I suffumigi o i fumenti sono una pratica antichissima che consiste nel respirare fumi di una particolare soluzione, al fine di combattere tutte quelle patologie dell’apparato respiratorio come laringiti, mal di gola, raffreddore e naso chiuso.
Come fare i suffumigi?
La suffumigazione è una pratica antica conosciuta già da secoli. Questa si basa sulla riduzione di una miscela a vapore, per poi essere respirata ad uso disinfettante o terapeutico. La tecnica per fare i fumenti è molto semplice. Basta porre la testa al di sopra di un recipiente contenete acqua calda e una sostanza terapeutica, come oli essenziali o fiale apposite, ci si copre il capo con un panno così che il vapore non si disperda nell’ambiente, e si respirano con la bocca i fumi che salgono.
Si consiglia ogni due minuti circa di liberarsi dal panno e respirare l’aria dell’ambiente. L’operazione va ripetuta due o tre volte per seduta. Solitamente i fumenti si fanno la sera, prima di coricarsi a letto, così da respirare meglio durante la notte e svegliarsi più riposati al mattino. I fumenti vanno fatti finché i sintomi della malattia non passano del tutto.
Per cosa sono indicati i suffumigi?
I suffumigi sono indicati per tutte le patologie che toccano l’apparato respiratorio come la faringite, la laringite, l’asma, il mal di gola e il comune raffreddore. A secondo dell’azione che si vuole ottenere, emolliente, disinfettante, stimolante o balsamiche, si usano delle sostanze diverse.
Per chi non si sente sicuro ad utilizzare il metodo fai da te della nonna, esistono in commercio diversi apparecchi a basso costo che creano artificialmente i vapori da respirare per fare i suffumigi. Solitamente questi apparecchi sono composti da una base ed un cono superiore. In questo modo è semplice versare l’acqua bollente ed è anche facile posizionarsi in modo da respirare il vapore che sale dal basso.
Nel caso in cui il paziente a dover usufruire dei suffumigi è un bambino, l’inalatore è sicuramente la scelta più pratica e sicura rispetto all’utilizzo della classica pentola con panno in ausilio.
Vediamo insieme i vari tipi di suffumigi che si possono praticare.
Suffumigi al bicarbonato
Questi sono i fumenti più praticati e conosciti come rimedio della nonna. Basta semplicemente versare un cucchiaio di bicarbonato in una pentola d’acqua bollente o nell’inalatore e mescolare. Dopodiché vanno respirati i vapori che salgono a pieni polmoni e con la bocca aperta. Generalmente questo rimedio si usa per combattere i sintomi del naso chiuso o del raffreddore.
Suffumigi alla camomilla
La camomilla oltre ad essere una pianta dalle proprietà calmanti, ha anche azione lenitiva e aiuta a liberare le vie respiratorie. Per preparare i fumenti alla camomilla basta semplicemente versare un paio di cucchiai di fiori essiccati nell’acqua bollente. I fiori di camomilla sono facilmente reperibili presso l’erboristeria oppure online. I suffumigi alla camomilla sono inoltre consigliati in caso d’otiti accompagnate da muco. Si può usare in concomitanza anche la camomilla sotto forma di tisana per combattere il raffreddore.
Suffumigi all’eucalipto
L’eucalipto è una pianta molto utilizzata nella preparazione d’ungenti per liberare le vie nasali. Per fare i suffumigi all’eucalipto basta semplicemente versare 4-5 gocce di olio essenziale in un litro di acqua. Generalmente questo tipo di fumento si fa la sera per decongestionare il naso e dormire meglio.
Suffumigi al sale
Anche il sale grosso viene adoperato per preparare i fumenti per combattere il raffreddore. È sicuramente uno degli ingredienti più facili da reperire e presenti sicuramente in tutte le cucine. Per preparare i suffumigi al sale grosso basta versane un cucchiaio in un litro di acqua bollente, mescolare così che il sale si sciolga e respirare i vapori.
Suffumigi al Tea Tree Oil
Il Tea Tree Oil viene utilizzo nei fumenti per combattere i sintomi dell’influenza e dei malanni invernali come raffreddore, mal di gola e naso chiuso. È un olio essenziale dalle tante proprietà curative. Ne basta aggiungere cinque gocce nell’acqua calda.