Farmaci

Tardyfer: integratore di ferro contro le anemie

Normalmente il ferro necessario al nostro organismo si ottiene dagli alimenti che mangiamo. Nel corpo, il ferro diventa parte integrante dell’emoglobina e della mioglobina, divenendo dunque elemento essenziale per lo svolgimento di numerose attività.

In particolar modo, l’emoglobina ha tra i vari compiti quello di trasportare l’ossigeno attraverso il sangue ai tessuti e agli organi. La mioglobina aiuta invece le cellule muscolari a immagazzinare ossigeno.

In tal senso, Tardyfer può essere efficacemente usato per trattare l’anemia da carenza di ferro, ovvero una mancanza di globuli rossi causata dall’avere troppo poco ferro in corpo. Tardyfer può tuttavia essere utilizzato per altri scopi non elencati in questo articolo, ma indicati dal proprio medico di riferimento.

Per cosa si usa

Tardyfer può essere usato per la prevenzione e per il trattamento della carenza di ferro e delle anemie da carenza di ferro.

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Il complesso di questo prodotto, che comprende anche aminoacidi, è caratterizzato da un’elevata assorbibilità del ferro, che si traduce in una rapida ripresa del suo normale livello ematico e delle sue riserve nell’organismo.

Il vantaggio di Tardyfer è la possibilità di somministrare il medicinale a basse dosi e nell’ottima tolleranza del preparato.

Tardyfer, come ogni altro medicinale, deve essere utilizzato come indicato dal proprio medico. In ogni caso, è bene verificare l’etichetta sul farmaco per le esatte istruzioni di dosaggio.

Tardyfer a rilascio controllato è assorbito meglio a stomaco vuoto, ma può comunque essere assunto anche con il cibo, qualora il paziente avverta di stare meglio rispetto all’assunzione a stomaco vuoto.

Alcuni alimenti (ad esempio, uova, pane integrale, cereali, latticini, caffè, tè) possono diminuire la quantità di ferro assorbita dall’organismo. Parlate dunque con il vostro medico del modo migliore per assumere le capsule a rilascio controllato Tardyfer con il cibo.

Per quanto attiene le modalità di assunzione, è sufficiente prendere le capsule a rilascio controllato Tardyfer con un bicchiere pieno d’acqua e non sdraiarsi per almeno 30 minuti dopo l’assunzione del medicinale.

Se si sta assumendo contemporaneamente un antiacido, un bisfosfonato (ad esempio, alendronato), cefdinir, eltrombopag, metildopa, penicillamina, un chinolone (ad esempio, ciprofloxacina), o una tetraciclina (ad esempio, minociclina), chiedere al medico o al farmacista come assumere questo prodotto.

Se si salta una dose di Tardyfer, è sufficiente prendere la dose saltata il prima possibile. Se tuttavia è quasi ora della dose successiva, è bene saltare la dose dimenticata e tornare al normale orario di dosaggio. Non prendere 2 dosi contemporaneamente per recuperare quella perduta.

Interazioni, effetti collaterali e controindicazioni

Il trisilicato di magnesio e l’antiacido che contiene carbonato può inibire l’assorbimento del ferro.

Per quanto attiene gli effetti collaterali, è opportuno verificare con il proprio medico se una qualsiasi di queste reazioni più comuni persistono o diventano fastidiose:

  • costipazione,
  • feci scure,
  • diarrea,
  • perdita di appetito,
  • nausea,
  • crampi allo stomaco,
  • dolori o disturbi di stomaco,
  • vomito.

Consultare un medico immediatamente se si verificano più gravi reazioni collaterali come quelle da allergie (rash, orticaria, orticaria, prurito, difficoltà a respirare, gonfiore della bocca, del viso, delle labbra o della lingua), feci nere e strisce di sangue nelle feci, febbre, nausea grave o persistente, mal di stomaco o vomito, vomito che sembra sangue.

Per quanto infine concerne le controindicazioni di Tardyfer, la principale è legata all’ipersensibilità a Tardyfer, al suo principio attivo e agli eccipienti.

Effetti indesiderati

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Tardyfer proprio come i farmaci può determinala comparsa di effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano.

  1. Reazioni allergiche come eruzione cutanea, difficoltà respiratoria ed orticaria, con frequenza non nota.
  2. Edema dei tessuti molli della gola, con frequenza pari ad 1 persona su 100
  3. Difficoltà nel passaggio delle feci, pienezza, tensione e dolore addominali, nausea e feci di colore nero, con frequenza pari ad 1 persona su 10
  4. Feci anomale, bruciore di stomaco, vomito ed infiammazione dello stomaco, con frequenza pari ad 1 persona su 100
  5. Perdita della colorazione dei denti, ed ulcere alla bocca, con frequenza attualmente non nota
  6. Il farmaco non deve essere succhiato e masticato. Nel caso in cui questo avvenga accidentalmente si possono manifestare lesione all’esofago e necrosi ai bronchi, specialmente nelle persone anziane.
  7. Prurito e rash cutaneo, con frequenza pari ad 1 persona su 100

Nel caso in cui dopo la somministrazione notate la comparsa di questi effetti indesiderati o di altri disturbi, rivolgetevi tempestivamente al vostro medico. Tutti gli effetti indesiderati possono essere segnalati mediante il Sistema di Segnalazione all’agenzia del farmaco.

Segnalare i disturbi può contribuire a fornire alle case farmaceutiche maggiori informazioni sulla sicurezza del farmaco. SE uno di questi disturbi dovesse peggiorare, interrompere il trattamento e rivolgersi al primo soccorso più vicino o al proprio medico.

Conservazione del farmaco

Il medicinale va tenuto fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non somministrate Tardyfer dopo la data di scadenza che trovate sulla confezione. Essa si riferisce all’ultimo giorno del mese.

Tardyfer non deve essere conservato ad una temperatura superiore ai 30 °C. Tenere il medicinale nella sua confezione originale. I farmaci non devono essere gettati nei rifiuti domestici e nelle acque di scarico. Chiedete informazioni al vostro farmacista per eliminare i medicinali scaduti o che non utilizzate più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente in cui vivete.

Bibliografia

medicionline.it

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