È una sindrome che può causare una folta varietà di problemi anche di sviluppo tra cui bassa statura, mancata pubertà, infertilità, difetti cardiaci e alcune difficoltà di apprendimento e di adattamento sociale.
La condizione può essere diagnosticata prima della nascita ma anche durante l’infanzia. Può succedere che la diagnosi ritardi fino al raggiungimento dell’età adolescenziale, quando si osservano i sintomi. Sono necessarie cure appropriate e controlli regolari che possono aiutare la maggior parte delle donne a condurre una vita relativamente sana e indipendente.
Partiamo dall’inizio. La maggior parte delle persone nasce con due cromosomi sessuali. Lui eredita il cromosoma X dalla madre e il cromosoma Y dal padre. Lei eredita l’X da entrambi i genitori. Alla ragazza affetta da sindrome di Turner manca una copia del cromosoma X o viene modificato in maniera significativa.
Le cause di questa particolare alterazione genetica possono essere le seguenti:
Completa assenza di un cromosoma X che in genere si verifica a causa di un errore nello spermatozoo del padre o dell’ovulo della madre.
In alcuni casi si verifica un errore nella divisione cellulare durante le prime fasi di sviluppo fetale. Cosa significa? Alcune cellule avranno due copie complete del cromosoma X, altre ne avranno una sola copia, altre ancora ne hanno una completa e una copia alterata.
In una piccola percentuale dei casi, alcune cellule hanno una copia del cromosoma X ma altre hanno anche parte del materiale del cromosoma Y. I soggetti coinvolti si sviluppano biologicamente come tutte le ragazze ma la presenza di materiale cromosomico Y aumenta le probabilità di sviluppare un tipo di cancro chiamato gonadoblastoma.
La mancanza o l’alterazione del cromosoma X si verifica in modo casuale, a volte può verificarsi nelle prime fasi di sviluppo del feto.
La medicina dice che la storia familiare non sembra essere uno dei fattori di rischio. È quindi improbabile che i genitori di un bambino affetto dalla sindrome di Turner non avranno poi un altro figlio con la condizione.
I sintomi possono variare in modo molto significativo e dipendono dall’età.
Un’ecografia prenatale può mostrare:
In alcune ragazze una serie di caratteristiche fisiche sono evidenti sin dalla nascita o poco dopo. Questi possono includere:
Per altre donne, invece, la presenza della sindrome di Turner può non essere subito evidente. In particolare nella pubertà i segnali sono tra i seguenti:
I trattamenti principali parlano di terapie ormonali, sia per le adolescenti che le donne adulte. Si suddividono in:
Si pone l’obiettivo di aumentare il più possibile al momento opportuno l’altezza durante l’infanzia e l’adolescenza. Il trattamento viene in genere somministrato più volte alla settimana per mezzo di iniezioni di somatotropina.
La maggior parte delle ragazze con la sindrome di Turner devono cominciare a prendere estrogeni e una terapia ormonale al fine di iniziare la fase della pubertà e raggiungere, così, lo sviluppo sessuale dell’età adulta. È una terapia che accompagnerà il paziente per tutta la vita, almeno fino a quando non viene raggiunta l’età media della menopausa.
È importante prepararsi alle cure e coordinarsi con i medici che seguiranno il soggetto nell’intero arco della sua esistenza. Sì, perché la sindrome di Turner non è curabile ma è possibile gestirla e puntare a un solido miglioramento della vita di tutti i giorni.
Alcuni consigli utili per affrontare la condizione:
Poche sono le donne in grado di aspettare un bambino senza l’aiuto di un trattamento di fertilità. Chi non ha ancora problemi di questo genere non significa che non li avrà in futuro e in quel momento potrebbe essere troppo tardi per porre rimedio. È quindi fondamentale discutere i tempi di una gravidanza con il proprio medico che può indicare i migliori consigli per rimanere incinta. È comunque da ricordare come, nella maggior parte dei casi, le donne con la sindrome di Turner hanno gravidanze ad alto rischio.
La bassa statura e l’insufficienza ovarica sono fattori di rischio per l’osteoporosi. Per questo motivo è necessario garantire al corpo un adeguato apporto giornaliero di calcio e vitamina D. Da evitare il rischio obesità che aumenta i già elevati rischi di ipertensione e resistenza all’insulina. Infine, dovete sapere che chi ha la sindrome di Turner richiede meno calorie rispetto alle persone di statura normale.
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