Arrivano dalla Russia le novità relative al vaccino per il coronavirus. A Mosca oggi 70 strutture sanitarie hanno iniziato a vaccinare contro il coronavirus le categorie a rischio. Il governo russo lo aveva già annunciato da qualche giorno e oggi sono ufficialmente iniziate le vaccinazioni nella capitale. Si tratta della prima vaccinazione di massa nel tentativo di fermare il virus.
Perplessità sul vaccino Sputnik V
Non tutti però si ritengono soddisfatti di Sputnik V, così si chiama il vaccino. Sono state avanzate diverse perplessità per una serie di motivi che adesso andiamo ad analizzare. Sono stati numerosi gli esperti e gli analisti che hanno espresso il proprio parere a riguardo, questo specialmente perché i test clinici non sono stati completati.
Il Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica di Mosca è stato colui a rendere pubblici i risultati, però altri ricercatori ed esperti analizzando i risultati, si sono resi conto che per quanto probabilmente erano corretti, erano parziali e non rilevanti se si parla di sperimentazione.
Non solo, ciò che ha suscitato non pochi sospetti è stata la tempistica con il quale il vaccino è stato annunciato. Mercoledì 11 novembre la Russia annuncia il suo Sputnik V, proprio due giorni dopo che era stato reso pubblico il vaccino Pfizer che si dimostrava risultati molto promettenti.
Pfizer è un vaccino statunitense, sviluppato dalla società tedesca BioNtech. Il fatto che la Russia avesse parlato di questo vaccino giusto poco dopo, aveva fatto pensare più che altro a un annuncio di propaganda.
Come funziona il vaccino per il coronavirus e chi sono i primi a ricevere le 2 milioni di dosi
Chi è che verrà vaccinato contro il coronavirus quindi? Ovviamente chi ha già contratto il virus in passato ed è guarito, ne è adesso immune. Perciò questa categoria viene esclusa. Per il resto il vaccino è al momento destinato ai medici, gli operatori sanitari, coloro che lavorano nel sociale e gli insegnanti. Cioè coloro che per motivi lavorativi passano molto tempo a contatto con le persone, in particolar modo persone che sono o potrebbero essere malate.
Il governo russo però ha annunciato che la intenzione è quella di rendere Sputnik V il prima possibile disponibile anche ad altre categorie. Per adesso sono state prodotte circa 2 milioni di dosi ed entro la fine dell’anno verranno utilizzate. Però non dimentichiamoci che gli abitanti in Russia sono 144 milioni. Ancora non sappiamo bene quante dosi riuscirà a produrre lo Stato.
Come funziona Sputnik V, il vaccino per il coronavirus che arriva dalla Russia?
Viene somministrata una dose e dopo tre settimane la seconda. In pratica questo vaccino utilizza due virus poco aggressivi, appartenenti alla famiglia degli adenovirus. Questi prima di essere immessi nel corpo vengono modificati geneticamente così da trasportare il gene con le istruzioni per poter produrre la proteina utilizzata dal Coronavirus per legarsi alle cellule e che sfrutta successivamente con lo scopo di moltiplicarsi.
Una volta che attraverso il vaccino viene realizzata questa proteina, ecco che il sistema immunitario inizia a riconoscerla e inizia a sviluppare gli anticorpi specifici.
Se perciò la persona che ha ricevuto il vaccino dovesse infettarsi, ecco che il sistema immunitario riconoscerà il virus e saprà come impedirgli di legarsi alle cellule e avviare la replicazione.