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Le ossa del carpo sono sostanzialmente disposte in due file: ognuna con 4 ossa. Una fila è chiamata “prossimale” (più vicina al centro del corpo) ed è adiacente all’avambraccio. L’altra è detta distale (più lontana dal centro del corpo, verso la mano) e confina con le 5 ossa del metacarpo della mano. Gli elementi della prima fila sono l’articolazione del polso, poiché interagiscono con radio e ulna dell’avambraccio.
Gli elementi della fila distale fanno parte delle articolazioni carpali e metacarpali.
Lo scafoide (dal greco scafoides: a forma di barca) è uno dei 4 ossi della fila prossimale del carpo. Esso viene denominato talvolta anche erroneamente osso navicolare del carpo. Esso infatti ha una forma che ricorda lo scafo di una nave. É sostanzialmente una delle ossa brevi del carpo, collocato nella fila prossimale laterale all’osso semilunare. Con quest’ultimo instaura una artrodia.
Lo scafoide si articola in maniera prossimale con il radio e distale con il trapezio, il capitato e il trapezoide. L’ossificazione dello scafoide avviene a 6 anni.
Lo scafoide è l’osso che va a costituire l’articolazione del polso. Si riconoscono almeno 6 cosiddette “regioni” in esso:
Lo scafoide è l’osso più grande della fila definita prossimale del carpo, dal lato del radio e del pollice. Esso confina con capitato, trapezio, trapezoide, semilunare e radio. L’80% della sua superficie è rivestita da cartilagine articolare.
Lo scafoide viene ossigenato dall’arteria radiale, dalle sue branche dorsali e palmari. Le prima forniscono l’80% del sangue che alimenta lo scafoide. Nello specifico, entrando dalla scanalatura ruvida e stretta della superficie dorsale e fornendo sangue alla porzione mediana e alla distale.
Il restante 20% di sangue viene fornito dalle branche palmari della suddetta arteria.
I vasi entrano nell’osso a livello della superficie palmare, nel tubercolo. All’interno dello scafoide c’è insomma una distribuzione particolare dei vasi sanguigni, per questo la rottura di questo osso può portare diversi problemi, tra cui per esempio l’osteonecrosi.
Lo scafoide permette il movimento dell’articolazione del polso, con l’osso semilunare. Per la sua posizione e per le dimensioni, esso è un elemento di raccordo fondamentale fra le ossa del carpo prossimali e quelle distali. L’articolazione del polso garantisce i movimenti della mano. Che sono:
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