Diverse volte sul nostro sito ci siamo soffermati a comprendere quale possa essere lo stato di salute “ideale” dei bambini, e quanto profonda possa essere la correlazione tra il benessere dei più piccini e la loro alimentazione. A conferma dell’attenzione necessaria sul tema, è ora giunta l’indagine “L’obesità infantile: un problema rilevante e di sanità pubblica“, curata dall’Osservatorio del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università Milano Bicocca, allo scopo di raccogliere le principali ricerche nazionali e internazionali in materia di alimentazione.
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Secondo l’analisi, l’Italia sarebbe purtroppo uno dei Paesi europei più colpiti dal fenomeno dell’obesità infantile, tanto che la prevalenza dei bimbi sovrappeso in età pediatrica avrebbe superato di 3 punti percentuali la media europea, con un tasso di crescita annua dello 0,5% – 1%, come avviene negli Stati Uniti.
Alcune ricerche hanno infatti mostrato che tra i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, ben 1 su 4 sarebbe sovrappeso, mentre 1 su 10 sarebbe addirittura obeso. Gli adolescenti in sovrappeso tendono fortunatamente a diminuire con l’incremento dell’età, confermando la maggiore esposizione delle generazioni più giovani al problema.
Per quanto attiene la sua distribuzione territoriale, è noto che il fenomeno ha diverse incidenze a seconda delle regioni, interessando l’8,2% dei bambini al Nord, il 9,3% dei bambini al Centro e, soprattutto, il 15,2% dei bambini al Sud. In particolare, la regione più colpita sarebbe la Campania, dove 1 bambino di terza elementare su 2 sarebbe obeso o sovrappeso. Puglia, Molise, Abruzzo e Basilicata evidenzierebbero percentuali superiori al 40%.
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Per quanto riguarda i fattori che determinerebbero l’obesità, e che puntano altresì a spiegare la diversa ripartizione territoriale dell’incidenza del fenomeno, sembra che le determinanti più diffuse siano quelle di natura genetica, il contesto socio – economico, familiare, gli stili di vita. Pare inoltre che alcune indagini abbiano sottolineato come la maggiore predisposizione a diventare obesi sia legata ai soggetti che vivono in condizioni non agiate.
A destare grande preoccupazione è il fatto che i genitori che ignorano l’impatto che l’alimentazione ha sui minori sono ben il 44,7%. Ne consegue che un’attenuazione del problema dell’obesità non può che partire proprio da una più efficace educazione nei confronti di mamma e papà, considerato che passa attraverso loro la possibilità di garantire una migliore salute alle nuovissime generazioni.