Sintomi influenzali - Foto di Andrea Piacquadio/ Pexels.com
Uno dei sintomi influenzali più comuni durante la stagione invernale è il raffreddore. In questo caso per curarlo abbiamo a disposizione diversi tipi di medicinali, che sono appunto utili ad alleviare i sintomi cercando di farci guarire più in fretta. Ci sono però alcuni dubbi su alcuni che sembrano essere non del tutto sicuri. Stiamo parlando di quei medicinali che contengono pseudoefedrina, il suo uso potrebbe essere legato alla comparsa di patologie dei vai sanguigni del cervello.
Per fare chiarezza sulla questione l’European Medicines Agency (EMA) e più precisamente il PRAC (il comitato per la sicurezza dell’EMA) ha deciso di fare un’indagine su alcuni farmaci che contengono pseudoefedrina. A questo sarebbe da imputare la comparsa di:
Tutto questo è stato necessario in seguito ad una richiesta di un’agenzia francese che ha segnalato all’EMA dei medicinali sempre a base di pseudoefedrina, assunti da un piccolo numero di pazienti, che hanno sviluppato le patologie indicate sopra. Entrambe le sindromi possono comportare un ridotto afflusso di sangue al cervello e, in alcuni casi, possono esserci davvero delle conseguenze molto gravi. Solitamente la pseudoefedrina si assume per via orale, da sola o insieme ad altri principi attivi e serve per trattare la congestione nasale che deriva principalmente da raffreddore, allergie o influenza.
Abbiamo scoperto che non tutti i farmaci sono buoni per alleviare sintomi come raffreddore o influenza, anzi al contrario ci sono alcuni che potrebbero presentare rischi per la salute. Tra i farmaci con possibili gravi effetti collaterali abbiamo:
Il PRAC ci tiene a ricordare però, che, in realtà il rischio di possibili effetti collaterali di alcuni farmaci è già noto da tempo. Queste sono state le parole: “I medicinali contenenti pseudoefedrina presentano un rischio noto di eventi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari (effetti indesiderati che coinvolgono ischemia nel cuore e nel cervello), inclusi ictus e infarto. Restrizioni e avvertenze sono già incluse nelle informazioni sul prodotto dei medicinali per ridurre questi rischi.”
L’agenzia italiana del farmaco Aifa ha invece un pensiero completamente diverso sul farmaco infatti, sostiene che non vi sia nessuna problematica urgente di sicurezza per tutti quei farmaci a base di pseudoefedrina. Il commento dell’agenzia riguardo al rapporto tra benefici e rischi dell’uso di questi farmaci: “Resta positivo e non si ravvedono problematiche di sicurezza urgenti che implichino azioni restrittive immediate sull’uso di questi medicinali.”
Ovviamente adesso è importante riesaminare in maniera più precisa e sulla base dei più recenti dati epidemiologici, clinici e di farmacovigilanza disponibili, il profilo di tutti i medicinali. Questo per capirne principalmente la sicurezza. Anche l’Aifa si impegnerà a far parte di questa indagine.
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