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La tracheite è un disturbo che vede l’infiammazione della trachea, quella struttura elastica cilindrica che permette lo scambio di aria tra i polmoni e l’esterno.
La trachea è molto importante per la respirazione. Situata tra laringe e bronchi, è un condotto cilindrico, elastico e flessibile che collega il tratto respiratorio superiore con quello inferiore. È lunga generalmente 12 cm e ha un diametro di 2 centimetri. È composta da 15-20 anelli cartilaginei sovrapposti tenuti insieme dal tessuto connettivo. Questi anelli posteriormente presentano fibre muscolari lisce che prendono il nome di muscolo tracheale nel loro complesso.
Questo disturbo spesso doloroso e molto fastidioso è causato nella maggior parte dei casi da infezioni batteriche provocate dallo stafilococco, in particolare lo Staphylococcus aureus. In altri casi l’infiammazione è provocata da reazioni allergiche ad allergeni presenti nell’aria come polline, polvere, peno di cane, gatto e così via.
La tracheite dovuta ad un agente infettivo che attacca direttamente la trachea è definita tracheite primarie, mentre se l’infezione nasce in un tratto delle vie aeree superiori e poi si estende alla trachea in un secondo momento, parliamo di tracheite secondaria. Oltre allo Staphylococcus aureus ci sono anche altri batteri che possono causare questa patologia quali:
Sempre di origine infettiva, la tracheite può essere causata dai virus. Quelli che possono provocarla sono i virus dell’influenza, il virus del raffreddore e i virus parainfluenzali. Generalmente in tal caso si manifesta una tracheite di tipo secondario, derivante da forme di rinite, faringite e laringite.
Nella lista delle cause che provocano la tracheite, vediamo:
La tracheite colpisce principalmente i bambini, poiché hanno la trachea più corta e stretta, che si ostruisce più facilmente rispetto ad un soggetto adulto. Solitamente si cura con gli antibiotici, e non richiede l’intervento medico, nei casi gravi invece, il bambino è sottoposto ad un’operazione che serve ad inserire un tubicino nella trachea per aiutare il soggetto a respirare.
La tracheite oltre ad essere provocata da cause vere e proprie, è soggetta a fattori di rischio quali contatto diretto o indiretto con soggetti portatori di stafilococco, persone immunodepresse a causa di utilizzo di farmaci immunosoppressivi, ambiente inquinato in cui si vive e fumo di sigaretta passivo.
Il sintomo caratteristico della tracheite è la tosse, che diventa sempre più profonda dopo un’infezione delle vie respiratorie. Quando la causa della patologia è di origine infettiva dovuta ai diversi ceppi di stafilococco, lo stato infiammatorio si manifesta così:
La tosse, il naso che cola e il malessere generale sono i primi sintomi che compaiono. Il dolore retrosternale invece si presenta nella fase più tardiva dell’infiammazione, solitamente dai 2 ai 5 giorni successivi alla comparsa die primi sintomi.
È il caso di rivolgersi al medico quando la febbre è molto alta e non accenna a diminuire, le difficoltà respiratorie aumentano e la tosse diventa sempre più forte, fino ad impedire la deglutizione del cibo.
Solitamente l’esame obiettivo da parte del medico è sufficiente per diagnosticare la tracheite. Nel caso in cui si vuole avere maggior certezza sul problema, capire la natura della patologia e chiarire la gravità dei sintomi, si eseguono esami specifici come:
L’esame obiettivo consiste nella visita da parte del medico di base, in cui chiederà al paziente di descrivere i sintomi. Il medico valuterà poi la capacità respiratoria del paziente, ricercando rantoli e stridore durante la respirazione.
Quando si è ammalati, è fondamentale riposare, non esponendo il corpo in ambienti affollati che potrebbero apportare troppo stress all’apparato respiratorio già infiammato di suo. I rimedi naturali che stiamo per suggerirvi sono utili per alleviare i sintomi e velocizzare la guarigione. Tuttavia, in particolare quando la causa della tracheite è di tipo batterica, è fondamentale chiedere un parere al medico, il quale vi prescriverà degli antibiotici per combattere l’infezione e l’infiammazione.
Per alleviare l’infiammazione e il gonfiore della trachea, in fitoterapia si effettuano dei gargarismi con le erbe. Questi decotti vanno utilizzati un paio di volte al giorno. Le erbe che si adoperano per gli infusi sono principalmente timo, lauro, cumino e origano.
Il cataplasma con farina di semi di lino è consigliato per rilassare la muscolatura della trachea e dei bronchi, che restano contratti per via della tosse. Favorisce la fluidificazione del catarro e l’espettorazione. Il composto da applicare su schiena e petto come se fosse un impacco si ottiene mescolando farina di lino (ottenuta dalla macinazione dei semi di lino) con acqua calda.
L’infuso di camomilla e eucalipto si consiglia non solo in caso di tracheite ma anche di bronchite. Per preparare l’infuso avrete bisogno di: 10 gr di fiori di camomilla, 20 gr di foglie di eucalipto, 10 gr di foglie di arancio, 10 gr di foglie di melissa ed 1 litro di acqua. L’infuso va bevuto tre volte al giorno.
Gli oli essenziali sono fondamentali per lenire i disturbi delle vie respiratorie. Questi oli si utilizzano in particolare per i suffumigi. Figurano nella lista degli oli essenziali quello di eucalipto e menta piperita. Si utilizzano sia esternamente che per via orale diluiti in miele o zucchero.
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