Il dentista, figura professionale fondamentale nella salute pubblica, spesso visto con timore, specialmente dai bambini. Ecco quanto guadagna.
Tuttavia, nonostante la paura che può suscitare, la professione odontoiatrica è una delle più remunerative in Italia e nel mondo. Questo articolo si propone di esplorare i guadagni dei dentisti italiani, analizzando le differenze tra i vari tipi di impiego e l’impatto dell’esperienza e della reputazione.
![La cifra media mensile è stellare](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2025/02/guadagni-dentista-14022025-medicionline.it_.jpg)
I guadagni di un dentista in Italia possono variare notevolmente a seconda di diversi fattori. In primo luogo, il luogo di esercizio della professione ha un ruolo cruciale. Un dentista che lavora in una grande città come Milano o Roma potrebbe guadagnare di più rispetto a uno che opera in un piccolo comune.
Attualmente, la retribuzione mensile di un dentista in Italia si attesta intorno ai 4.000 euro. Questa cifra, sebbene sembri elevata, è inferiore rispetto ai guadagni di professionisti simili in altri paesi europei e negli Stati Uniti. Tuttavia, è importante considerare il costo della vita in Italia, che è generalmente più basso rispetto a nazioni come la Svizzera o la Germania.
Stipendio medio di un dentista in Italia nel 2024
Secondo dati recenti forniti da Jobbydoo, lo stipendio medio dei dentisti in Italia varia in base agli anni di esperienza. Ecco una panoramica dei guadagni medi annui (lordi) in relazione all’esperienza:
- Meno di 3 anni: 48.700 euro
- Tra 4 e 9 anni: 86.700 euro
- Tra 10 e 20 anni: 119.430 euro
- Più di 20 anni: 129.450 euro
![Ti sei mai chiesto quanto guadagnino i dentisti in Italia](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2025/02/dentista-medicionline.it-14022025.jpg)
Questa tabella evidenzia chiaramente come l’esperienza influisca sulla retribuzione. Tuttavia, per una visione più completa, è necessario considerare il tipo di contratto di lavoro. Un dentista dipendente di una ASL o di una clinica convenzionata guadagna in media tra 2.500 e 3.000 euro al mese.
Questo stipendio, sebbene più basso rispetto a quello di un libero professionista, offre comunque una serie di vantaggi, come una minore responsabilità gestionale e la copertura di alcune spese.
Quanto guadagna uno studio dentistico in Italia
Per i dentisti che operano come liberi professionisti, la situazione è diversa. Un dentista con partita IVA, che decide di aprire il proprio studio o collaborare con cliniche private, può guadagnare cifre significativamente più alte. In media, un dentista esperto può arrivare a guadagnare fino a 4.000 euro al mese. Tuttavia, è essenziale notare che questo importo non rappresenta il guadagno netto, poiché il professionista deve far fronte a spese significative legate alla propria attività.
Le spese per un dentista autonomo includono i contributi previdenziali, le tasse, le spese per il commercialista e, in alcuni casi, l’affitto dello studio. Inoltre, i dentisti autonomi devono investire in attrezzature e materiali, il che può incidere ulteriormente sui loro guadagni. Nonostante queste spese, molti dentisti scelgono la libera professione per la maggiore autonomia e flessibilità che offre.
Differenze tra settore pubblico e privato
Un altro aspetto da considerare è la differenza tra il lavoro nel settore pubblico e quello nel settore privato. I dentisti che operano presso le ASL hanno un orario di lavoro più stabile e un reddito garantito, ma potrebbero non avere la stessa libertà di scelta riguardo ai pazienti e alle procedure. Al contrario, i dentisti privati hanno la possibilità di gestire il proprio tempo, selezionare i pazienti e offrire trattamenti personalizzati, ma questo comporta anche un maggior rischio economico e un livello di responsabilità più elevato.
Inoltre, il settore privato offre opportunità di guadagni più alti, specialmente per i dentisti specializzati in procedure complesse o in aree di alta richiesta, come l’implantologia o l’ortodonzia. Questa variazione nelle opportunità di guadagno rende la scelta tra settore pubblico e privato una decisione cruciale per molti professionisti.