Conosciuta anche con il nome di sperone calcaneare, la spina è in pratica una neoformazione benigna dell’osso ed è situata all’origine della fascia plantare, nella parte inferiore del tallone. È uno sperone lungo alcuni millimetri con la punta rivolta verso le dita.
Si riconosce la spina calcaneare con una semplice pressione al centro del tallone, perché si avvertirà subito un dolore pungente e acuto. Sarà comunque la radiografia a confermare la diagnosi manuale.
Circa il 20% delle persone che hanno la spina calcaneare convivono con questo problema senza neanche rendersene conto. Quelli che accusano maggiormente i sintomi della patologia sono gli sportivi perché a causa dell’allenamento e la pressione del piede vanno a infiammare la parte del tallone.
Come si forma la spina calcaneare
La spina calcaneare si forma dopo delle ripetute trazioni della fascia plantare o il tendine d’Achille. Sono i movimenti ripetuti e sbagliati a far si che nasca del tessuto osseo nuovo al fine di riparare le microlesioni.
Si tratta di una patologia degenerativa, nata principalmente dalla fascite plantare cronica o l’artrosi. È comunque uno sviluppo lento e quando appare nella radiografia vuol dire che è già da 10 anni che ha iniziato a formarsi.
Ci sono anche altre cause della spina calcaneare. Questa patologia può nascere anche da una postura sbagliata e il conseguente errato appoggio del piede. Lo stesso vale per le calzature troppo strette e i tacchi troppo alti. Anche il sovrappeso può influire sulla sua formazione.
Sintomi della spina calcaneare
Come ho già anticipato, circa il 20% delle persone non si accorge di avere la spina calcaneare fino a quando per motivi diversi non fa una radiografia al piede. Chi non avverte il dolore sono in linea di massima persone che hanno una vita sedentaria e svolgono i classici lavori di ufficio.
Il resto delle persone invece sentirà un dolore più o meno accentuato al calcagno, seguito in alcuni casi dal gonfiore. Si tratta di un dolore pungente nel tallone, specialmente quando il piede viene appoggiato a terra. Il tallone subisce una compressione e il sintomo diventa acuto.
Trattamenti spina calcaneare
Esistono varie strade per trattare la spina calcaneare. In quest’ultimo lungo paragrafo analizzeremo alcuni trattamenti, tuttavia sarà il vostro medico a suggerirvi quello più adatto, studiando attentamente il vostro caso specifico.
La prima di tutte le terapie consigliate è ovviamente il riposo. È necessario evitare quei movimenti che hanno favorito l’infiammazione fino a quando non viene trattata adeguatamente. Il riposo è consigliato soprattutto agli sportivi che altrimenti peggiorerebbero l’infiammazione.
La seconda cosa che il medico consiglierà è l’applicazione locale del ghiaccio per attenuare l’infiammazione.
Ci sarà poi bisogno di una talloniera in silicone per assorbire gli urti o il plantare. Come dice il termine stesso, il plantare agisce sulla struttura anatomica del piede. È per questo motivo che non vanno acquistati i plantari “universali”, ma deve essere lo specialista a crearne di personalizzati in base alla pianta del piede del cliente che ha davanti.
Grazie al plantare è possibile ottenere un riequilibrio strutturale, tuttavia questo trattamento non è curativo in caso della spina calcaneare, serve piuttosto ad alleviare i sintomi e impedire che la patologia si aggravi.
Il massaggio manuale può aiutare ad alleviare i sintomi e dare un momentaneo sollievo alla pianta del piede.
Uno dei trattamenti più utilizzati e consigliati dallo stesso medico è l’agopuntura. Nonostante molte persone non riescano a vedere di buon occhio le pratiche orientali e queste medicine alternative, molti specialisti hanno riscontrato che l’agopuntura può portare dei veri benefici in caso di spina calcaneare. Sarà necessario sottoporsi ad almeno due sedute a settimana per un totale di 10 sedute per ottenere i primi risultati.
Per eliminare il dolore il paziente può scegliere di eseguire un ciclo di Ultrasuoni dalla frequenza di 1 Mhz, così che penetrino in profondità. Ad accompagnare questa pratica deve esserci la corretta attività fisica. Alcuni ortopedici consigliano anche di sottoporsi all’Ultrasuono in immersione. Solo nei casi più difficili da debellare ci sarà bisogno dell’onda d’urto.
L’onda d’urto non ha lo scopo di rompere lo sperone, serve però a formare altri vasi sanguigni in modo da provocare una microemorragia per ridurre o risolvere completamente l’infiammazione.
Per rimuovere completamente la spina calcaneare c’è solo un modo. Sottoporsi all’asportazione chirurgica della malformazione. Deve essere presa comunque come ultima spiaggia e solo quando lo specialista la consiglia come unica soluzione. Spesso infatti è sufficiente la fisioterapia o le altre tecniche descritte per rimuovere l’infiammazione.
Il chirurgo comunque rimuoverà la spina calcaneare, ma tenderebbe comunque a formarsi nuovamente con il tempo. È comunque la scelta effettuata dagli sportivi di solito, perché il dolore impedisce loro di proseguire con le normali attività sportive.