La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla collocata alla base del collo. Fa parte di una complessa rete di ghiandole (sistema endocrino), responsabile del coordinamento di molte delle attività del corpo. La ghiandola tiroidea produce ormoni che regolano il metabolismo. Se non funziona bene, le conseguenze si ripercuotono su tutto il corpo.
Ipertiroidismo
La ghiandola tiroidea è troppo attiva e produce troppo il suo ormone. Colpisce circa l’un per cento delle donne ed è meno comune negli uomini.
La causa più comune dell’ipertiroidismo è il morbo di Graves che colpisce circa il 70 per cento delle persone con una tiroide iperattiva.
Il trattamento consiste nel distruggere la ghiandola tiroidea o bloccare la produzione di ormoni. Ecco come:
- attraverso farmaci come il metimazolo che va a impedire alla tiroide di produrre ormoni.
- attraverso un dosaggio di iodio radioattivo che danneggia la ghiandola tiroidea. Si prende per via orale.
- attraverso un intervento chirurgico che va a rimuovere la ghiandola tiroidea.
In caso di trattamento iodico radioattivo e di operazione chirurgica, si andrà a distruggere la ghiandola tiroidea. Ciò significa che si svilupperà il secondo dei problemi alla tiroide più comuni, l’ipotiroidismo. Di conseguenza, sarà necessario assumere quotidianamente l’ormone tiroideo.
Ipotiroidismo
È la condizione opposta dell’ipertiroidismo. La ghiandola tiroidea è inattiva e non riesce a produrre abbastanza ormoni.
È spesso causato dal morbo di Hashimoto, dall’intervento per rimuovere la ghiandola tiroidea o da un trattamento radioterapico. Colpisce per di più gli anziani e la maggior parte dei casi è di lieve entità.
Il trattamento principale per l’ipotiroidismo è un’assunzione a vita di pillole dell’ormone tiroideo. È fondamentale non commettere errori e ascoltare il proprio medico per il dosaggio corretto. Una dose troppo elevata può causare sintomi di ipertiroidismo.
Morbo di Hashimoto
È una malattia conosciuta anche con il nome di tiroidite linfocitaria cronica. È uno dei più comuni problemi alla tiroide e può verificarsi a qualsiasi età. È comunque più comune nelle donne di mezza età.
La malattia di Hashimoto si verifica quando il sistema immunitario attacca per errore la ghiandola tiroidea e la distrugge lentamente.
A oggi non esiste una cura nota per il morbo di Hashimoto. Per questo motivo viene utilizzato il farmaco che sostituisce l’ormone per aumentare i livelli ormonali della tiroide. La pillola può anche alleviare i sintomi della condizione. In rari casi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere, parzialmente o totalmente, la ghiandola tiroidea.
Il morbo viene in genere diagnosticato in una fase precoce e può rimanere stabile per anni in quanto la malattia progredisce in modo lento.
Morbo di Graves
Prende il nome dal medico che la scopri oltre centinaia di anni fa. È una delle cause più comuni di ipertiroidismo. Parliamo di una malattia autoimmune che si verifica quando il sistema immunitario attacca per errore la ghiandola. Ciò può causare una sovraproduzione dell’ormone responsabile della regolazione del metabolismo.
Si tratta di una condizione ereditaria e può svilupparsi a qualsiasi età sia negli uomini che nelle donne, ma è molto più comune nelle donne di età compresa tra i 20 e i 30 anni. I fattori di rischio che aumentano la possibilità di sviluppare il morbo di Graves sono fumo, gravidanza e stress.
Anche in questo caso non c’è alcuna cura che impedisca al sistema immunitario di attaccare la ghiandola. Ma i sintomi della malattia possono essere controllati in diversi modi, spesso con una combinazione di trattamenti che sono:
- farmaci beta-bloccanti per tenere sotto controllo la frequenza cardiaca, l’ansia e la sudorazione
- farmaci per impedire alla tiroide di produrre quantità eccessive di ormone
- trattamento di iodio radioattivo
- intervento chirurgico per rimuovere la ghiandola tiroidea in caso di non tolleranza ai farmaci prescritti.
Se non viene trattato, il morbo di Graves può portare problemi cardiaci e ossa fragili.
Noduli tiroidei
Si formano sopra o nella ghiandola tiroidea. Circa il 50 per cento della popolazione mondiale li ha ma sono troppo piccoli per essere percepiti. Il 5 per cento, invece, li ha di medie-grandi dimensioni e si tratta di persone che vivono all’interno di un ambiente con poco iodio. È proprio la carenza di iodio, oltre al morbo di Hashimoto, la causa principale dei noduli alla tiroide i quali possono anche riempirsi di liquidi.
La maggior parte di questi noduli sono di natura benigna ma alcuni possono essere cancerosi. E come per altri problemi alla tiroide, anche questi sono più comuni nelle donne rispetto agli uomini e il rischio per entrambi i sessi aumenta con l’età.
I noduli benigni non sono pericolosi e in genere non hanno bisogno di essere trattati. Se il nodulo non cambia nel tempo, non è necessario rimuoverlo. Se la dimensione cresce, viene consigliata una biopsia e un trattamento di iodio radioattivo.
I noduli cancerosi sono abbastanza rari e colpiscono meno del 5 per cento della popolazione. Il trattamento varia a seconda del tipo di tumore. La prima scelta si basa sulla rimozione della tiroide seguito poi da sessioni di radioterapia. Se il cancro sviluppa delle metastasi, sarà necessaria la chemioterapia.
Prevenire i problemi alla tiroide
L’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo non sono il più delle volte prevenibili. Nei paesi in via di sviluppo, il primo è spesso causato dalla carenza di iodio. Tuttavia, grazie all’aggiunta di iodio al sale da tavola, questa mancanza è rara nel resto del mondo. Il secondo caso è spesso causato dal morbo di Graves, imprevedibile anch’esso.
In rari casi la tiroide può diventare iper-produttiva se si mangiano troppi alimenti che contengono iodio come il sale, il pesce e le alghe.
Infine, nonostante non sia possibile prevenire i problemi alla tiroide, si possono invece impedire le complicazioni che ne derivano, attraverso una diagnosi precoce e un trattamento efficace che varia a seconda del tipo di condizione.