Il tenesmo rettale è una situazione parecchio spiacevole, riconosciuta in ambito medico, che prevede dei forti dolori allo sfintere anale. Tale condizione, oltre ad essere associata a delle contrazioni non propriamente gradevoli, prevede un perpetuo stimolo ad evacuare. Difatti, può succedere che la persona colpita da tenesmo rettale, una volta in bagno, non emetta alcun tipo di materiale. Nel caso in cui riesca ad evacuare, la quantità di materiale fecale espulso sarà davvero minimo e non conforme al bisogno effettivo della persona.

Il tenesmo rettale è un argomento molto importante, ma allo stesso tempo non è un fenomeno di cui tutti sono a conoscenza. Le cause di questa condizione sono diverse ed anche i metodi adottati per placare il dolore sono vari. Di seguito vedremo anche quali sono i sintomi principali del tenesmo rettale e come combatterlo. Buona lettura.

Tenesmo rettale: definizione e possibili cause

Già nelle precedenti righe abbiamo dato una prima definizione di tenesmo rettale, tuttavia è utile fare alcuni approfondimenti per capire, in maniera più appropriata, in cosa consiste questa condizione spiacevole.
Il tenesmo rettale è una forte e incontrollata incapacità di riuscire a svuotare l’ intestino. Le sensazioni che si provano sono: dolori forti, necessità di defecare senza riuscirci e conseguente stress psicologico e fisico. Per le persone affette da questa condizione, riuscire ad evacuare sarà un traguardo insperato, che però non riusciranno, quasi mai, a raggiungere a pieno.

Le possibile cause che possono essere associate al tenesmo rettale sono molteplici. Le cause più comuni sono: cancro al colon, stitichezza e colite (ulcerosa o ischemica). Tuttavia, non sempre tali motivi sono alla base del tenesmo rettale, poiché esistono delle cause anche più rare. Tra queste: colite, tumore all’ ano, gonorrea oppure la formazione di alcuni polipi intestinali.
Tutte queste patologie sono solo alcune tra le tante possibili. Per avere una valutazione corretta e per capire cosa c’è alla base di questo fastidio, avrai bisogno del parere di un medico specializzato. Il tenesmo rettale può essere associato, quindi, anche ad altre malattie non menzionate, per cui in consulto medico è necessariamente richiesto.

Quali sono i migliori rimedi contro il tenesmo rettale?

Curare il tenesmo rettale non è una passeggiata, ma non sarà neanche impossibile in alcuni casi. Il trattamento di tale condizione deve avvenire in maniera accurata e non deve essere presa sottogamba. Prima di tutto bisognerà individuare la causa: in base a questa si potrà avere un riscontro medico. Infatti, il tenesmo rettale può esser provocato anche da un forte stato di ansia o stress, e in questi casi bisognerà solo aspettare che queste sensazioni scompaiano.

Nel caso in cui ci siano dei polipi o cause del genere, potrebbe essere necessario un intervento di chirurgia. Questo accade nei casi più estremi, difatti è obbligatorio consultare più pareri medici per capire se ci siano delle strade alternative da percorrere. Tuttavia, la chirurgia in molti casi può esser sostituita da semplici interventi farmacologici, molto meno invadenti.

Dolore apparato digerente – Adobestock

Come curare il tenesmo rettale: ecco alcuni metodi

Il tenesmo rettale può esser curato, come anticipato, solo dopo aver individuato la causa che l’ ha scatenato. Nella maggior parte dei casi la terapia farmacologia è la strada più comunemente utilizzata. Ecco la lista di alcuni farmaci che spesso sono utilizzati per combattere il tenesmo rettale: antinfiammatori, antibiotici e farmaci di matrice biologica.

Oltre ai farmaci appena menzionati, il medico potrà consigliare di adottare delle abitudini alimentari che aiuteranno la persona in questione a recuperare in modo più veloce.
Nei casi più gravi (presenza di fistole o emorragie) l’ intervento chirurgico sarà quasi sempre indicato dagli specialisti del settore.

Il tenesmo rettale: ne risente anche la quotidianità

Sentire di dover andare necessariamente in bagno anche quando lo stomaco è vuoto, non è una sensazione per nulla piacevole. Arrivare di corsa in bagno e non riuscire ad espellere nessun tipo di materiale, può essere straziante e stancante. Essere costantemente assoggettati a tale forma di disturbo compromette in modo inevitabile la qualità di vita della singola persona. Chi ne soffre  è portato ad evitare intere giornate fuori o gite fuori porta, per evidenti motivi.

Oltre al dolore provocato, il tenesmo rettale è una condizione di profondo disagio e non può essere gestito in alcun modo. Per questo motivo, individuare la causa scatenante sarà una manna dal cielo. Con le contromisure adeguate, questa sofferenza può essere interrotta.
La sensazione di disagio si accentua quando, nonostante i grandi sforzi, non si riesce ad evacuare. I forti crampi addominali sono un campanello di allarme.

Quando devo consultare un medico?

Il tenesmo rettale non è una situazione da prendere sottogamba e non devi avere alcuna vergogna di chiedere aiuto e supporto. Soffrire in silenzio non farà passare i dolori e non risolverà il problema, anzi lo potrà aggravare ancor di più. Quando dovrei consultare un medico?
Se avverti una costante sensazione di dover evacuare, se avverti dolori lancinanti nella zona addominale, se noti del sangue nelle feci (situazione da monitorare con estrema attenzione) e se diminuisci di peso senza ragione.

La salute di ognuno di noi è la priorità assoluta. Non devi avere alcun tipo di vergogna di richiedere un consulto medico per il tenesmo rettale. I medici sono specializzati per aiutare a risolvere questi tipi di problemi. Infine, ogni persona è diversa dall’ altra, ragion per cui quello che può funzionare per uno, può non funzionare per l’ altro. Diffida da consigli e metodi di amici o finti dottori, affidati solo ed unicamente a professionisti del settore per uscire da questa spiacevole e difficile condizione.

Ferdinando Cioffi

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