Data la sua natura pressoché asintomatica e puramente estetica, la rosacea viene spesso sottovalutata: molti dei pazienti colpiti non sono consapevoli che si tratta di un vero e proprio disturbo e pensano che il rossore sia dovuto ad un semplice difetto dell’epidermide.
Questa forma di dermatosi ha tuttavia un carattere progressivo e se trascurata può arrivare a rovinare il viso in modo molto evidente: per tale ragione è importante riconoscerla e curarla sin dalle sue fasi precoci.
Come abbiamo detto, la rosacea è una dermatosi progressiva che interessa le zone centrali del volto: si manifesta con arrossamenti che in alcuni soggetti possono avere anche carattere episodico e quindi scomparire e ricomparire dopo brevi periodi. In certi casi la rosacea si manifesta anche con la presenza di pustole e teleangectasie, ossia capillari evidenti a livello superficiale di colore rosso scuro.
Gli inestetismi provocati da questa patologia della pelle interessano perlopiù la fronte e le guance, ma in moltissimi casi sono evidenti anche sul naso.
Riconoscere la rosacea non è difficile: anche se nelle sue fasi iniziali la patologia può essere confusa con semplice acne, il rossore che la contraddistingue ed il suo progressivo peggioramento sono segnali piuttosto evidenti che fanno scattare il campanello d’allarme.
Nonostante la rosacea si presenti in molti casi asintomatica e puramente estetica, va detto che spesso tale patologia è associata anche a sensazioni di bruciore anche intense e questo è un fattore ulteriore che permette di riconoscerla.
Soggetti maggiormente colpiti
La rosacea è un disturbo molto più diffuso di quanto si possa immaginare: la si può distinguere facilmente dal semplice acne perché generalmente colpisce soggetti di età compresa tra i 30 ed i 50 anni e si presenta con più facilità nelle persone con l’incarnato chiaro. Secondo gli ultimi studi di carattere statistico, questa patologia si presenta più comunemente nelle donne piuttosto che negli individui di sesso maschile.
Le cause della rosacea rimangono tuttora sconosciute: non esistono fattori precisi che determinino l’insorgenza di questa patologia e gli studi condotti a tal proposito evidenziano un’origine multifattoriale della patologia. Siamo quindi in grado di determinare alcuni fattori determinanti ma non il loro grado di incidenza poiché si trovano associati in diverse misure a seconda dei casi.
Tra le cause riconosciute della rosacea troviamo disturbi vascolari, fattori ereditari, reazioni infiammatorie dovute da demodecio follicolare (un acaro della pelle), fattori di tipo immunologico ed ambientale, infezioni da Helicobacter Pylori e fattori psicologici legati a stress e ansia.
![donna con macchie rosse sul viso - Foto di Polina Tankilevitch/pexels.com](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/05/pexels-polina-tankilevitch-5588065-1.jpg)
Diagnosi
La rosacea viene riconosciuta dal dermatologo mediante diagnosi clinica, ossia con l’osservazione diretta e priva di strumenti specifici. Lo specialista è in grado di individuare la presenza di questa patologia osservando il paziente e la presenza sul suo volto dei sintomi più comuni ossia rossore diffuso, pustole o papule e teleangectasie.
Nei casi più gravi di rosacea sono presenti altri fattori quali ispessimento della pelle soprattutto nella zona nasale, gonfiore localizzato (edema) e placche cutanee. Oltre a tale osservazione, la diagnosi viene effettuata anche sulla base di quanto riferito dal paziente in termini di disturbi fastidiosi quali sensazione di bruciore, secchezza della pelle e fastidi a livello oculare.
Terapie e cura
Le terapie attualmente in uso per curare la rosacea sono a base di antibiotici da assumere per via orale come la tetraciclina e il metronidazolo oppure pomate a base di acido azelaico, sempre con funzione antibiotica.
Per risolvere il problema del rossore localizzato e persistente vengono spesso prescritti farmaci che inibiscono la dilatazione dei vasi sanguigni come la clonidina e il carvedilolo, mentre in caso di presenza di teleangectasia è possibile eseguire trattamenti a luce pulsata oppure con il laser vascolare.
In alternativa alle terapie farmacologiche, la rosacea può essere in alcuni casi curata anche con metodi naturali: generalmente questi permettono di ottenere benefici nei pazienti in cui la patologia è molto lieve o ancora nelle sue prime fasi, ma è importante prestare attenzione perché sebbene si tratti di rimedi del tutto naturali in alcuni casi possono avere l’effetto contrario e provocare un peggioramento dell’infiammazione.
Tra le terapie naturali più diffuse per curare la rosacea e limitarne gli effetti troviamo l’applicazione di impacchi a base di aceto diluito con acqua, che aiutano a disinfettare la pelle e contrastare eventuali batteri. È sempre consigliabile tuttavia rivolgersi ad un professionista prima di sperimentare terapie fai da te che potrebbero peggiorare la situazione.
![ragazzo con macchie sul viso - Foto di Towfiqu barbhuiya/pexels.com](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/05/pexels-towfiqu-barbhuiya-8589763-1.jpg)
Accortezze e buone abitudini per ridurre il disturbo
Al di là delle terapie farmacologiche o naturali che possono essere intraprese per la cura della rosacea, i soggetti che presentano questo disturbo dovrebbero mettere in atto alcune buone abitudini al fine di ridurre i sintomi il più possibile.
Nello specifico, per agevolare la guarigione è importante evitare l’esposizione prolungata al sole della pelle, limitare l’utilizzo di cosmetici e prodotti contenenti alcool e mentolo e lavare il viso con acqua tiepida, evitando temperature troppo elevate o troppo basse.
Come nella maggior parte delle patologie, un ruolo fondamentale è svolto anche dall’alimentazione: coloro che soffrono di rosacea dovrebbero ridurre al minimo l’assunzione di bevande troppo calde o alcoliche ed evitare di mangiare cibi piccanti e molto speziati.
La rosacea oculare
In circa il 50% dei soggetti affetti da rosacea si può manifestare anche la rosacea oculare, ossia una patologia infiammatoria che colpisce l’occhio e che non può essere curata in modo definitivo e per tale ragione deve essere trattata sin dalle sue primissime manifestazioni, in modo da tenerla sotto controllo ed evitarne un peggioramento.
Tra i sintomi più evidenti e comuni di rosacea oculare troviamo la sensazione di bruciore e prurito agli occhi, vista offuscata, fotofobia, secchezza e arrossamenti oculari, la costante sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, gonfiore e presenza di capillari nella sclera.
Non è detto che la rosacea oculare si presenti dopo la rosacea: la sua manifestazione può avvenire anche prima della comparsa del rossore sulle guance, sulla fronte e sul naso quindi in presenza dei sintomi sopra descritti conviene sempre rivolgersi ad un medico.