come anticipato, Zantipres è un medicinale con principio attivo zofenopril calcio. Gli altri componenti contenuti sono cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, silice colloidale anidra, ipromellosa, titanio diossido (E 171), macrogol 400 e macrogol 6000.