Il verme solitario, o taenia, è un parassita pluricellulare che appartiene alla famiglia dei Platelminti. Il parassita vive all’interno dell’intestino degli animali (compreso l’uomo!) e nelle ipotesi più estreme può raggiungere addirittura la lunghezza di otto mesi. Completamente priva di apparato digerente, può assorbire tutte le sostanze nutritive che sono presenti all’interno dell’intestino dell’ospite, grazie agli uncini e alle ventose che gli consentono di aderire alle pareti intestinali.
Teoricamente, esistono numerose specie di tenia. Le più comuni sono comunque la tenia solium (che ha come ospite “intermedio” il cinghiale o il suino e arriva a una lunghezza massima di 5 metri), la tenia saginata (che ha invece come ospite il bovino, il bufalo o il belzebù, e può raggiungere gli 8 metri) e la tenia dei pesci (la più lungha tra tutte, fino a 30 metri).
Sintomi del verme solitario
Introdotto questo sgradevole personaggio, cerchiamo di comprendere come riconoscere il verme solitario. Purtroppo, la teniasi è generalmente asintomatica nella prima fase, e solo dopo qualche mese ci si accorge di aver purtroppo ospitato dentro di se questo “essere”. Pertanto, l’unico sintomo con il quale riconoscere in anticipo la comparsa della taenia è l’impressionante fame che il soggetto colpito dal verme solitario dimostra di avere. A ciò si unisce generalmente stanchezza e debolezza, diarrea alternata a stitichezza, dolori addominali, nausea, vomito.
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Come diagnosticare il verme solitario
Il verme solitario è diagnosticabile attraverso visite mediche che, principalmente, punteranno a studiare le feci cercando di comprendere se compaiano delle anomalie. Tramite l’analisi delle feci, infatti, un laboratorio specializzato provvederà a confermare o meno l’effettiva presenza delle uova di taenia.
Prevenire il verme solitario
Considerato quanto possa essere “spaventoso” il verme solitario, giungiamo a comprendere se si possa effettivamente prevenire questo sgradevole ospite. In primo luogo, per poter prevenire la tenia consigliamo il consumo di sole carni ben cotte, e sull’abolizione dei fattori di rischio (in particolar modo, consumando carne in Paesi sottosviluppati o carne di origine artigianale, come quella che viene offerta dal contadino).
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Come curare il verme solitario
Ma in che modo curare il verme solitario? Sostanzialmente per sconfiggere la tenia o il verme solitario ci si può avvalere di specifici farmaci che sono in grado di staccare la testa del parassita dalla parete intestinale. In altri termini, attraverso tali medicinali si favorisce l’espulsione del verme solitario con l’evacuazione. I medicinali vengono generalmente impiegati in associazione a lassativi, favorendo dunque la naturale eliminazione del verme e delle uova.
Solamente nel caso in cui i medicinali non siano sufficientemente in grado di espellere il verme solitario, si procede con un intervento chirurgico.