Ormai siamo diventati tutti quanti un po’ più consapevi di cosa sono i virus, questo a causa della pandemia da Covid19 che sta continuando la sua corsa con periodici rallentamenti e altrettanti picchi di infetti e morti al giorno, tanto a livello nazionale quanto mondiale.
Tutta questa drammatica situazione però ha aperto la mente delle persone a una nuova consapevolezza, la potenziale pericolosità dei virus. Siamo abituati al fatto che sono tra noi ma non li pensiamo quasi mai come una reale minaccia. Eppure il coronavirus non è l’unico pericoloso al mondo, anzi, ne esistono alcuni decisamente più letali, solo che spesso hanno un minor potere di trasmissione.
Basta pensare al virus della rabbia, letale al 100%. Oppure al virus Ebola, uno dei più pericolosi e con un tasso di mortalità che può raggiungere anche il 90%. Si trasmette questo attraverso il contatto con il sangue o altri fluidi corporei di persone o animali infetti. Oppure la febbre emorragica di Marburg o la Dengue, con una mortalità del 2,5% e ad alta contagiosità, si parla di circa 100 milioni all’anno.
Il coronavirus perciò non è il più pericoloso in termini di mortalità, ma piuttosto di capacità di diffondersi. Oggi siamo praticamente tutti consapevoli dell’importanza di prevenire il contagio. Questo articolo nasce proprio per fare un po’ di chiarezza su cos’è un virus, come si può trasmettere e come limitarne la diffusione.
Cosa sono i virus
La parola “virus” deriva dalla lingua latina e significa “veleno“. I virus sono l’entità biologica presente sulla terra più abbondante in assoluto e si può trovare infatti in tutti quanti gli ecosistemi. Tentare infatti a evitarli completamente è impossibile, però attraverso alcune buone norme sanitarie è possibile ridurre il rischio di contagio di quelli più pericolosi.
C’è da sapere che tutti quanti i virus per vivere hanno bisogno di un organismo dal quale dipendere, questo perché si tratta di un parassita obbligato. Si può riprodurre solo quando si trova dentro le cellule. Un virus si può trovare all’interno dell’uomo, degli animali o delle piante. Però attenzione, può infettare anche altri virus oppure i batteri.
Un virus però prima di attaccare una cellula si trova da qualche parte, no? Esattamente, però come particella inattiva conosciuta con il nome di virione. Solo quando trova un corpo ospitante si attiva e inizia il suo processo di moltiplicazione.
I virus come vedremo tra poco si possono trasmettere in molti modi, perciò bisogna imparare a conoscere bene il nemico per evitarlo. Per esempio i classici virus influenzali si trasmettono attraverso tosse e starnuti, altri invece per via oeo-fecale oppure per via sessuale, come l’HIV.
Nel momento che il virus entra in contatto con il corpo, avvia un processo all’intero dello stesso. L’organismo umano per bloccare l’infezione virale mette in atto una risposta immunitaria atta a eliminare il virus stesso. Spesso il primo sintomo di questa lotta interna è l’aumento della temperatura.
Per moltissimi dei virus presenti nel mondo, in particolare quello influenzale di stagione, esistono i vaccini, i quali vanno a provocare la stessa risposta immunitaria con lo scopo di impedire al virus di iniziare la sua moltiplicazione nel corpo.
Attenzione però, non tutti i virus possono essere sconfitti. Basta pensare a quello dell’epatite virale o dell’HIV, i quali eludono le risposte immunitarie e portano a delle infezioni croniche, vale a dire che bisogna conviverci tutta la vita.
Come si trasmettono i virus
Però come si trasmettono i virus? Come c’insegna l’epidemiologia, esistono a grandi linee i virus che si trasmettono per via verticale (tra madre e figlio) o per via orizzontale (cioè tra persona e persona). Oggi analizziamo quelli del secondo gruppo.
- Scambio di saliva: lo scambio di saliva può trasmettere vari virus, come quello di Epstein-Barr.
- Per inalazione: come i virus influenzali, ma anche l’attuale coronavirus.
- Per fluidi corporei: come l’epatite C e l’HIV
- Per il cibo infetto: come il norovirus, comunemente noto come vomito invernale ed è la causa della gastroenterite.
- Per insetti vettori: come la zanzara, la quale può trasmettere diversi virus come la febbre dengue o la malaria.
Come limitare la diffusione dei virus
La diffusione di un virus si limita evitando quei comportamenti che potrebbero appunto portare alla trasmissione dello stesso. Per evitare i virus che si scambiano con la saliva occorre per esempio evitare di baciare gli sconosciuti o più semplicemente bere dallo stesso bicchiere o mangiare con la stessa forchetta. Il coronavirus rientra anche tra questo metodo di trasmissione.
Quelli che si trasmettono per inalazione, come di nuovo il coronavirus, occorre mantenere il distanziamento sociale specialmente quando si vede che l’altro ha dei sintomi. E’ importante poi lavarsi spesso le mani con abbondante acqua e sapone perché potremo toccare le superfici infette inavvertitamente.
Per i virus sopra il cibo occorre eseguire un’accurata pulizia dello stesso, evitando di mangiare alimenti di dubbia provenienza. Per quanto riguarda invece i virus che si diffondono con insetti vettori è senza dubbio più difficile la prevenzione, meglio quando possibile utilizzare il vaccino o altrimenti proteggersi il più possibile con indumenti e creme protettive adatte e evitando le zone dove vi è un’alta concentrazione del virus.