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Verruche: conosciamole meglio per combatterle in modo efficace

Le verruche sono escrescenze cutanee sferiche di colore giallo-grigio che spesso creano dolore e che colpiscono soprattutto in giovane età.

Cosa sono le verruche?

Il termine verruca deriva dal latino, che significa appunto escrescenza.  Si manifestano sul dorso delle mani, sulla pianta dei piedi e nel contorno ungueale. Alla base delle verruche c’è un’infezione virale che si contrae utilizzando in modo promiscuo ambienti pubblici come piscine e docce.  In questi luoghi la temperatura caldo-umida crea un ambiente favorevole proprio per la proliferazione dei microrganismi, anche grazie all’acqua disponibile di cui si nutrono e vivono. Il contagio diretto avviene toccando le verruche degli altri oppure per auto inoculazione, ovvero consentendo il passaggio dei microorganismi da una zona all’altra del corpo. Le verruche possono colpire tutti, uomini e donne senza distinzione, e solitamente prediligono gli adolescenti e i bambini, anche se possono contagiare i soggetti adulti.

La sintomatologia caratteristica delle verruche è la comparsa di protuberanze sulla cute di piccoli noduli o papule di diverso colore. Alcune tipologie sono contraddistinte da piccoli puntini scuri all’interno dell’escrescenza.  Se poste in zone critiche, come ad esempio sotto la pianta del piede, le verruche possono sanguinare e provocare dolore.

Classificazione delle verruche

Le verruche cutanee sono classificate a secondo della zona colpita, della morfologia, e delle caratteristiche istologiche. Secondo questi parametri possiamo distinguere sei tipologie di verruche cutanee, escludendo quelle genitali:

  • Verruche comuni: colpiscono principalmente dorso delle mani, dita, pianta dei piedi e gambe. Sono caratterizzate da una forma tondeggiane con superficie dura e ruvida, nel classico colore grigio-marrone;
  • Verruche piane: come indica il nome questa tipologia ha una superficie liscia e il colore va dal rosa-giallo fino al marrone. Colpiscono il volto o il dorso nella mano in pazienti giovani. Appaiono senza sintomatologia e talvolta sono difficili da riconoscere;
  • Verruche plantari profonde: si manifestano principalmente sulla pianta del piede e possono giungere fino alle caviglie. Sono molto fastidiose e dolorose vista la pressione che si esercita sulla verruca quando si cammina o si sta in piedi. Proprio per la pressione esercitata, queste verruche sono solitamente più piatte rispetto alle altre tipologie e si sviluppano verso l’interno della cute anziché verso l’esterno;
  • Verruche periungueali: da come si capisce dal nome questa tipologia colpisce la zona attorno all’unghia e sono caratterizzate da una forma che ricorda il cavolfiore;
  • Verruche filiformi: colpiscono l’area attorno alla bocca, al naso e agli occhi. Hanno una forma allungata e il colore è uguale a quello della pelle;
  • Verruche a mosaico: si manifestano di solito sotto le dita dei piedi ma possono espandersi fino alla pianta. Sono caratterizzate da piccole croste bianche che compaiono in gruppo e rispetto alla tipologia plantare, non causano dolore o difficoltà a camminare.

Cosa o chi causa le verruche?

Come abbiamo detto nel paragrafo introduttivo, le verruche sono causate da un’infezione virale, con precisione il responsabile è uno dei settanta papilloma virus. Questo virus ha un periodo d’incubazione molto lungo che va dai due ai nove mesi. In questo periodo il virus prolifera lentamente a carico delle cellule del derma o dell’epidermide.

Diversi sono i fattori che favoriscono e provocano l’attacco da parte di questo virus, quali:

  • Difese immunitarie indebolite
  • Fattori genetici
  • Cute lesa
  • Cattivo uso di ciabatte, asciugamani, accappatoi e attrezzi per la pedicure
  • Uso di calzature umide
  • Calzature o calze di materiale sintetico
  • Camminare scalzi a bordo piscina, negli spogliatoi o nei bagni pubblici

Anche la scarsa igiene cutanea e l’esposizione errata al sole possono facilitare la nascita delle verruche cutanee.

Diagnosticare le verruche

Le verruche solitamente sono diagnosticate dal medico di base tramite l’esaminazione dell’escrescenza e prestando attenzione all’area interessata dal disturbo. Affinché la diagnosi sia corretta, il medico deve escludere eventuali patologie che si manifestano con segni e sintomi simili come calli, cheratosi seborroica, lichen planus o carcinomi squamocellulari. La biopsia è rara, in tal caso sarà il dermatologo a far analizzare l’escrescenza in seguito alla rimozione.

Come trattare le verruche

Le verruche guariscono spontaneamente, anche se in molti casi i tempi di guarigione sono lunghi e vanno dai due ai cinque anni. Vista l’alta percentuale di recidive, è bene trattare le verruche e non attendere il processo di guarigione spontaneo.

L’asportazione chirurgica non è più una scelta necessaria o opportuna, così l’elettrocoagulazione.  Ovviamente il tipo di trattamento va scelto a secondo della tipologia, profondità e area colpita della cute.

Uno dei trattamenti più gettonati è quello a base di acido salicilico e acido lattico da applicare direttamente sull’escrescenza per circa dodici settimane. Durante questo tempo i principi attivi distruggono le cellule che compongono la verruca. Quando questo trattamento non va a buon fine, la crioterapia è lo step successivo.  La crioterapia sfrutta l’azoto liquido per congelare la verruca. È un metodo che può essere doloroso. Si eseguono diverse applicazioni per ottenere l’effetto desiderato. In commercio esistono diversi kit per effettuare il trattamento fai da te, come quello proposto da Scholl.

La laserterapia è il metodo più costoso e si opta per questa scelta solo se le recidive sono persistenti e l’area colpita è estesa.

In alternativa, ci sono i rimedi naturali che vedono l’utilizzo di oli essenziali come quello di Timo, oppure trattamenti mirati come l’olio anti verruche di Herbaclear.

Il miglior modo per combattere le verruche resta quello di prevenirle.  È importante, infatti, prestare attenzione ad alcuni accorgimenti come:

  • Mantenere calze e scarpe asciutte
  • Usare calzini e scarpe in tessuti naturali e traspiranti
  • Utilizzare le ciabatte quando si entra nelle docce di spogliatoi o si cammina a bordo piscina
  • Non toccare le verruche di altre persone o le proprie
  • Avere un’accurata igiene personale

Prodotti consigliati contro le verruche

L’olio essenziale di timo ha proprietà antimicrobiche, antisettiche e antibatteriche, oltre ad essere un potente fungicida e vermifughe. Si utilizza in particolare per trattare tutte le infezioni legate alla cute come verruche, eczemi, herpes e ascessi. 

L’olio anti-verruche Herbaclear è un prodotto mirato per il trattamento delle verruche. Non è doloroso e del tutto naturale. Il trattamento si effettua da tre a nove settimane applicando il prodotto sull’area da trattare tre volte al giorno. L’effetto desiderato si otterrà entro 3-8 settimane. È un metodo indolore e del tutto sicuro.

Il kit della Schoool è pensato per effettuare la crioterapia comodamente a casa. È composto da una bomboletta e dodici applicatori. Agisce congelando la verruca. Dopo ogni applicazione si formerà una vescica che causerà il distacco della verruca entro 10-14 giorni.  I dodici applicatori consentono di ripetere il trattamento per ben dodici volte senza causare contagio tra le aree infette e quelle sane. 

 

 

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