Il manubrio si caratterizza per essere la regione posta più in alto, il corpo è la regione che si trova in una posizione intermedia, mentre il processo xifoideo rappresenta la regione collocata più in basso ed è anche quella dalle dimensioni più contenute.
All’interno del processo xifoideo troviamo una depressione di dimensioni estremamente ridotte che, insieme ad una parte del tutto simile che si trova sul corpo dello sterno, consente al settimo paio di cartilagini costali di inserirsi. Presenta una struttura che può variare notevolmente.
La sua forma in alcuni casi è larga e sottile, ma in altri è incurvata, bifida, appuntita o con una netta deviazione verso un lato. Il processo xifoideo si caratterizza per avere una forma cartilaginea nelle persone più giovani, mentre in quelle adulta progressivamente si ossifica, in modo particolare nella parte superiore.
Anatomia
Il processo xifoideo, quindi, si caratterizza per essere l’ultima parte dello sterno e anche quella più piccola. Nella maggior parte dei casi, si trova sulla medesima altezza della decima vertebra del torace. Si caratterizza per essere formato da cartilagine nei primi 40 anni di età della persona e poi, come detto, assume una composizione più ossea. Strutturalmente, presenta due piccole curiosità. Ai lati presenta una semifaccetta che, insieme a quella che ha il corpo, offre la possibilità di inserimento per la cartilagine costale della settima costa. Dietro, invece, permette l’inserimento al legamento sternopericardico inferiore che, in compagnia del superiore, ha il compito di conservare in una posizione perfetta il pericardio.
Dolore
Nella maggior parte dei casi il processo xifoideo non provoca assolutamente dolore. In realtà, però, con alcune deformità della gabbia toracica, possono insorgere dei problemi. Ad esempio, nel caso del torace escavato, la deformità a va colpire la parete anteriore del torace. In questo caso la deformazione presenta una simmetria quasi totale, anche se spesso un lato è più marcato rispetto all’altro. Nella gran parte dei casi la depressione dello sterno comincia proprio a partire dalla giunzione che si trova tra corpo e manubrio dello sterno. Il punto inferiore della deformità coincide con il processo xifoideo. Spesso è asintomatico. In alcune situazioni, però, è in grado di causare alterazioni posturali degne di nota, come ad esempio uno spostamento in avanti del collo, ma anche una cifosi delle vertebre del torace. In casi meno frequenti sono associati anche disturbi cardiaci, come soffio funzionale o aritmie cardiache che hanno chiaramente natura benigna.
Xifoide perché può far male
Nel caso in cui una persona senta dolore allo sterno dopo averlo premuto, potrebbero essere numerose le patologie che provocano tale sintomo. In modo particolare, le malattie da cui potrebbe derivare vanno a colpire chiaramente gli organi che si trovano proprio vicino alla componente distale dello sterno, come il cuore, lo stomaco e la cistifellea. Nel caso in cui la xifoide sia correlata ad una malattia che ha colpito uno di questi tre elementi, allora i sintomi dolorosi potranno comparire non solamente dopo la pressione, ma anche dopo aver fatto attività fisico e in seguito ai vari pasti. Non dobbiamo dimenticare come il processo xifoideo spesso può essere legato ad una sindrome scorrevole cartilagine-costale. Nella maggior parte dei casi deriva da lesione molto gravi o da ferite. Inizialmente queste ultime due situazioni possono portare a fortissimi dolori, mentre con il passare del tempo il paziente avvertirà dolore unicamente dopo la pressione della parte distale dello sterno. Anche delle malattie che vanno a colpire l’apparato gastrointestinale possono causare tale problema. Ad esempio, nel caso di ulcera gastrica oppure di un’infiammazione che ha colpito lo stomaco e che ricopre il tessuto adiposo fino ad arrivare a toccare la regione dello sterno. In questi casi, però, il dolore allo sterno viene spesso accompagnato anche da altri sintomi, come ad esempio il bruciore di stomaco, nonché vomito, nausea e mancanza di appetito.
Dolore terapia
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Prima di prescrivere qualsiasi tipo di cura al paziente che soffre di tale problema, la cosa più importante da fare è quella di individuare la causa che porta a sintomi dolorosi con una semplice pressione del processo xifoideo o anche in assenza di essa. Nella maggior parte dei casi, il medico decide di prescrivere al paziente una serie di esami approfonditi per avere un quadro generale della situazione più completo. Quindi, un esame a raggi x dello sterno, ma anche un elettrocardiogramma e una fibrogastroscopia vengono sempre consigliate. Una volta compresa meglio la causa del dolore, si può anche iniziare un trattamento, che spesso ha natura farmacologica.
Fonti e bibliografie
- Sistema Nervoso – Neurologia – Neurochirurgia – Neuroradiologia. P. Barone, A. Brunetti, P. Cappabianca, A. Filla, M. Gangemi, E. Maiuri, L. Santoro; Ed. Idelson-Gnocchi; 2012
- Anatomia Umana Normale. Stefania Montagnani, Antonio Tazzi; Ed. Idelson-Gnocchi; 2007