Negli ultimi giorni hanno creato un po’ di scalpore le foto di Lea-Ann Ellison, pesista professionista che, a 9 mesi di gravidanza, continua a svolgere la sua attività sportiva. Ben lontana dal consigliato riposo in vista dell’imminente lieto evento, la donna (35 anni e mamma di due figli) segue un regime di allenamenti particolarmente rigidi, sostenendo di ritenere che “la gravidanza non è una malattia, ma un momento per testare le capacità del proprio corpo”.
In particolare, ricordava la stampa americana, il programma della donna si basa sul regime CrossFit, adottato in molte accademie di polizia e dalle squadre speciali che si occupano delle operazioni sul campo, e – inoltre – dai campioni di arti marziali e da centinaia di altri atleti professionisti in tutto il mondo.
Ad ogni modo, le immagini della donna che solleva il bilanciere hanno fatto il giro del mondo, scatenando commenti indignati sui social network, laddove numerosi utenti sostengono che fare sollevamento pesi non sia abbastanza sicuro per una donna che è così vicina alla data del parto, visto e considerato che la maggior parte dei medici suggerisce di non effettuare alcuno sforzo durante questa delicata fase, al fine di evitare danni alla placenta e al bambino.
È pur vero, tuttavia, che molti utenti si sono sentiti in dovere di difendere la donna, ricordando di non essere preoccupati da una futura neo mamma che pratica attività sportiva, ma – soprattutto – dalle donne che invece fruiscono di una cattiva alimentazione o continuano a fumare e a bere anche in prossimità del parto.
La diretta interessata sembra indifferente a ogni critica, e sembra altresì decisa a proseguire il suo programma fino alla fine. In ogni caso, ricordiamo che è necessaria abitudine seguire i consigli dei propri medici in questa importantissima fase della propria vita: non è escluso che il medico possa addirittura ritenere consigliabile un po’ di attività fisica nella gravidanza, affinchè il parto sia più agevole e affinchè il proprio corpo possa tornare nella perfetta forma subito dopo. Attenzione, tuttavia, a non esagerare con lo sport: alcune attività (si pensi allo sci o all’equitazione) sono completamente vietate, mentre altre sono ammesse solamente in piccole dosi, e con sforzi ben limitati.