Ematologia e oncologia

Tumore al seno: una molecola può bloccarne le metastasi

La diffusione delle cellule tumorali dal tumore primario e la loro diffusione a siti distanti del corpo è la principale causa di mortalità nei pazienti con cancro metastatico. Le cellule tumorali metastatiche invadono i tessuti e i vasi sanguigni circostanti formando sporgenze ricche di F-actina note come invadopodia, che degradano la matrice extracellulare e consentono l’invasione delle cellule tumorali attraverso di essa. Gli invadopodi sono stati ora osservati in vivo e prove recenti dimostrano collegamenti molecolari diretti tra l’assemblaggio di invadopodi e le metastasi del cancro in entrambi i modelli murini e nei pazienti umani.

Il cancro al seno è il tumore maligno più comune nelle donne e la seconda causa di morte per cancro in ordine di importanza. Questa è una delle neoplasie più difficili da trattare e rappresenta un’ampia percentuale di decessi correlati al cancro. Sebbene nell’ultimo decennio siano stati compiuti progressi significativi nella comprensione dei meccanismi molecolari e dei percorsi di segnalazione che regolano la formazione e la funzione degli invadopodi, l’applicazione di queste conoscenze allo sviluppo di approcci prognostici e terapeutici per le metastasi del cancro non è mai stata discussa prima.

Il cancro non si diffonde solo perché un tumore primario ha raggiunto una certa dimensione o stadio. Le cellule tumorali disseminate, o DTC, possono staccarsi prima ancora che si sia formato un tumore e viaggiare in siti distanti nel corpo dove giacciono dormienti finché qualcosa non le “sveglia” e iniziano il processo mortale di metastasi o diffusione/colonizzazione del cancro. La ricerca passata ha mostrato un’associazione tra DTC nel midollo osseo dei malati di cancro e recidiva metastatica – e non necessariamente solo metastasi ossee. Perché le cellule tumorali disseminate si accoccolano nel microambiente del midollo osseo dove diventano dormienti è ancora un po’ un mistero, anche se sappiamo che le cellule staminali del sangue dormienti si trovano nello stesso posto. Anche ciò che sveglia le cellule tumorali dormienti e le fa ricominciare a crescere rimane una grande domanda.

La quercetina (QC) è un flavonolo prodotto da piante come la Opuntia ficus-indica, Lychnophora staavioides, Allagopappus viscosissimus e Rhamnus spp.; appartiene alla categoria dei flavonoidi dei polifenoli, la sua allocazione geografica si trova in diversi materiali dei pantaloni. Vari vini, piante, tè, frutta e caffè contengono queste sostanze chimiche antiossidanti, antitumorali e antinfiammatorie. Poiché colpisce le cellule tumorali e le induce a subire l’apoptosi, questa sostanza chimica potrebbe essere utilizzata per trattare una varietà di tumori. Speriamo bene!

Luca Petrone

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