Il varicocele è una dilatazione delle vene del testicolo, in grado di interessare il principale circolo venoso del testicolo (cioè, la c.d. “vena gonadica”). Tale dilatazione delle vene del testicolo può determinare un’alterazione nella circolazione del sangue all’interno del testicolo stesso e, dunque, potenziali danni a carico di questa parte del corpo maschile. Ma come poter riconoscere il varicocele? Quali sono i rischi che si possono correre trascurando tale problema? Ed è sempre necessario procedere con un intervento chirurgico?
Sintomi
Spesso riconoscere il varicocele è molto difficile. Nella maggior parte dei casi, infatti, questo problema non è avvertito – appunto – come un problema, poiché non è contraddistinto da nessun sintomo. È dunque la situazione più comune: il varicocele si diagnosticherà nel caso di visita eseguita per un altro motivo differente dai fastidi manifestati al testicolo. Vi sono tuttavia altri casi in cui riconoscere il varicocele è sicuramente più semplice: è questa l’ipotesi in cui l’uomo manifesti del dolore al testicolo, il quale si presenterà pesante e dolente al tatto, soprattutto se si sta in piedi per molto tempo, o si è reduci da un intenso sforzo fisco. Un altro sintomo che può essere tipico del varicocele è l’infertilità: quando la coppia che sta cercando di avere un figlio ha dei problemi di fertilità, si compiono una serie di esami in cui, a volte, viene scoperta tale condizione.
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Diagnosi
Naturalmente, non sono sufficienti i sintomi di cui sopra (spesso confusi con i problemi di altre patologie, o altre situazioni fisiologiche) per poter diagnosticare il varicocele. Per poterlo riconoscere puntualmente si comincia generalmente con una visita che documenta clinicamente la dilatazione delle vene del testicolo: la visita deve essere fatta anche all’impiedi e sotto ponzamento. Successivamente, verrà prescritta una eventuale ecografia testicolare con ecocolordoppler nei casi dubbi e nelle ipotesi in cui il medico lo ritenga opportuno. Altresì, è generalmente consigliato un esame del liquido seminale per poter verificare se vi sia o meno una alterazione e di che grado, tenendo in considerazione che l’alterazione del liquido seminale è presente nel 70-80 per cento dei casi.
Problemi
Introdotto quanto precede, ricordiamo che i danni al testicolo possono essere vari e non sempre verificabili. Questo problema si sviluppa infatti a causa dell’inversione di flusso nella vena gonadica. A sua volta, questa inversione del flusso può determinare alcune condizioni cliniche di varia entità, come ad esempio un suo incremento nella temperatura, o un ristagno venoso, o ancora una riduzione dell’ossigeno. Secondo alcune ricerche, non sarebbe nemmeno da escludere anche il reflusso di sostanze tossiche per il testicolo provenienti dal surrene e dal rene. Più nel dettaglio, in caso di varicocele si attivano dei meccanismi cellulari e molecolari mediante i quali si realizza il danno della spermatogenesi, ovvero l’incremento della c.d. “apoptosi” (l’aumento della morte cellulare “programmata”), l’incremento dello stress ossidativo (cioè dei radicali liberi a livello del testicolo) e infine il danno al DNA, con frammentazione dello stesso. Dunque, una serie di meccanismi e di effetti che possono essere considerati molto eterogenei, e che necessitano certamente un approfondimento medico sul caso specifico, considerata la difficoltà ne trattare il tema in maniera omogenea.
Varicocele e fertilità
Nei paragrafi di cui sopra abbiamo ricordato come spesso il varicocele sia individuato quando la coppia sta avendo difficoltà nell’avere un figlio, e si iniziano dei test per comprendere quali possano essere le cause dell’infertilità. Ebbene, la grande maggioranza degli studi recenti oramai riconosce in maniera pressochè certa che il varicocele è causa di infertilità, con un tasso di presenza negli infertili che è pari al25,4 per cento rispetto alla popolazione generale (11,7 per cento). Le linee guida delle maggiori associazioni medico-scientifiche riportano che il varicocele è la principale causa di infertilità nella coppia. Da quanto sopra, e senza affrettare conclusioni, possiamo dunque ricordare che il varicocele è una condizione molto frequente nell’uomo, che è frequente in misura più che doppia negli uomini con problemi di fertilità, e che è effettivamente una causa di infertilità nella coppia (probabilmente, secondo alcuni studi, la più diffusa).
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Varicocele e ormoni sessuali
Altri studi hanno poi cercato di comprendere se vi siano relazioni non solamente tra quelle accertate (cioè tra il problema in esame e la produzione degli spermatozoi) quanto anche se sussistono delle relazioni tra il varicocele e le cellule di Leydig, ovvero quella zona del testicolo che produce gli ormoni sessuali. Per il momento, però, bisogna ammettere che esistono ben pochi studi in riferimento a ciò, e che la maggio parte concorda nel considerare possibile una simile relazione. Di conseguenza, una correzione del varicocele è generalmente accompagnabile a un miglioramento anche degli ormoni sessuali e, pertanto, della funzione sessuale. Gli studi in esame sono tuttavia ancora parziali e, pertanto, occorrerà attendere ulteriori analisi per poter tracciare un quadro definitivo del fenomeno.
Varicocele e operazione chirurgica
Giungiamo infine ad affrontare uno dei temi che generalmente preoccupa di più i pazienti che sospettano di avere, o hanno già diagnosticato, un varicocele. Ovvero: in caso di diagnosi del varicocele è necessario sottoporsi a un intervento chirurgico? Come intuibile, la domanda è molto ricorrente nella popolazione italiana affetta da questo problema, e considerato che i casi riscontrabili clinicamente sono numerosi, è una domanda che potrebbe riguardare molti lettori. Ebbene, nella consapevolezza che la singola fattispecie dovrà essere accertata in compagnia del proprio medico di riferimento, si può certamente affermare come in realtà il varicocele non debba necessariamente essere operato. Anzi, è lecito ricordare come il varicocele non debba essere operato nella grande maggioranza dei casi in cui questa condizione non provochi un danno rilevante del liquido seminale: in tali ipotesi ci si limita generalmente a effettuare degli esami periodici, intervenendo esclusivamente quando e se insorge un danno significativo al liquido seminale stesso, o se compaiono altri disturbi dolorosi.
Di conseguenza, è possibile agire per senso invero. Ovvero, si può ricordare che è opportuno valutare un intervento chirurgico al varicocele se vi è un dolore testicolare, se vi è un’alterazione del liquido seminale e il giovane paziente desidera risolverlo affinchè non sia causa di infertilità, e negli adolescenti cui viene riscontrato tale problema, quando ci sia un alterato sviluppo del testicolo colpito rispetto a quello non colpito.
Un piccolo approfondimento è inoltre necessario sul varicocele e sull’infertilità di coppia: si discute infatti ancora molto variamente sulle necessità di correzione del varicocele nella coppia infertile, se il varicocele è di piccola entità. In linea di massima, e ferma la necessità di doverne parlare con il proprio medico in maniera approfondita, possiamo ricordare come nelle coppie infertili l’operazione al varicocele possa effettivamente costituire un valido supporto per la gravidanza. Gli studi più recenti indicano in particolare che sono state riscontrate gravidanze in oltre il 30% dei soggetti operati, e che un miglior risultato sia in termini di gravidanze che di miglioramenti del liquido seminale è stato ampiamente riscontrato. Ad ogni modo, a fronte delle analisi che dimostrano come effettivamente vi siano dei miglioramenti tangibili, vi sono numerose voci “contro”, che obiettivano l’efficacia di tale intervento ai fini di una migliore fertilità, lamentando il fatto che le gravidanze sono relativamente poco e che non vi è un miglioramento effettivo della qualità del liquido seminale prodotto dall’intervento. Una simile contrapposizione di intenti genera un po’ di confusione sul tema, anche sulla base dell’evidenza che molto spesso nel varicocele di piccolo grado o subclinico sta maturando una tendenza prevalente a non operare, in quanto si ritiene poco importante ai fini del danno al testicolo e all’infertilità.
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Conclusioni finali varicocele
Concludiamo questo approfondimento sul varicocele con una serie di considerazioni finali che potrebbero fungere da base di valutazione, ferma restando la necessità di affrontare il tema, caso per caso, con il proprio medico di fiducia.
Per trarre le conclusioni finali, iniziamo con il riaffermare che il varicocele è causa di infertilità secondo la gran parte degli studi e delle società scientifiche specialistiche, e che si tratta di un problema molto frequente nell’uomo. Le analisi statistiche segnalano che gli infertili hanno una probabilità più che doppia di avere un varicocele rispetto al resto della popolazione, evidenziando pertanto una relazione molto interessante in merito.
Ricordiamo anche che non tutti i casi di varicocele vanno operati chirurgicamente. Anzi, come abbiamo sottolineato più volte nelle righe che precedono, esistono dei casi in cui il varicocele non provoca danno rilevante della fertilità e quindi si può semplicemente seguire nel tempo, mediante esami periodici di monitoraggio che hanno l’obiettivo di comprendere se il varicocele stia creando dei problemi più gravi e, dunque, necessiti di un intervento.
Si segnala infine che, come evidente, il varicocele è una patologia per la quale esistono molti aspetti condivisi ed altri ancora in discussione. Tra i principali, come si è avuto modo di ricordare, quelli legati alla necessità di operarsi e la convenienza dell’operazione in relazione ai possibili benefici che possono essere ottenuti in seguito a essa sul fronte della fertilità.
Vi consigliamo naturalmente, considerata la ricchezza del tema, di procedere a un consulto con il vostro medico di riferimento e con uno specialista, arrivando in tal modo all’individuazione delle migliori azioni da intraprendere per la vostra salute.