L’uricemia alta, ovvero un quantitativo di acido urico superiore alla media, dove l’acido è un prodotto di scarto che deriva grazie alla scissione degli acidi nucleici che si trovano nelle cellule del nostro organismo, ed in parte anche dal processo digestivo di cibi ricchi di purina, come ad esempio il pesce, oppure la carne bianca o le interiora degli animali.
La maggior parte di tale sostanza, viene filtrata dai nostri reni ed eliminata mediante la minzione, mentre il restante passa attraverso l’intestino per poi essere scisso dai batteri in sostanze di scarto che a loro volta vengono eliminate attraverso le feci.
I parametri che stabiliscono i livelli di acido urico presenti nel sangue, vengono indicati con il termine uricemia, che può essere sia alta che bassa. I valori nella norma dell’acido urico devono oscillare tra i 4 e gli 8 mg/dl e, nella maggior parte dei casi, si definiscono iperuricemici i soggetti che presentano tali livelli superiori ad 8 mg/dl e di conseguenza sono affetti da uricemia alta.
Dovete ricordare inoltre, che i parametri di tale sostanza, come gran parte dei parametri che vengono calcolati nel sangue, variano da un laboratorio analisi ad un altro, e per questo è opportuno fare affidamento sugli intervalli riportati sul proprio referto diagnostico ed inoltre ripetere i test sempre nello stesso laboratorio medico. Questo in quanto potrebbe esserci uno sfasamento nei vari risultati dipendente anche dal laboratorio.
Conseguenze
Una delle malattie tipiche che si possono manifestare in soggetti affetti da uricemia alta, è la gotta, che si forma tramite la precipitazione dei cristalli di acido urico nelle articolazioni compreso il tessuto connettivo. Essendo una sostanza che non tende a sciogliersi, l’acido urico precipita in forma microcristallina e tale processo è aggravato dall’iperuricemia, oppure dal freddo a dall’acidosi. Per questo motivo, tale precipitazioni di acido urico, colpiscono i tessuti non vascolarizzati ovvero le cartilagini, ed anche quelli sottoposti all’azione congiunta da parte dell’acido lattico con scarsa vascolarizzazione dei tendini.
Nell’acidosi urinaria, ovvero in casi di diabete mellito, oppure in una dieta iperproteica, o con il digiuno o per insufficienza renale, le precipitazioni sono molto frequenti ed anche nelle zone molto esposte al freddo come ad esempio i padiglioni auricolari. L’accumulo di uricemia alta, può provocare la formazione di noduli di varia grandezza che prendono il nome di “tofi” con deformazione della parte interessata. Le zone del corpo più interessate sono le articolazioni, i lobi delle orecchie ed i tendini. Quando i cristalli di acido urico precipitano nelle urine e di conseguenza nel bacinetto renale, l’iperuricemia può provocare la formazioni dei calcoli renali.
Tale patologia può dare origine anche ad altre malattie molto gravi, come la leucemia, i linfomi e ustioni estese nel corpo. Per diminuire i valori dell’uricemia alta, una dieta corretta è il punto di partenza verso la guarigione, ed è per questo che il soggetto affetto, deve rivalutare le proprie abitudini culinarie oltre a ricorrere ad una cura farmacologica specifica.
Cure mediche per la gotta
Come abbiamo accennato, la gotta è una conseguenza dell’uricemia alta, ma fortunatamente da tale patologia si può guarire. Questa malattia non è incurabile come poteva essere in passato, ed i rimedi farmacologici rappresentano la terapia d’elezione per il trattamento contro la gotta, che ben curata può scomparire nell’arco di dieci giorni, ma che nonostante questo non deve essere sottovalutata. In casi di trattamento farmacologico incompleto o scarso la malattia può esacerbare, dando origini a complicanze molto importanti, come la calcolosi delle vie urinarie e depositi molto dolorosi nelle cartilagini e nei tendini.
Il trattamento per la gotta, prevede innanzitutto il monitoraggio ed il controllo dei sintomi primari ovvero quelli che si manifestano nella fase acuta. Poi successivamente vengono somministrate al paziente i medicinali che contrastano la formazione della fase acuta e che tengono sotto controllo i valori dell’uricemia. In casi di artrite monoarticolare ad esempio, i farmaci antidolorifici ed antinfiammatori vanno somministrati al paziente solo dopo aver immobilizzato l’arto dolente. La cura dei sintomi primari associati alla gotta è caratterizzata principalmente dalla somministrazione dei FANS e di Colchicina, mentre per quanto riguarda il trattamento profilattico, che volge alla prevenzione ed eventualmente alla recidive, i farmaci più utilizzati sono il Sulfinpiranzone e l’Allopurinolo. Si consiglia dunque un attento monitoraggio dell’uricemia, in modo da attuare subito un protocollo di intervento nel caso vi siano problematiche patologiche.
Fonti e bibliografia
- Manuale di nefrologia. Giacomo Garibotto,Roberto Pontremoli; Ed. Minerva Medica; 2017
- Vander’s Renal Physiology. Ninth Edition. C. Eaton Douglas, J. P. Pooler; Ed. McGraw-Hill Education; 2018
- Comprehensive Clinical Nephrology. Sixth Edition. John Feehally, Jurgen Floege, Marcello Tonelli, Richard J. Johnson; Elsevier – Health Sciences Division; 2018