I tumori alla testa e al collo sono quelli che insorgono esattamente in queste due particolari zone. Nello specifico si tratta della laringe, della faringe, della cavità orale, delle cavità nasali e nei seni paranasali, nelle ghiandole salivari nella tiroide, nella pelle, nei linfonodi del collo, nell’orecchio e nell’osso temporale, nell’orbita e nella base del cranio.
Questa tipologia di tumori rappresenta qualcosa come il 10-12% dell’intero complesso di tumori maligni che vanno a colpire gli uomini, mentre la percentuale si abbassa solamente al 4-5% di quelli che riguardano le persone di sesso femminile.
Secondo le ultime stime, pare che in Italia, ogni anno si ammalano circa 6500 persone per colpa di un tumore del cavo orale e della faringe, mentre sono circa 5500 i tumori che vanno a colpire la laringe. Il tumore che insorge con la minore frequenza negli uomini è quello della tiroide, che invece è più diffuso nelle donne.
Quali sono i sintomi del tumore alla testa
I sintomi che possono certamente far pensare a dei tumori della testa e del collo o quantomeno possono far scattare un campanello d’allarme per eseguire degli esami specifici sono il bruciore o il dolore che si manifesta in bocca, insieme allo sviluppo di ulcerazioni oppure di neoformazioni, che a volte possono anche sanguinare, che difficilmente riescono a guarire.
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Tale pressione, nota col termine di pressione intracranica, è la causa principale del mal di testa (il sintomo più caratteristico delle neoplasie al cervello) e di altre manifestazioni, quali: Nausea e vomito, senza motivo. Problemi alla vista: visione offuscata o doppia e perdita della visione periferica.
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Tra gli altri sintomi che possono insorgere con grande frequenza troviamo sicuramente una riduzione della voce (fenomeno noto come disfonia), che può colpire il soggetto anche per due o tre settimane di fila, mentre in altri casi può svilupparsi una difficoltà a respirare e una sensazione di avere qualcosa di ingombrante in gola.
La deglutizione, in tante persone che soffrono di questo tipo di tumori, può essere complicata oppure può comportare dolore, così come quest’ultimo può estendersi fino a raggiungere l’orecchio.
Tra i vari sintomi troviamo delle tumefazioni che si manifestano nelle zone laterali del collo (in questi casi si parla di patologia dei linfonodi), oppure nelle zone anteriori (quando colpisce la tiroide), ma anche emorragie nasali che possono portare ad un blocco della respirazione e un mal di testa davvero molto forte.
Quando insorge il tumore alla cervicale
I tumori del rachide cervicale presentano dei segnali e dei sintomi che sono notevolmente legati alla struttura da cui derivano.
Quelli che provengono dalla struttura ossea vertebrale comportano come primo segno il dolore locale e, solo successivamente, dei danni a livello midollare o radicolare, per una seguente compressione sulle strutture nervose.
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Le metastasi cerebrali si verificano quando le cellule provenienti da un tumore primario insorto in un’altra parte del corpo “migrano”, localizzandosi nel cervello. La metastasi può svilupparsi in una sola parte del cervello o interessare più parti contemporaneamente.
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I tumori che, al contrario, si sviluppano nel canale vertebrale provocano delle problematiche prima a livello midollare o sulle radici nervose e molto meno di frequente dei dolori a livello cervicale.
Le linee guida per affrontare i tumori della testa e del collo
Ci sono delle vere e proprie regole e linee guida, sia per i medici che per gli stessi pazienti, per poter affrontare nel migliore dei modi la radioterapia e la chemioterapia. Sono state emanate da un gruppo di esperti dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
La prima linea guida riguarda il fatto che le cure passano anche dalla pelle, visto che le cure radioterapiche possono portare spesso all’insorgere di dermatiti anche di notevole gravità. Per questa ragione è fondamentale prestare la massima attenzione alla pelle, soprattutto in ottica preventiva.
La seconda linea guida riguarda la giusta alimentazione: per questa ragione chi soffre in generale di un tumore deve essere costantemente seguito da parte di un nutrizionista, per fare in modo che abbia un corretto apporto di calorie ogni giorno.
La terza linea guida riguarda la gestione del dolore, che viene provocato più che altro dalle cure a base di chemio e radioterapia. Di solito il dolore è legato allo sviluppo di mucosite, con eritemi e ulcere orali che possono portare anche ad infezioni.
La quarta linea guida riguarda la cura dell’igiene orale: è fondamentale valutare l’eventuale di trattamenti odontoiatrici prima di eseguire la radioterapia, così come sarà altrettanto importante avere una perfetta igiene orale nel corso dell’intero periodo di trattamento, cercando di rimanere sempre in contatto con l’odontoiatra anche una volta terminate le cure.
Infine, la quinta linea guida riguarda gli esercizi che si possono svolgere a casa, sempre grazie all’aiuto di un esperto che potrà guidare il paziente nell’esecuzione di alcuni movimenti, oppure facendogli apprendere come migliorare la deglutizione, ma anche su come avere minori difficoltà nel muovere la mandibola.
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Il cervelletto è una struttura localizzata nella parte posteriore del cervello, di cui rappresenta circa un decimo del volume. Da sempre associato al movimento e all’equilibrio, in realtà svolge anche funzioni in ambito cognitivo, ad esempio nel linguaggio.
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I sintomi della diffusione dei linfonodi nei tumori della testa e del collo
L’aumento delle dimensioni dei linfonodi del collo può essere provocato da un’infezione, così come da una patologia immunitaria sistemica, ma nei casi più gravi deriva da un tumore. Quando i linfonodi si ingrossano, qualcosa chiaramente nell’organismo del paziente non funziona. Ecco spiegato il motivo per cui ci sono alcuni sintomi che possono insorgere e che pongono qualche sospetto al soggetto colpito.
Tra i principali sintomi troviamo un rossore sulla cute che di solito si sviluppa insieme ad un incremento di calore nella zona colpita, ma anche un battito cardiaco più rapido, l’insorgere di brufoli nei pressi dei linfonodi che si sono ingrossati, un senso generale di stanchezza e debolezza, una notevole difficoltà sia a respirare che a deglutire, ma anche un notevole dolore solamente a toccare con la mano quella parte, ma anche dolore a livello cervicale e intorpidimento della zona colpita, febbre, brividi, eccessiva sudorazione, mancanza di appetito e rigidità importante del collo.
Indice di sopravvivenza per i tumori della testa e del collo
Dal punto di vista della sopravvivenza complessiva, bisogna sottolineare come i dati cambino in base allo stadio a cui si trova il tumore. Da un punto di vista tipicamente generale, però, la sopravvivenza si aggira intorno al 45% se la diagnosi viene fatta entro cinque anni dall’insorgenza del tumore.
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Molto genericamente possiamo affermare che un tumore maligno è una patologia caratterizzata da una progressiva e incontrollata proliferazione cellulare.
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Sopravvivere a questo tipo di malattie dipende spesso dal momento in cui viene effettuata la diagnosi. Infatti, tanto più questa avviene tardivamente, tanto le speranze di sopravvivere sono chiaramente più risicate.
Nel caso in cui, al contrario, il carcinoma orale viene diagnosticato in un momento precoce, ossia poco dopo che è insorta la patologia, allora la sopravvivenza generale può salire anche fino all’80-90%.
Bibliografia
- (EN) Lisa M. DeAngelis, Brain Tumors, N Engl J Med, Vol. 344(2):114-123], January 11, 2001.
- (EN) Louis DN, Ohgaki H, Wiestler OD, Cavenee WK (eds) (2007). World Health Organization Classification of Tumours of the Central Nervous System. IARC, Lyon ISBN 92-832-2430-2.
Voci correlate
- Classificazione dei tumori del sistema nervoso centrale
- Glioma
- Gradazione dei tumori del sistema nervoso centrale
- Neurooncologia