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Rovigon è un medicinale indicato per gli stati di carenza da malassorbimento e/o da malnutrizione. Trattandosi di un medicinale con associazione bilanciata tra vitamina A e vitamina E, è particolarmente indicato per i disturbi funzionali e in tutte quelle manifestazioni di degenerazione dei tessuti di origine epiteliale e mesodermica, soprattutto nelle persone che hanno un’età media o avanzata.
Sebbene sia ben sopportato dalla maggior parte delle persone, alcuni pazienti non dovrebbero usare Rovigon. Si tratta principalmente di coloro che hanno una ipersensibilità al principio attivo del medicinale o a uno degli eccipienti contenuti, o ancora a coloro che soffrono di ipervitaminosi A.
È inoltre un medicinale sconsigliato per i bambini al di sotto dei 12 anni di età e per le donne incinte o per le quali potrebbe insorgere una gravidanza.
Per la generalità dei pazienti è ovviamente consigliato impiegare il medicinale sotto controllo del proprio medico, nei modi e nei tempi ritenuti strettamente necessarie. Inoltre, come per tutte le preparazioni che contengono vitamina E, anche Rovigon deve essere usato con particolare attenzione nei pazienti diabetici e in quelli che soffrono di insufficienza cardiaca, considerato che questa vitamina può ridurre il fabbisogno di insulina e di digitale.
Rovigon può interagire con alcuni farmaci e prodotti, anche da banco, con conseguente alterazione del suo funzionamento.
In particolare, come sopra abbiamo già in parte detto, la vitamina E è in grado di potenziare l’azione della digitale o dell’insulina. Inoltre, è opportuno evitare l’utilizzo concomitante con altri farmaci o integratori che contengono retinoidi e con gli antibiotici che appartengono alla classe delle tetracicline.
Salvo che il medico non abbia prescritto diversamente, la dose consigliata per Rovigon è di una compressa al giorno per un massimo di 4 settimane. È comunque possibile ripetere il ciclo di terapia durante l’anno, secondo l’opinione del proprio medico.
È altresì importante regolare la posologia sulla base dei livelli sierici di vitamina A e di vitamina E.
Nel caso di sovradosaggio di Rovigon è senza dubbio importante avvertire il proprio medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Il rischio principale è infatti quello di ipervitaminossi A acuta, una forma di intossicazione la cui incisività dipende dall’età, dallo stato nutrizionale, dal tipo di preparato assunto e dalle modalità di somministrazione.
In linea di massima il rischio di ipervitaminosi A acuta può aumentare nelle ipotesi di patologie renali o epatiche, basso peso corporeo, malnutrizione proteica, iperlipoproteinemia, consumo di alcool o carenza di vitamina C.
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