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Psoriasi: sintomi, tipologie e trattamento con pomate naturali

La psoriasi è una malattia cronica e infiammatoria della pelle. Non è contagiosa e si stima che colpisca dallo 0,6% al 5% della popolazione mondiale.

Info generali sulla psoriasi

Secondo recenti statistiche, la psoriasi in Italia colpisca circa due milioni d’individui. Compare solitamente tra i 20 e i 30 anni oppure nella fascia d’età che va dai 50 ai 60 anni. Ciò non toglie che possa colpire a qualsiasi età. Se compare nei bambini al di sotto dei 15 anni, allora è possibile che si parli di una forma più grave. La fase acuta della malattia si ha in inverno, mentre tende a sparire del tutto o a migliorare durante i mesi estivi.

Si presenta con chiazze e placche rosse, ricoperte a loro volta da squame bianche. Si concentra principalmente nel cuoio capelluto, sulle ginocchia, gomiti, mani piedi e nella regione sacrale. La severità con cui colpisce varia da soggetto a soggetto, può andare da piccole irritazioni della pelle, ad aeree estese tanto da creare nell’individuo affetto problemi nella gestione delle attività quotidiane.

Tipologie di psoriasi

I diversi modi in cui può comprare la psoriasi, fanno si che non si parli di un’unica patologia. La psoriasi può essere distinta in ben cinque varianti:

  • Psoriasi a placche: conosciuta anche come psoriasi volgare, è la forma più comune che si manifesta. Compare per la prima volta in età adulta e colpisce solitamente cuoio capelluto, gomiti, ginocchia e parte bassa della schiena. Si presenta con chiazze rosse definite, coperte da squame bianche, secche e spesse. Il sintomo tipico è il prurito, che causa l’asportazione delle squame lasciando delle emorragie puntiformi che stanno ad indicare la rottura dei capillari sottostanti. Questa tipologia è cronica recidivante, ovvero compare, regredisce e poi si ripresenta;
  • Psoriasi guttata: è la forma di psoriasi che si presenta maggiormente durante l’infanzia e l’adolescenza. È caratterizzata da macchioline rosse a forma di goccia. Le lesioni possono comparire ed andare via nell’arco di due settimane. Spesso è preceduta da faringotonsillite e streptococcica;
  • Psoriasi inversa: conosciuta anche come psoriasi delle piaghe, è una delle forme più fastidiose. Si presenta nelle piaghe cutanee come inguine, sotto al seno, nella zona genitale e nella piega interglutea. Colpisce i soggetti obesi, gli anziani e i diabetici;
  • Psoriasi eritrodemica: in tal caso quasi tutta la pelle risulta infiammata (l’80%). L’irritazione della cute e la sua esportazione causano prurito, dolore e gonfiore. Solitamente compare in seguito al trattamento con terapie cortisoniche o immunosoppressive interrotte bruscamente, oppure a causa d’infezioni o farmaci. È una delle forme più invalidanti per i soggetti, tanto da richiedere il ricovero ospedaliero;
  • Psoriasi postulosa: è un’altra delle forme più gravi. Si caratterizza da pustole giallo brune ripiene di pus. Si associa alla comparsa delle pustole febbre, malessere, sensazione di bruciore e parestesie. È provocata dalle stesse cause della psoriasi eritrodemica.

Altre tipologie di psoriasi sono la palmo-plantare che coinvolge i palmi di mani e piedi, unguele che colpisce solo le unghie e oculare.

Cause della psoriasi

Le cause della psoriasi sono multifattoriali, ciò vuol dire che non è possibile ricondurre il problema ad una sola ragione. Tutt’oggi ancora non si conosce la causa certa, ma si sa con certezza che gioca un ruolo fondamentale la genetica e lo stress.

La psoriasi si manifesta quando le cellule della pelle non seguono il normale ciclo di rinnovamento. Solitamente la cute impiega 3-4 settimane per sostituire lo strato vecchio di pelle eliminandolo. Nei pazienti affetti dalla malattia questo ciclo avviene al massimo in sette giorni. Le squame bianche sono dovute alla pelle nuova ancora immatura che raggiunge lo strato esterno dell’epidermide, ricoprendo così la parte di pelle irritata. 

Il sistema immunitario nei soggetti malati, quindi, si comporta in modo anomalo, attaccando le cellule della pelle sana, stimolando così la produzione di cellule nuove in maniera incontrollata.

La predisposizione genetica è uno dei fattori da considerare, questo perché il 30% dei soggetti psoriasici ha in famiglia altri componenti affetti dalla stessa malattia. Inoltre si è visto che la componente genetica è la responsabile nella maggior fare dei casi di psoriasi precoce, quella che colpisce prima dei 15 anni di vita.

Poiché la psoriasi è una malattia cronica, non contagiosa e recidivante, ovvero migliora per poi peggiorare di nuovo, ci sono dei fattori scatenanti che possono provocare il peggioramento quali:

  • Stress
  • Traumi della pelle
  • Consumo eccessivo di alcolici
  • Infezioni
  • Cambiamenti climatici
  • Cambiamenti ormonali
  • Secchezza della pelle
  • Sovrappeso
  • Fumo
  • Malattie che attaccano il sistema immunitario
  • Uso di farmaci

Complicanze della psoriasi e diagnosi

La psoriasi non è una semplice malattia infiammatoria della pelle. Anche se non incide sul tasso di mortalità dei pazienti, influenza negativamente la vita del soggetto affetto. Spesso associate a questa malattia vi sono patologie infiammatorie e/o autoimmuni come diabete, ipertensione, ansia, depressione, celiachia, malattie infiammatorie intestinali, ipertensione, fegato grasso, colesterolo alto, morbo di Crohn, ipermocisteinemia.

La patologia solitamente viene diagnosticata dopo un’attenta analisi della pelle, spesso difficoltosa poiché la psoriasi somiglia ad altre patologie legate alla cute. Per determinate la tipologia dalla quale si è affetti ed escludere altre malattie della pelle come dermatite seborroica, lichen planus, lichen simplex e pitiriasi rosea, si procede ed effettuare una biopsia del tessuto, che verrà poi esaminato da un patologo al microscopio.

Come trattare la psoriasi?

Il trattamento della psoriasi dipende dalla gravità del problema, dall’area delle zone colpite, dalla tipologia e della risposta che il corpo ha alla terapia. Essendo una patologia cronica, non esiste una cura definitiva, ma solo diversi metodi per attenuare i sintomi e migliorare le condizioni di vita del soggetto affetto. Le cure terapeutiche sono sostanzialmente tre, e si applicano nel seguente ordine, spesso abbinandole tra loro:

  • Farmaci ad uso topico;
  • Fototerapia;
  • Terapia sistematica.

L’uso di farmaci ad uso topico è il primo rimedio che si utilizza. Questi hanno lo scopo di idratare la pelle e creare un film protettivo, così da limitare l’irritazione e la desquamazione. Si usano per casi di psoriasi medio- moderata, e talvolta è necessario procedere con la terapia per circa sei settimane prima di vedere risultati. A questo scopo non si utilizzano solo farmaci, ma anche lozioni a base naturale come Psorgen o l’olio di cocco.

La fototerapia vede l’esposizione del soggetto psoriasico a luce naturale o artificiale, termite specifici dispositivi, solitamente lettini solari, in ambiente ospedaliero o ambulatoriale sotto controllo medico.

La terapia sistematica invece si usa nei casi più gravi e vede l’assunzione tramite farmaci o iniezione di metotrexato, sostanza che rallenta la produzione di cellule nuove e riduce l’infiammazione, o di ciclosporina, un farmaco immunosoppressore che riduce la risposta del sistema immunitario.

Psorgen: pomata naturale per la psoriasi

Psorgen è una pomata a base naturale con scopo antinfiammatorio, emolliente e nutriente nei confronti della pelle. Ha proprietà disintossicanti e purificanti, lenisce e rigenera la pelle, la rilassa e diminuisce l’azione dello stress. È composta da soli ingredienti naturali quali:

  • Olio di pesce: azione immunomodulatoria;
  • Curcuma longa: proprietà antinfiammatorie;
  • Helichrysum italicum: azione antinfiammatoria e antidepressiva;
  • Viola tricolor: rallenta la produzione di sebo;
  • Olio di carota: azione antisettica, analgesica, rilassante e rigenerante;
  • Olio di origano: rilassa e calma i nervi.

Il gel va applicato due volte al giorno sulle zone di pelle affette da psoriasi. 

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