Farmaci

Reaptan, perindopril e amlodipina contro ipertensione e coronaropatia

Reaptan contiene Una compressa contiene 3,395 mg di perindopril equivalente a 5 mg di perindopril arginina e 6,935 mg di amlodipina besilato equivalente a 5 mg di amlodipina. Sono inoltre inclusi come eccipienti il lattosio monoidrato, e altri elementi consultabili sul foglietto informativo.

Posologia

Reaptan deve essere utilizzato per via orale, assumendo una compressa al giorno come dose singola, preferibilmente al mattino e comunque prima di un pasto. La dose di Reaptan può comunque essere oggetto di modifica, al fine di effettuare un aggiustamento individuale su condivisione del proprio medico di fiducia.

Di contor, Reaptan non deve essere somministrato nei bambini e negli adolescenti, considerato che in questa popolazione non è stata ancora accertata l’efficacia e la tollerabilità dei principi attivi.

Reaptan in gravidanza

La terapia con Reaptan non deve essere iniziata durante la gravidanza o se si sta progettando una gravidanza. Ne deriva che le pazienti che stanno pianificando di rimanere incinta dovrebbero ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, che abbiano uno specifico e comprovato profilo di sicurezza per l’utilizzo – appunto – in gravidanza. Fa eccezione il caso in cui sia considerato essenziale l’inizio o la prosecuzione di una terapia a base di Reaptan, con convenienza che dovrà essere stabilita dal proprio medico ddi riferimento.

Nell’ipotesi in cui dovesse essere diagnosticata una gravidanza, per gli stessi ragionamenti sopra formulati il trattamento con Reaptan dovrà essere immediatamente interrotto e, se appropriato, dovrà essere inizita una terapia alternativa.

Controindicazioni

Occorre evitare di assumere Reaptan qualora:

  • Si sia allergici (ipersensibili) al perindopril o a qualsiasi altro inibitore di ACE, o anche all’amlodipina o a qualsiasi altro antagonista del calcio, oppure a qualunque eccipiente di Reaptan;
  • Si sia in stato di gravidanza da oltre tre mesi. (È meglio non assumere REAPTAN anche nella fase iniziale della gestazione);
  • Si sia in presenza di sintomi come l’affanno, gonfiori sul viso o sulla lingua, pruriti intensi o eruzioni cutanee gravi associabili a una precedente cura con gli inibitori di ACE o si sia mai accusato (anche familiari) questi sintomi in qualsiasi altra situazione (patologia denominata angioedema);
  • Si soffra di diabete o le funzioni renali siano compromesse e si sia in cura con un farmaco che abbassi la pressione arteriosa, che contenga aliskiren;
  • Si soffra di un restringimento alla valvola aortica cardiaca (stenosi aortica) o se ci si trovi in stato di shock cardiogeno (situazione per la quale il muscolo cardiaco non è capace di apportare all’organismo una quantità sufficiente di sangue);
  • Si sia affetti da ipotensione grave;
  • Si soffra, in seguito ad un attacco di cuore, di insufficienza cardiaca.

Effetti indesiderati

Nel trattamento con Reaptan non possono essere esclusi degli effetti indesiderati, così come avviene per qualsiasi medicinale. Si tratta comunque di conseguenze non comuni, rari o molto rari. Vengono invece classificati come comuni gli effetti indesiderati, specialmente all’inizio del trattamento, come la sonnolenza, i capogiri, la cefalea.

Come intuibile, nel caso in cui avvertiate degli effetti indesiderati, il suggerimento è quello di sospendere il trattamento avvisando il proprio medico sul da farsi.

Che cosa è il perindopril

Prima di procedere oltre, concentriamoci rapidamente su quali siano le caratteristiche dei principi attivi contenuti da Reaptan, cominciando da perindopril.

Il perindopril è un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina I in angiotensina II. Dopo la sua somministrazione orale, l’assorbimento è generalmente rapido, con concentrazione massima che viene raggiunta entro 1 ora.

Conservazione

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Reaptan ha una validità di 3 anni. Nel periodo in cui deve essere conservato in ambito domestico, è opportuno cercare di tenere il contenitore ben chiuso al fine di proteggerlo al riparo dall’umidità.

Ricordiamo in tal senso che Reaptan è disponibile in numerosi formati. Si può infatti acquistare in una scatola di 5, 7, 10, 14, 20, 28, 30 o 50 compresse in un contenitore di polipropilene provvisto di riduttore del flusso e il tappo in polietilene a bassa densità contenente un gel bianco essiccante. È altresì disponibile in scatola da 2 contenitori di 28, 30 o 50 compresse, scatola da 3 contenitori di 30 compresse, scatola da 4 contenitori di 30 compresse. Scatola da 10 contenitori di 50 compresse.

Si può guidare l’auto con Reaptan

Attualmente non sono disponibili studi sugli effetti di Reaptan sulla capacità di guidare veicoli e sull’utilizzo di macchinari. Parte dei principi attivi del farmaco potrebbero comunque alterare lievemente o moderatamente la capacità di condurre veicoli o di utilizzare macchinari. Proprio per tale motivo nel caso in cui i pazienti che assumo Reaptan dovessero soffrire di capogiri, di cefalea, di affaticamento o di nausea, la capacità di reazione può essere conseguentemente compromessa.

Proprio per tale ragione, soprattutto all’inizio del trattamento, è opportuno cercare di riporre la massima cautela nell’osservare eventuali effetti indesiderati conseguenti all’assunzione del medicinale.

Cosa succede in caso di sovradosaggio con Reaptan

I dati finora disponibili sul sovradosaggio di amlodipina indicano che a seguito di tale situazione si potrebbero manifestare condizioni di significativa vasodilatazione periferica e una possibile tachicardia riflessa. È inoltre stata riportata marcata e prolungata ipotensione sistemia fino a includere casi di shock.

Per quanto attiene il trattamento da sovradosaggio, un’ipotensione ritenuta clinicamente significativa a dovuta a un’eccessiva assunzione di amlodipina richiede un supporto attivo cardiovascolare, che comprenda anche il monitoraggio frequente della funzione cardiaca e respiratoria, l’elevazione degli arti inferiori e un’attenzione al volume dei fluidi circolanti e della diuresi.

Per pote ripristinare correttamente il tono vascolare e la pressione arteriosa, potrà essere di supporto un vasocostrittore se non vi sono controindicazioni per il suo impiego. La somministrazione per via endovenosa di calcio gluconato può rivelarsi utile per poter neutralizzare gli effetti del blocco dei canali del calcio. In alcuni casi si può altresì valutare di ricorrere alla lavanda gastrica.

Più limitati sono invece i dati relativi al sovradosaggio con il perindopril, i cui sintomi potrebbero però includere ipotensione, alterazione degli elettroliti, insufficienza renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, capogiri, ansia, tosse.

Interazioni

Occorrerà informare il proprio medico curante o il proprio farmacista di fiducia qualora si stiano assumendo altri medicinali, ivi compresi quelli per i quali non è indispensabile la prescrizione medica.

Inoltre, Reaptan non dovrà essere assunto in associazione con:

  • Litio (utilizzato per la cura di manie o depressioni),
  • Estramustina (utilizzata nella cura contro il cancro),
  • Diuretici per il risparmio del potassio (triamterene e spironolattone), integratori del potassio o sostituti del sale che contengano potassio.

La cura con Reaptan potrebbe essere influenzata da contemporanei trattamenti con altri farmaci. Il medico, di conseguenza, potrebbe ritenere indispensabile modificare i dosaggi e/o anche l’assunzione di qualche altra precauzione. Quindi è senz’altro utile informare il proprio medico curante se si stia in contemporanea terapia con uno dei seguenti medicinali, poiché potrebbero rendersi indispensabili attenzioni particolari:

  1. AIIRA;
  2. Aliskiren;
  3. Diuretici;
  4. FANS (antiinfiammatori NON steroidei);
  5. Farmaci per la cura del diabete (ad esempio, l’insulina);
  6. Farmaci per la cura di disturbi mentali (ansie, depressioni, schizofrenie, ecc.), quali gli antidepressivi triciclici e quelli del tipo della imipramina, i neurolettici e gli antipsicotici;
  7. Medicinali ad azione immunosoppressoria;
  8. Allopurinolo;
  9. Procainamide;
  10. Qualsiasi vasodilatatore;
  11. L’eparina;
  12. L’efedrina;
  13. Dantrolene e Baclofene;
  14. Certi antibiotici quali la claritromicina, l’eritromicina e la rifampicina;
  15. Farmaci antiepilettici;
  16. Ketoconazolo e Itraconazolo;
  17. Alfa – bloccanti;
  18. Amifostina;
  19. Costicosteroidi;
  20. Sali d’oro
  21. Nelfinavir, Indinavir e Ritonavir.
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