La rinite è una patologia nasale generica caratterizzata da irritazione o infiammazione delle mucose. Esistono tre tipologie di rinite: allergica, non allergia e infettiva. Tutte e tre le forme possono trasformarsi in rinite cronica, un disturbo che si protrae per settimane o mesi. Analizziamo le tipologie, comprendiamo i sintomi, le cause ma soprattutto i rimedi naturali e non che possono contrastare questo disturbo.
Prima di addentrarci tra le varie tipologie di rinite, facciamo un piccolo focus sulla mucosa nasale. È un epitelio particolare che riverse le cavità nasali e le mantiene umide tramite la produzione di muco. Svolge diversi ruoli tra cui:
La rinite infettiva è provocata da cause di origine virale, ovvero da virus e batteri. I virus più comuni causa di questo disturbo sono quelli dell’influenza, i parainfluenzali umani, il virus del morbillo, i Rhinovirus, i Coronavirus, gli Adenovirus e gli Enterovirus. I batteri che invece meritano menzione nella lista delle cause sono Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis.
I sintomi della tipologia infettiva sono febbre, tosse, alitosi, stanchezza e malessere generale. Se trascurata la rinite infettiva può raggiungere i bronchi o i polmoni e aggravare la situazione causando polmonite, una delle possibili complicanze.
Le cause di questa tipologia di rinite ancora non sono precise. Secondo alcuni studiosi, il processo infiammatorio che si crea sarebbe determinato dalla dilatazione eccessiva dei vasi sanguigni presenti nella mucosa nasale, generando un forte afflusso di sangue e fluidi nelle cavità nasali. Questo processo di vasodilatazione sarebbe causato da:
Secondo alcune statistiche, negli Stati Uniti la rinite non allergica colpisce circa 17 milioni di persone, in particolare i soggetti ventenni. I sintomi della rinite non allergica consistono in irritazione attorno e nel naso, senso dell’olfatto ridotto, formazione di croste nelle cavità nasali, alitosi e russamento. Quando è molto grave, provoca disturbi del sonno, sonnolenza diurna, irritabilità, problemi di concentrazione, formazione di polpi nasali, sinusite, e infezioni dell’orecchio medio.
A differenza delle due tipologie di cui abbiamo parlato fino ad ora, la rinite allergica è causata dall’infiammazione delle mucose che esposte ad una sostanza detta allergene, provocano una reazione del sistema immunitario che reagisce in modo inopportuno. Il sistema immunitario infatti a volte risponde in modo errato a molecole innocue, contrassegnandole come dannose e producendo anticorpi specifici per quella sostanza. Gli anticorpi a loro volta si legano a cellule chiamate mastociti, rilasciando istamina. Questa sostanza causa i classici sintomi della rinite allergica. I sintomi più comuni sono:
Gli allergeni che scatenano l’infiammazione per la maggior parte dei casi sono presenti nell’aria. I principali sono i pollini di graminacee, parietaria, betulla, olivo, quercia, gli acari, le muffe e le sostanze come il lattice e i cereali.
La rinite allergica è definita intermettente se dura meno di quattro giorni a settimana o meno di quattro settimane, persistente da più di 4 giorni a più di 4 settimane, lieve se invece il soggetto riesce a condurre una vita normale senza sintomi particolarmente fastidiosi, o cornica quando la persona non riesce a condurre una vita normale.
Tutte le tipologie sopra citate, si possono trasformare in rinite cronica quando non curate o mal curate. Tra i principali sintomi che si manifestano quando la patologia avanza e diventa cronica abbiamo prurito al naso, umidità nasale, starnuti e congestione, accompagnati nel caso di tipologia allergica da occhi rossi, mal di testa, perdita di sonno e concentrazione, lacrimazione, tosse, stanchezza e mancanza di energia.
Per risolvere il disturbo è fondamentale risalire alle cause e curarle. Quindi come prima cosa si cerca di capire dinanzi a quale forma di rinite ci si trova, e poi procede. Se è di natura allergica, bisogna eliminare gli allergeni e bloccare la reazione del sistema immunitario; di origine infettiva seguire una terapia antibiotica; tipologia non allergica, liminare al minimo i fattori scatenanti.
Le cure naturali e i rimedi fai da te spesso sono la miglior soluzione poiché non generano assuefazione e non provocano effetti collaterali come i farmaci.
Il lavaggio nasale o l’irrigazione è molto utile per diminuire il muco presente nel naso. Questa procedura consiste nell’utilizzare una soluzione salina per ripulire il naso. Per effettuare questo passaggio esistono due metodi:
Questi dispositivi possono essere automatici, come quello della Sinh2ox oppure manuali come il Neti lota della Yogishop.
Bere molta acqua aiuta il corpo ad eliminare germi e batteri, detergendo il corpo. L’acqua inoltre mantiene il muco meno denso così che sia più facile da espellere. Il muco si riduce consumando meno prodotti caseari e aumentando le dosi di frutta e verdura giornaliere.
Oltre a questi consigli e all’utilizzo di apparecchi per irrigare il naso ed effettuare lavaggi nasali, ci sono una serie di erbe efficaci per trattare questo disturbo.
L’argento colloidale è un ottimo antibiotico contro virus e batteri. A differenza degli antibiotici comuni venduti in farmacia, il corpo non sviluppa tolleranza verso l’argento colloidale.
Il Reishi è un’antica erba cinese che aiuta a rinforzare il sistema immunitario. È ricco di acidi ganoderici che inibiscono il rilascio d’istamina provocato dagli allergeni. Si può assumere tutti i giorni senza subirne gli effetti collaterali.
Anche l’estratto d’uva è un naturale antistaminico per combattere la rinite allergica. L’assunzione dell’estratto di semi di questa pianta aiuta a combattere i sintomi tipici dell’allergia.
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