Venoruton è un farmaco vasoprotettore che contiene oxerutina. Si tratta di una sostanza che viene ricavata da alcuni fiori e dalle foglie della pianta che viene chiamata Sophora Japonica. Questo medicinale viene consigliato, nella maggior parte dei casi, per la cura di quei sintomi che sono collegati con l’insufficienza venosa. Altre volte, invece, può tornare decisamente utile per il trattamento di condizioni di fragilità a livello capillare.
Quali sono le principali controindicazioni di Venoruton
Tutti quei pazienti che soffrono di ipersensibilità nei confronti dell’oxerutina o di uno dei diversi eccipienti non dovrebbero assumere Venoruton. Lo stesso consiglio vale anche per quei soggetti che hanno a che fare con edemi che colpiscono gli arti inferiori. Si tratta di edemi che derivano essenzialmente da patologie cardiache, epatiche o renali. In questi casi, tale medicinale può provocare un effetto negativo sulla salute di tali pazienti. L’uso di questo medicinale, inoltre, non è consigliato nemmeno nei bambini.
Quali sono le più importanti interazioni
Senza ombra di dubbio, prima di assumere tale medicinale è fondamentale avere il parere del medico. Anche prima di assumere dei farmaci per cui non serve la prescrizione medica si deve chiedere consulto al medico. Per il momento non c’è alcun tipo di interazione dimostrata tra Venoruton e altri medicinali. Gli unici dati di laboratorio riguardano una certa modulazione dell’azione degli enzimi epatici da parte di alcune sostane contenute nell’oxerutina. In particolar modo, si tratterebbe della rutina e della quercetina. Bisogna mettere in evidenza, però, come siano in realtà dei dati su cui ci sono notevoli discordanze.
Le vene varicose
Quando si soffre di insufficienza venosa, dovuta spesso alla sedentarietà della vita moderna, i sintomi che si manifestano sono localizzati sulle gambe. Particolarmente colpite sono le donne, che lamentano agli arti inferiori, dolori muscolari, pesantezza e gonfiore, fino alla rottura dei capillari e la comparsa delle vene varicose.
Anche l’obesità, e la consuetudine di indossare scarpe con i tacchi, possono portare all’insufficienza venosa. È comunque la postura a determinare maggiormente la comparsa delle vene varicose. Queste sono costituite da sacche e dilatazioni delle vene, dette varici, che hanno anche delle forme tortuose. Oltre ad essere antiestetiche, le vene varicose possono portare a rotture e conseguenti emorragie, flebite e irritazioni cutanee.
Per risolvere il problema delle vene varicose, oltre all’utilizzo del Venoruton, è altamente consigliata l’attività fisica, una dieta equilibrata, non solo per la perdita di peso, e l’eliminazione di fumo ed alcol dallo stile di vita. Si possono poi utilizzare alcuni esercizi per le gambe, o delle calze specifiche. Molto importante è anche riposare con le gambe sollevate, per togliere pressione agli arti inferiori.
Si può assumere in gravidanza?
Se una donna in gravidanza ha intenzione di assumere tale medicinale, è bene che prima di tutto chieda consiglio al proprio medico curante. Per il momento, l’efficacia e la sicurezza di tale medicinale in gravidanza non è stata ancora dimostrata. Per questa ragione esclusiva, se ne sconsiglia l’impiego in tale periodo. Fino a questo momento, le ricerche eseguite sugli animali, hanno permesso di trovare delle tracce del principio attivo all’interno del latte materno. Sembra che un ridotto quantitativo di orexutina possa finire nel latte materno, ma che tale concentrazione non abbia effetti clinici importanti per gli umani. Inoltre, è bene evidenziare come tali ricerche non abbiano fatto emergere degli effetti sulla fertilità.
Quali sono le principali avvertenze
Per quanto riguarda l’impiego di veicoli e altri macchinari, questo medicinale non comporta alcun danno o problema. Sono davvero rarissimi i casi in cui sono emersi dei disturbi come capogiri e stanchezza durante l’uso di tale medicinale. Per questa ragione, coloro che soffrono spesso di tali sintomi dovrebbero evitare l’uso di questo farmaco. All’interno di Venoruton troviamo circa 10,15 mmol di potassio per ciascuna compressa. Per questa ragione, la somministrazione in persone che soffrono di problemi alla funzionalità renale deve essere sempre controllata. Stesso discorso deve valere anche per coloro che seguono una dieta a ridotto contenuto di potassio. All’interno di ciascuna compressa ci sono 3,56 mmol di sodio. Quindi, è importante prestare attenzione alla somministrazione anche nelle persone che seguono una dieta a ridotto contenuto di sodio.
Qual è il dosaggio che viene consigliato
La versione di Venoruton da 1000 mg in compresse effervescenti deve essere somministrata con un dosaggio pari ad una compressa al giorno. La versione da 500 mg in compresse effervescenti richiede due compresse al giorno. Le dosi indicate dal medico non devono mai essere superate senza chiedere il suo parere. Il trattamento a base di tale medicinale deve avere una durata piuttosto breve. Nel caso in cui ci sia riacutizzazione dei sintomi, si suggerisce un impiego ciclico. Il medico deve essere consultato non appena il disturbo insorge in modo ripetuto. Ciascuna compressa deve essere sciolta all’interno di un bicchiere di acqua. L’assunzione può essere può avvenire sia prima che in seguito ai pasti.
Quali sono i possibili effetti collaterali
Esattamente come tutti gli altri farmaci, anche Venoruton è in grado di causare degli effetti indesiderati. Solo molto di rado può provocare delle reazioni a livello gastrointestinale o dei disturbi a livello cutaneo. Sono estremamente rari anche dispepsia, rash cutaneo, orticaria, prurito e disordini a livello dello stomaco. Sono ancora meno frequenti mal di testa, vampate di calore, stanchezza e vertigini. Dal punto di vista del sistema immunitario si verificano raramente reazioni di ipersensibilità e reazioni anafilattoidi. Per quanto concerne il sistema nervoso sono rari i capogiri. Dal punto di vista delle malattie vascolari, invece, sono rarissime le vampate. Infine, a livello gastrointestinale, si manifestano raramente dolore addominale, flatulenza e diarrea.
Cosa fare in caso di sovradosaggio
Nel caso in cui si avessero dei dubbi per quanto riguarda le modalità di impiego di Venoruton, si può anche consultare il farmacista. Chiaramente la prima persona a cui fare riferimento è il medico. Fino ad ora non sono stati segnalati segnali o sintomi legati ad un sovradosaggio di questo farmaco. Nel caso in cui venga ingerito o assunto in maniera fortuita un dosaggio troppo alto, bisogna recarsi immediatamente presso il più vicino pronto soccorso.
Integratore alimentare con scopo antiossidante
Gli estratti vegetali che si ottengono da questi particolari prodotti naturali sono diffusi attualmente in varie preparazioni. Ad esempio, si tratta di sciroppi, tisane, tinture, estratti secchi ed estratti liquidi, ma anche olii. Nello specifico, gli integratori alimentari realizzati a base di erbe possono avere una notevole utilità in riferimento a tanti scopi. Ad esempio, Venoruton antiossidante integratore alimentare dà una mano al mantenimento del benessere delle gambe. Come? Per mezzo delle caratteristiche benefiche dei suoi estratti vegetali Rusco e Centella. Al suo interno non c’è il glutine, senza dimenticare come non abbia nemmeno conservanti, edulcoranti e conservanti. Rusco e Centella garantiscono un ottimo contributo per quanto riguarda la funzionalità del microcircolo. La vitamina C, invece, va a favorire lo sviluppo di collagene, in modo tale da proteggere anche la corretta funzionalità dei vasi sanguigni. Inoltre, permette anche di proteggere in maniera più adeguata le cellule rispetto allo stress ossidativo, così come la vitamina E. Il magnesio, invece, è importante per abbassare i livelli di stanchezza e affaticamento. Si consiglia di assumere una bustina al giorno, il cui contenuto si può sciogliere direttamente in bocca. Chiaramente questo integratore non deve essere considerato come il sostituto di una dieta corretta ed equilibrata. Per questa ragione si consiglia di seguire sempre uno stile di vita equilibrato. Questo prodotto si può trovare senza problemi in farmacia, in una confezione da 20 bustine da 2.0 g.
Venoruton in compresse
Venoruton mette a disposizione tutta una serie di prodotti che possono tornare molto utili per la cura dei sintomi che derivano dall’insufficienza venosa. Poco importa che si tratti di problematiche che intervengono sulle gambe oppure che insorgano con le emorroidi. Nel caso in cui si debbano curare delle gambe stanche, oppure gonfie o pesanti, Venoruton può essere molto utile. Stesso discorso quando si tratta di affrontare il problema dell’insufficienza venosa nel plesso emorroidario. La versione in compresse si caratterizza per avere una liberazione graduale e prolungata del principio attivo. In questo modo, l’effetto benefico viene protratto per un tempo molto più lungo. Le compresse si devono assumere intere, con un po’ di acqua. È importante che non vengano masticate, mentre la somministrazione può avvenire sia prima che nel corso dei vari pasti. Secondo i principali suggerimenti l’assunzione delle compresse deve avvenire due o tre volte al giorno. Anche nel caso in cui ci sia da trattare l’insufficienza venosa che deriva dal plesso emorroidario. In questo caso la confezione acquistabile in farmacia è da 30 compresse.
La formulazione come granulato
In questo caso Venoruton presenta un dosaggio particolarmente elevato ed è questo il motivo per cui riesce ad agire molto più rapidamente in confronto alle altre formulazioni. Il contenuto di ciascuna bustina si deve sciogliere all’interno di un po’ d’acqua. Anche in questo caso l’assunzione può avvenire indipendentemente prima oppure nel corso dei pasti. Le modalità di assunzione variano, invece, in relazione al livello di gravità che caratterizza i sintomi. Di conseguenza, si possono assumere due o tre bustine al giorno, anche in caso di insufficienza del plesso emorroidario. La confezione come granulato presenta al suo interno 30 bustine.
Alcuni suggerimenti utili per contrastare i problemi alle gambe
Per poter evitare la classica sensazione di gonfiore relativa alle proprie gambe, è bene prestare la massima attenzione allo stile di vita che viene adottato. Quindi, sono molto importanti quelle attività che vengono svolte nel corso della giornata, quello che si mangia e quanto movimento si fa. Prendersi cura delle proprie gambe significa anche prevenire eventuali problematiche di circolazione. Quindi, si consiglia di usare una crema idratante da usare per massaggiare piedi, caviglie e polpacci. Un altro suggerimento utile è quello di non indossare scarpe oppure abiti eccessivamente stretti. Una corretta circolazione del sangue, infatti, è legata anche alla libertà dei movimenti delle gambe e dei piedi. Quindi, nel momento in cui si acquistano delle scarpe nuove è bene optare per quelle che hanno la pianta larga, una suola flessibile e un tacco che varia da 3 a 5 centimetri.
L’attività fisica riveste un ruolo importante nella prevenzione dell’insufficienza venosa. Nel momento in cui gli impegni di lavoro costringano il soggetto a rimanere seduto per tanto tempo, allora ci sono alcuni ottimi e validi esercizi per le gambe che si possono fare in alternativa alle camminate. Le gambe soffrono notevolmente le lunghe esposizione ai raggi del sole, soprattutto quando si rimane immobili. Al mare può essere benefica una passeggiata in acqua, restando immersi almeno fino a metà coscia. Durante la stagione invernale, invece, è bene evitare tutti quei locali che sono troppo riscaldati ed è meglio controllare di non avere troppe fonti di calore dirette sulle gambe. È meglio fare la doccia piuttosto che il bagno caldo. Ad ogni modo, come regole generale da seguire troviamo anche quelle di evitare il calore, lasciando stare cerette depilatorie, fanghi e impacchi.