È un corticosteroide particolarmente utile quando vi è il rischio di un’infezione oculare negli adulti, o nei bambini di età almeno pari a due anni. Ma come si usa? E quali sono le avvertenze che è bene sapere, prima di utilizzare il prodotto?
Precauzioni
Come avviene per tutti i farmaci, Tobradex collirio deve essere utilizzato solamente dopo un’attenta consultazione con il proprio medico di fiducia. In ogni caso, è bene sapere che in alcuni pazienti è possibile che si possa sviluppare una sensibilizzazione e una ipersensibilizzazione agli antibiotici e agli altri aminoglicosidi: in tale ipotesi, è naturalmente opportuno sospendere il trattamento, è condividere con il proprio medico quanto accaduto.
È inoltre necessario informare il proprio medico o il farmacista se si stanno assumendo, o se si sono recentemente assunti, degli altri medicinali, con o senza prescrizione medica. In particolare, bisogna informare il medico sull’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei per uso topico, visto e considerato che il contemporaneo utilizzo di FANS per uso topico e corticosteroidi potrebbe aumentare i problemi di guarigione di ferite corneali. Inoltre, se si stanno utilizzando altri unguenti oftalmici o altri colliri, meglio attendere almeno 5 minuti tra l’istillazione di ogni farmaco, ricordandosi sempre che quello oftalmico deve essere utilizzato per ultimo.
In gravidanza ed allattamento
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Attualmente non esistono studi specifici sulle conseguenze dell’uso topico oftalmico della tobramicina e del desametasone nelle donne in gravidanza. Tuttavia, da studi effettuati su animali sembra che vi possano essere rischi di tossicità riproduttiva in seguito alla somministrazione sistemica: ne deriva che Tobradex collirio non deve essere utilizzato in gravidanza o, in altri termini, dovrà essere utilizzato durante la dolce attesa della madre solamente quando il beneficio potenziale per la madre giustifica il rischio potenziale per il feto, e dopo attenta condivisione con il proprio medico di riferimento.
Attualmente non è noto se la tobramicina o il desametasone per uso topico oftalmico siano escreti nel latte materno. Anche in questo caso, consiederato che il rischio per i lattanti non può essere escluso, Tobradex collirio non deve essere utilizzato durante l’allattamento al seno, salvo il caso in cui il potenziale beneficio non superi il rischio potenziale.
Come si usa
Il prodotto si utilizza solo per fruizione oftalmica, seguendo le istruzioni del medico o del farmacista. Per quanto concerne il dosaggio, i foglietti informativi sostengono che occorra istillare 1-2 gocce per 4-5 volte al giorno secondo la prescrizione medica. Prima dell’uso il flacone va inoltre ben agitato.
Nel caso di utilizzo dell’unguento oftalmico, è sufficiente applicare una piccola quantità (circa 1 cm) nel sacco congiuntivale per 3-4 volte al giorno, seguendo le indicazioni della prescrizione medica.
Maggiori informazioni
Se desiderate disporre di maggiori informazioni sulle caratteristiche di Tobradex e sulle sue modalità di utilizzo, vi consigliamo naturalmente di parlarne con il vostro medico di fiducia, unico specialista che vi potrà rassicurare circa la convenienza di utilizzare tale prodotto per poter ritrovare un congruo benessere, e risolvere pertanto eventuali problemi patologici e condizioni di infiammazione. Vi consigliamo dunque di non procedere a nessuna cura “fai-da-te” che, oltre che di scarsa efficacia, potrebbe essere controproducente, andando a peggiorare il quadro medico del paziente.
Cosa fare in caso di sovradosaggio
La modalità di somministrazione topica oculare rende complicato un sovradosaggio. Nel caso, si consiglia di lavare immediatamente l’occhio con l’acqua e non usare Tobradex fino alla somministrazione successiva. In caso di dimenticanza di una dose è bene evitare di accorparla a quella successiva, ma proseguire con lo schema di somministrazione previsto.
Effetti indesiderati
Generalmente Tobradex collirio è ben tollerato, e non si segnalano reazioni avverse comuni. Non è comunque possibile escludere del tutto gli effetti indesiderati conseguenti all’utilizzo di tale medicinale. In particolar modo, vengono definite “non comuni” le reazioni avverse quali aumento della pressione intraoculare, dolore oculare, prurito oculare, fastidio oculare, irritazione dell’occhio; vengono invece definite come “rare” le reazioni avverse come la cheratite, allergia oculare, visione offuscata, occhio secco, iperemia oculare, disgeusia.
Si ricorda inoltre che l’utilizzo prolungato di corticosteroidi per utilizzo topico oftalmico potrebbe determinare ipertensione oculare e/o glaucoma, con danno al nervo ottico, riduzione dell’acuita visiva, difetti del campo visivo, formazione di cataratta sub-capsulare posteriore. Viene altresì segnalato come nei pazienti che sono in terapia oftalmica prolungata con corticosteroidi, la pressione intraoculare dovrà essere controllata con regolarità e con frequenza: una buona prassi che risulta essere ancora più importante nei pazienti pediatrici che sono trattati con prodotti che contengono desamtasone, visto e considrato che il rischio di ipertensione oculare indotta dai corticosteroidi può essere maggiore nei bambini di eetà inferiore ai sei anni e può manifestarsi prima di quanto possa manifestarsi la risposta agli steroidi negli adulti.
Deve pertanto essere condivisa con attenzione la frequenza e la durata del trattamento, mentre la pressione intraoculare dovrà essere monitorata allinizio del trattamento e nelle fasi successive, considerato che il rischio di un incremento della pressione intraoculare indotto da corticosteroidi è maggiore e si manifesta in modo più preoce nei pazienti pediatrici.
Conservazione e altri consigli
Questo collirio deve essere conservato lontano dalla portata dei bambini e a temperatura ambiente, evitando luoghi molto caldi o troppo freddi. Una volta oltrepassata la data di scadenza, è meglio evitare di utilizzare il collirio. Dopo aver aperto il flacone, le gocce vanno usate per non oltre un mese. Prima dell’utilizzo, si deve agitare bene il flacone, evitando di toccare il contagocce con le mani o le palpebre. Tobradex non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti, visto che mancano studi ed evidenze scientifiche circa i possibili effetti collaterali. Immediatamente dopo l’applicazione la vista può rimanere offuscata, quindi è meglio attendere qualche minuto prima di mettersi alla guida.
Quando si deve usare con prudenza?
In caso di reazione allergica, è bene sospendere il trattamento e chiedere consiglio al proprio medico. Un impiego prolungato nel tempo di tale collirio può comportare il rischio di un’infezione micotica. Particolare attenzione deve essere prestata a possibili infezioni purulente agli occhi, così come alla misurazione della pressione intraoculare. Deve essere prestata prudenza anche in caso di terapia combinata con midriatici, visto che potrebbe causare un incremento della pressione intraoculare.
Quando è meglio non usarlo?
È meglio evitare di utilizzare questo collirio in caso di glaucoma oppure micosi dell’occhio. Stesso discorso in caso di lesioni o ferite che hanno colpito la cornea, tubercolosi agli occhi e ipersensibilità verso uno dei componenti. Tobradex non è indicato anche con infezioni agli occhi che non si possono trattare con antibiotici, come patologie virali che colpiscono la cornea e la congiuntiva.
Tobral o Tobradex?
Si tratta di due colliri che vengono prescritti per la cura di numerose malattie che colpiscono gli occhi. Entrambi contengono la tobramicina. L’unica differenza corrisponde alla presenza di un cortisonico (desametasone) all’interno del Tobradex. Tobral viene consigliato sia nei bambini che negli adulti per la cura delle infezioni come blefariti e congiuntiviti batteriche. Tobradex, invece, viene indicato per trattare le infiammazioni oculari quando serva un corticosteroide oppure in caso di possibile pericolo di infezione oculare. Tutti e due i farmaci si possono acquistare nella forma di unguento oftalmico e collirio, con ricetta ripetibile e non sono mutuabili.