La sudorazione eccessiva di una persona viene indicata con il termine iperidrosi. Sicuramente questa condizione è molto più frequente durante la stagione estiva per via del caldo e l’afa. Secondo alcuni studi, questo disturbo colpisce circa il 2-3% delle persone in Italia, di cui nel 30-50% dei casi è dovuto a fattori genetici ed ereditari. In questo articolo cercheremo di capirne di più sull’argomento anche grazie alle spiegazioni della dottoressa Valentina Trevisan, dermatologa di Humanitas San Pio X di Milano. Le sue parole sono state riportate su “Humanitas News”.
![Iperidrosi - Foto di Ron Lach/ Pexels.com](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/02/Iperidrosi.jpg)
Due tipi di iperidrosi
Prima di tutto ci teniamo a precisare che esistono due tipi di iperidrosi, una primaria e una secondaria. La prima si manifesta con una sudorazione eccessiva di mani, piedi, viso e ascelle. La seconda invece è quando la causa principale è associata alle malattie croniche, tra cui ipertiroidismo, gotta, diabete, patologie cardiache e respiratorie, oppure l’assunzione di farmaci.
Nel nostro corpo ci sono circa due milioni di ghiandole sudoripare, nelle persone che soffrono di questo problema, queste ghiandole come ha affermato l’esperta: “vengono sovrastimolate a reagire ai normali elementi che causano il sudore (caldo, ansia, stress, emozione) e questo provoca la sudorazione anomala”. La condizione potrebbe peggiorare durante l’estate.
I rimedi principali
In genere, per rivolvere questo problema ormai diventato un vero e propio disagio ci si rivolge ad un medico, in particolare ad un dermatologo specializzato. Le prime manifestazioni di sudorazione eccessiva solitamente iniziano già in età adolescenziale e si estende dalle mani alle ascelle, piedi e viso. Per formulare la diagnosi il dermatologo utilizza un test specifico. Dal momento che nel caso di iperidrosi secondaria ci potrebbe essere un legame con un’altra patologia, lo specialista prescrive esami ed accertamenti specifici per escludere la presenza di diabete o qualche disfunzione della tiroide.
Abbiamo però due soluzioni possibili che possono aiutarci a rivolvere il problema:
- l’uso di deodoranti astringenti o antitraspiranti a base di cloruro di alluminio che sono l’ideale per “asciugare” le ghiandole sudoripare;
- le iniezioni di tossina botulinica, sotto le ascelle e nei palmi di mani e piedi: questo rimedio viene consigliato solo se il primo non risulta efficace. L’esperta ce lo spiega con queste parole: “bloccano la muscolatura delle ghiandole sudoripare e inibiscono il rilascio di acetilcolina, un neurotrasmettitore che interviene nell’attività di secrezione delle ghiandole, dura dai 4 ai 6 mesi dall’iniezione.”