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Il vaccino meningococco C, o vaccinazione anti-meningococcica C, è un vaccino che previene la meningite determinata dal batterio meningococco C, che è un sierotipo della specie batterica Neisseria meningitidis.
In Italia, il vaccino meningococco C è somministrato nelle più note formulazioni Meningitec e Menjugate. In entrambi i casi si tratta di un vaccino coniugato, ovvero particolari vaccini che possiedono anche una componente proteica che migliora l’efficacia della preparazione.
La meningite è un processo infiammatorio a carico delle meningi, ovvero nei confronti di quelle membrane che rivestono e proteggono l’encefalo e il midollo spinale, le componenti principali del sistema nervoso centrale.
Numerose possono essere le cause della meningite: oltre ai virus, è possibile che la meningite insorga a causa di batteria, funghi, lesioni fisiche, tumori e altre malattie.
In tale contesto, la meningite da meningococco C è sicuramente una delle più importanti meningite batteriche. È altresì una delle più temute, poiché in grado di costituire un serio pericolo per la vita umana, con conseguenze gravi e a volte mortali, come la setticemia e l’encefalite.
Anche se tale patologia può colpire chiunque, in realtà le statistiche ci dicono che la meningite da meningococco C interessa soprattutto neonati, bambini piccoli, adolescenti, soggetti immunodepressi e individui con malattie come talassemia o diabete.
Il vaccino meningococco C è una pratica raccomandata per tutti i soggetti a rischio e, soprattutto, per neonati, bambini fino a 5 anni di età, immunodepressi, portatori di malattie croniche che possono favorire l’insorgenza di infezioni e coloro che devono recarsi in Paesi in cui la meningite da meningococco C è un’infezione particolarmente diffusa.
In Italia il vaccino meningococco C non è obbligatorio, ma è solamente raccomandato. Rientra inoltre tra le vaccinazioni che le Regioni devono gratuitamente e attivamente offrire, insieme alla vaccinazione contro il meningococco B, alla vaccinazione anti-pneumococcica e alla vaccinazione anti-rotavirus.
Per poterne sapere di più vi consigliamo di consultare il vostro medico di fiducia, condividendo la convenienza e l’opportunità di sottoporsi a tale vaccinazione, o di somministrare la vaccinazione ai neonati e ai bambini più giovani che non si fossero ancora vaccinati contro il meningococco C.
Menjugate è un medicinale usato per prevenire infezioni come la meningite e le infezioni del sangue causate da batteri del gruppo C meningococcico. Il suo funzionamento agisce stimolando il sistema immunitario a produrre anticorpi (ovvero, delle sostanze progettate per attaccare quel particolare batterio). Questi anticorpi rimangono nel corpo, pronti ad attaccare questi batteri, e riducendo così il rischio di un’infezione. Tale farmaco può essere reso disponibile sul mercato sotto più marchi e / o in diverse forme.
Per i bambini di età compresa tra 2 e 12 mesi, il programma abituale di dosaggio è di 3 dosi (0,5 ml ciascuna) di vaccino iniettato in un muscolo (preferibilmente nella parte esterna della coscia) da un professionista sanitario qualificato. Le dosi devono essere somministrate ad almeno 1 mese di distanza l’una dall’altra. A seconda di quando un bambino ha ricevuto il vaccino, il medico può raccomandare una “dose di richiamo”.
Per i bambini di età superiore a 12 mesi, adolescenti e adulti, il programma di dosaggio abituale è una dose (0,5 ml) di vaccino iniettato in un muscolo (preferibilmente nella parte superiore, braccio esterno) da un operatore sanitario qualificato.
Ad ogni modo, sono tanti i fattori che possono influenzare la dose di farmaci di cui una persona ha bisogno, come il peso corporeo, altre condizioni mediche e altri farmaci concomitanti. Pertanto, se il medico ha raccomandato una dose diversa da quelle elencate in questo approfondimento, cercate di non cambiare il modo in cui state usando il farmaco senza consultare il dottore di riferimento.
Menjugate deve essere conservato in frigorifero, senza congelarlo. Può essere però conservato anche a temperatura ambiente, ma in questo caso deve essere utilizzato entro 6 mesi dalla sua rimozione dal frigorifero o dalla data di scadenza, a seconda dell’evento che si verifica per primo. Proteggete in ogni caso il vaccino dalla luce e tenetelo lontano dalla portata dei bambini.
È consigliabile non usare Menjugate in caso di:
Molti farmaci, come il Menjugate, possono causare effetti collaterali, ovvero delle risposte indesiderate in assunzione in dosi normali. Gli effetti collaterali possono essere lievi o gravi, temporanei o permanenti. Intuibilmente, è opportuno rivolgersi al proprio medico se si verificano tali effetti collaterali:
Sebbene la maggior parte degli effetti indesiderati elencati in precedenza non sia riscontrata molto spesso, è opportuno non sottovalutare alcuni segnali di riferimento, avendo così cura di parlarne subito con il proprio medico.
In particolare, verificate con il vostro medico il più presto possibile cosa fare se si verifica uno dei seguenti effetti indesiderati:
Infine, è opportuno interrompere l’assunzione del farmaco e rivolgersi immediatamente a un centro medico di assistenza se si verifica uno dei seguenti eventi:
Prima di iniziare a usare un farmaco, assicuratevi di informare il medico di eventuali condizioni mediche o allergie che potreste avere, di eventuali farmaci che state assumendo, se siete incinta o state allattando al seno e di qualsiasi altro elemento significativo sulla vostra salute. Questi fattori possono infatti influenzare il modo in cui dovreste usare questo medicinale.
In particolare, quando somministrato a bambini molto prematuri, esiste il rischio che il vaccino possa causare problemi di respirazione: discutere dunque dei rischi e dei benefici della somministrazione del medicinale con il proprio medico e se è necessario adottare un monitoraggio speciale.
Inoltre, il medico potrebbe decidere di ritardare l’assunzione di questo vaccino se la persona che riceve il farmaco ha un’infezione acuta o la febbre. Le infezioni lievi senza febbre, come i raffreddori, di solito non richiedono un ritardo del vaccino.
Ulteriormente, se usato su persone con un sistema immunitario compromesso, i vaccini contro il meningococco potrebbero non determinare una risposta anticorpale sufficiente a proteggere dalle infezioni causate da questi batteri. Ancora, questo vaccino potrebbe non essere efficace per le persone che ricevono una terapia immunosoppressiva (ad esempio, alcuni farmaci usati per trattare il cancro o per i trapiantati).
Per quanto concerne i farmaci che potrebbero interagire con questo farmaco, l’elenco è piuttosto ricco. Potrebbe (non scontata) esserci un’interazione tra il vaccino meningococcico (gruppo C) e uno qualsiasi dei seguenti:
Se dunque state assumendo uno di questi farmaci, è bene rivolgersi al medico o al farmacista. A seconda delle circostanze specifiche, il medico potrebbe infatti considerare di interrompere l’assunzione di uno dei farmaci, cambiare uno dei farmaci con un altro medicinale, cambiare il modo in cui sta assumendo uno o entrambi i farmaci o lasciare la terapia come è.
Di fatti, un’interazione tra due farmaci non significa sempre che dovete smettere di prenderne uno: parlate dunque con trasparenza con il vostro medico di come eventuali interazioni farmacologiche sono gestite o dovrebbero essere gestite.
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