Le forme del pilates sono varie ed articolate. Quando parliamo di reformer pilates, intendiamo quegli esercizi svolti con l’ausilio di un attrezzo dotato di molle e cavi, ottimo per il potenziamento della massa muscolare, oltre ad una diversa e diffusa elasticità fisica.
Il pilates è una disciplina sportiva che, attraverso l’esercizio con attrezzi, tende a sviluppare la forza e la flessibilità muscolare ed il cui scopo finale è l’equilibrio tra corpo e mente. Nei vari esercizi di allungamento muscolare, restano fondamentali come punti cardini, la respirazione, la concentrazione e l’ equilibrio.
Le origini del Pilates, come insieme di esercizi specifici, vanno ricercate in Germania a Dusseldorf, nel 1880. Il suo “inventore” , un tedesco di origini greche, Joseph Hubertus Pilates
J.H.Pilates sin da piccolo soffriva di diversi disturbi fisici tra cui asma e febbre reumatica. La caparbietà spesa nella lotta contro la malattia, lo portarono ad approfondire studi di medicina, pur senza diventare mai medico, tecniche di rilassamento orientali e a praticare diversi sport. Tutte attività che, nonostante la malattia, lo portava ad avere un fisico atletico ed armonico.
Continuò ad approfondire anche gli studi di anatomia e, quando allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, fu internato insieme ad altri suoi connazionali greci, nel carcere organizzò il propri allenamento e quello dei compagni, buttando le basi per un ulteriore sviluppo dei principi sul Body Building.
Quando in seguito fu trasferito sull’isola di Man, si trovò a contatto con numerosi soldati menomati dalla guerra, costretti all’immobilità e bisognosi di terapie riabilitative. Fu per loro che iniziò a studiare nuovi esercizi ma soprattutto a costruire macchinari ed attrezzature che potessero aiutare queste persone, sia nella mobilità che nella terapia riabilitativa.
Nel periodo a cavallo tra le due guerre, dopo il carcere Pilates divenne istruttore di Polizia ma, quando gli proposero di passare ad addestrare le reclute naziste, rifiutò e si trasferì in America.
In America iniziò a codificare la sua tecnica concentrandosi sugli esercizi a corpo libero eseguiti su un materassino: il mat work.
Ben presto però, ritornò a lavorare con le molle, cosa che aveva utilizzato in prigionia per aiutare altri detenuti allettati per le ferite o le menomazioni. Dall’evoluzione di quei primi rudimentali attrezzi costruiti in carcere, nacque in America l’Universal Reformer, attrezzo che ancora oggi rimane centrale nella pratica del sistema Pilates.
Joseph Pilates morì nel 1967. L’attività venne continuata dalla moglie Clara, conosciuta in nave durante il primo viaggio in America e proseguito poi da un’allieva Romana Kryzanowska.
Joseph Pilates: “La realizzazione ed il mantenimento
di un corpo sviluppato uniformemente con un’ armonia
mentale in grado di svolgere quotidianamente i molti e vari
compiti con naturalezza, facilità e con piacere”.
“… Poco movimento ben programmato ed
eseguito con precisione in una sequenza bilanciata
ha lo stesso valore di ore di contorsioni forzate e fatte
in modo approssimativo”
REFORMER PILATES: l’attrezzo e le applicazioni
Mentre il Pilates Mat rimane l’esercizio libero svolto sul materassino, il reformer pilates utilizza un attrezzo, chiamato appunto reformer. A guardarlo, almeno nelle sue versioni originali, il reformer richiama alla mente alcuni strumenti di tortura medievali. Dotato di cinghie e puleggie, consente l’allenamento si parti del corpo senza alcuno stress per le articolazioni e consente l’esercizio mirato in caso di piccoli traumi o l’esercizio riabilitativo.
Gli esercizi di Reformer Pilates hanno molteplici applicazioni. Vengono utilizzati dagli atleti per potenziare la muscolatura, servono come terapia per la correzione degli squilibri muscolo-scheletrici, correzioni di postura e mal di schiena, problemi di osteoporosi.
Inoltre, l’esercizio fisico regolare con il metodo Reformer Pilates, si è dimostrato utile anche per coloro che soffrono di diabete, in quanto può contribuire a controllare il livello di zucchero nel sangue.
Come tutte le discipline che non siano puramente giocose, anche per il corretto utilizzo del Reformer Pilates è da escludere il faidate. Una guida esperta oltre ad ottimizzare i risultati, sicuramente evita danni collaterali.
Letture consigliate
Se siete alla ricerca di un buon manuale sul Pilates che vi spieghi gli esercizi, le informazioni sui muscoli coinvolti, che vi indichi gli errori più frequenti e le possibili varianti, potete acquistare L’enciclopedia degli esercizi di Pilates di Vicky Timon.
Per combattere i dolori muscolari derivanti da un allenamento inteso consultate l’Enciclopedia dello Stretching di Oscar M. Esquerdo. Tramite questo libro potrete allungare gruppi muscolari precisi e prendere coscienza dei movimenti che fate. Per ogni esercizio c’è la spiegazione scritta e illustrata di come svolgerlo, quali gruppi muscolari allungate e quali sono gli errori più comuni che si fanno.
Nel caso in cui vogliate praticare il pilates a casa oppure siete curiosi di conoscere questo sport dalle origini, acquistate il libro “Ritorno alla vita. Metodo Pilates: gli esercizi e gli scritti originali” di Joseph H. Pilates.