La riflessologia si basa sul principio che ogni punto della pianta del piede e della mano è collegata ad ogni altra zona del corpo. Si parla infatti di zone riflesse che, se opportunamente stimolate, possono portare nel giro di poco un grande sollievo alla parte colpita.
Le basi della riflessologia plantare
La riflessologia plantare, come ho anticipato poco fa, si basa sulla credenza che ogni punto della pianta del piede è collegata ad altre parti del corpo, compresi organi e ghiandole. Attraverso il massaggio e la giusta stimolazione dei vari punti, si avranno delle ripercussioni positive su tutto l’organismo, raggiungendo l’equilibrio da corpo, mente e spirito.
Attraverso la stimolazione dei vari punti plantari è possibile ottenere diversi risultati. La riflessologia sollecita il campo nervoso. Se consideriamo che ogni parte del nostro corpo è dotata di terminazioni nervose, è normale che toccando la zona in questione andremo a stimolarle in qualche modo. Secondo i riflessologi, la relazione che c’è tra le terminazioni dei nervi della zona dolorante e il punto della pianta del piede ad esso collegato è il principio base per cui la stessa riflessologia plantare funziona.
La stimolazione di queste terminazioni invia dei segnali al cervello per portare benessere alla parte dolorante. La riflessologia plantare però si basa anche sulla credenza che i punti riflessi interagiscono con l’apparato endocrino. Praticando la digitopressione quindi, si andranno a liberare ormoni come l’endorfina. Ecco spiegata l’azione terapeutica della pratica.
Ricordiamoci comunque che la riflessologia plantare è pur sempre un massaggio manuale e come tale influenza la circolazione linfatica e sanguigna, permettendo anche una più veloce espulsione delle scorie.
Il massaggio plantare lavora anche a livello energetico. Rimuove i blocchi energetici permettendo così al prana di fluire liberamente. Ovviamente si tratta di teorie non accreditate dalla scienza ma, vengono ritenute valide da alcune persone.
Come si pratica la riflessologia plantare
Chi vuole sottoporsi a una o più sedute di riflessologia plantare dovrà rivolgersi a un riflessologo professionista.
Nonostante non si tratti di una pratica medica, per ottenere dei benefici è importante rivolgersi a chi conosce bene la mappatura riflessologa del piede e sa come e quando effettuare le giuste pressioni.
Niente vieta però di praticare un buon automassaggio. Anche senza conoscere i punti riflessi, massaggiare la zona plantare darà un immediato sollievo a tutto il corpo. L’importante è seguire sempre il senso della circolazione e, se desiderate fare delle leggere pressioni ricordate che:
- Dovete utilizzare il pollice.
- La pressione non deve mai superare la vostra soglia di sopportazione.
- Ogni punto plantare non deve essere trattato per più di 5-10 secondi consecutivi.
La riflessologia plantare cura dalle malattie?
Non è un caso se ho aperto questo articolo affermando che la riflessologia plantare è una medicina complementare. Se avessi utilizzato il termine “alternativa” avrei potuto lasciar intendere che ha il “potere” di sostituire la medicina convenzionale e le cure mediche.
No. La riflessologia plantare non può sostituire una cura medica, però può affiancarla come supporto extra. Ecco quindi che si parla di medicina complementare. Diffidate dei ciarlatani che suggeriscono di abbandonare le vostre cure attuali per seguire esclusivamente questo tipo di trattamenti. Un riflessologo serio ha come primo interesse il benessere della persona che si affida alle sue mani. Sconsigliare di prendere medicinali e di seguire le prescrizioni mediche andrebbe contro il principio che prima di tutto c’è la salute del paziente.
Un riflessologo serio vi suggerirà sempre di continuare le cure che state seguendo. Non farà diagnosi e non vi darà pareri medici. Si limiterà a fare il suo lavoro, portando benessere e sensazioni positive.
A detta di chi pratica la riflessologia plantare, questa tecnica riesce comunque a risolvere alcuni lievi e passeggeri disturbi, come ad esempio l’emicrania e lo stress. I problemi digestivi. I dolori mestruali e il mal di schiena.
Il parere di chi non credere alla riflessologia plantare.
La riflessologia plantare è una di quelle terapie complementari non accettate dalla massa. Se in oriente viene praticata da oltre 5.000 anni, in Italia è solo da pochi decenni che sono stati approvati i suoi benefici. Tuttavia, come accade sempre su qualsiasi argomento preso in esame (specialmente quando riguardano la salute), non esiste un opinione uguale per tutti. Molte persone sono concordi nel dire che la riflessologia plantare non ha un reale beneficio sulla salute.
Non vi sono infatti prove scientifiche che il massaggio plantare possa in qualche modo aiutare il corpo a trovare il proprio equilibrio. Quando si manifestano effettivi casi di “guarigione”, tendono ad attribuire la cosa alla fortuna e la casualità.
Coloro che disapprovano la riflessologia plantare come trattamento complementare e capace di risolvere alcuni piccoli problemi di salute, ammettono comunque che il massaggio del piede ha una sua utilità quando si tratta di rimuovere le tensioni e lo stress.