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Se, sfortunatamente, doveste essere afflitti da alcuni particolari processi infiammatori a carico dell’intestino retto e/o dell’ano, il Pentacol, nelle sue varie forme farmaceutiche, potrebbe essere ciò che fa per voi. Fermo restando che prima di assumere un qualsiasi medicinale è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia, ecco un piccolo excursus su questo farmaco antiinfiammatorio per la parte distale del vostro apparato digerente.
Pentacol è il nome commerciale di un farmaco, prodotto da Sofar S.p.A., medicinale vendibile solo dietro presentazione di prescrizione medica, contenente il principio attivo mesalazina, appartenente al gruppo farmaceutico degli antiinfiammatori e che si trova nelle forme farmaceutiche di compresse gastroresistenti a rilascio modificato, gel rettale, granulato per sospensione rettale, schiuma rettale e supposte.
Pentacol si può utilizzare tanto con la malattia in fase attiva quanto per prevenire eventuali recidive. Se la gravità della fase attiva è severa, allora si consiglia di associare l’assunzione di Pentacol con un trattamento a base di farmaci cortisonici.
Mediamente per gli adulti si consigliano due compresse (parliamo di quella da 400 mg.) per tre volte al giorno, anche sostituibili con una sola da 800 mg. Se il processo infiammatorio dovesse trovarsi nella sua fase acuta queste dosi si possono aumentare fino ad un numero di dieci compresse (da 400 mg.) o, in alternativa, cinque compresse (da 800 mg.) al giorno; ma sempre ed esclusivamente dopo averne parlato con il proprio medico curante ed averne ottenuto l’assenso. Le compresse vanno ingerite intere, non vanno masticate e non vanno frazionate, occorre aiutarsi con un sorso d’acqua e bisogna assumerle lontano dai pasti principali. Se si assume Pentacol per la prima volta allora sarebbe preferibile non iniziare direttamente con la posologia definitiva, ma arrivarvi gradatamente in quale giorno, incrementando, appunta, in modo graduale il dosaggio.
Il Pentacol non va utilizzato da bambini che non abbiano ancora raggiunto il sesto anno di età. La durata massima del trattamento per i processi infiammatori in fase attiva non deve superare le quattro, massimo sei settimane. I trattamenti a lungo termine, invece, per prevenire eventuali recidive, devono prevedere dosaggi che verranno stabiliti da un medico, il quale dovrà valutare le condizioni cliniche del soggetto e gli stadi evolutivi della malattia.
La forma farmaceutica si presenta sotto forma di tubetti di gel da una dose ciascuno contenenti 5 gr. di prodotto, e 500 mg. del principio attivo mesalazina e permette di applicare il medicinale direttamente sulle mucose interessate dai processi flogistici da trattare, e particolarmente se le aree coinvolte sono la zona perianale, gli sfinteri, ed il canale anale che non si possono raggiungere in modo diretto con le altre forme farmaceutiche del principio attivo mesalazina (clisteri e supposte).
Con la malattia in fase attiva si può somministrare all’adulto un grammo e mezzo di mesalazina, dose contenuta in tre tubetti del gel per applicazioni rettali, a meno che il parere medico non sia diverso. Il medicinale lo si deve applicare facendo attenzione che l’alvo sia libero dalle feci. In caso di somministrazione a bambini che non abbiano ancora compito il secondo anno d’età occorrerà ridurre il dosaggio, sempre sotto diretto controllo medico.
Con la malattia in fase attiva il trattamento può durare dalle 4 alle 6 settimane. In fase di remissione, nella quale è richiesta una terapia di mantenimento a lungo termine per la prevenzione delle recidive, sarà il medico a determinare le frequenze ed i dosaggi di Pentacol gel rettale.
Per gli adulti la posologia consigliata è di un clistere da un grammo e mezzo di mesalazina (una bustina di prodotto) per due volte al giorno, la mattina e la sera, oppure un clistere con quantità doppia di mesalazina (quindi due bustine di prodotto) solo una volta al giorno, la sera prima di andare a letto.
Per preparare il clistere si dovrà inserire la dose di mesalazina riportata nella prescrizione all’interno del flacone graduato contenuto nella confezione ed aggiungere acqua, fredda o tiepida, fino a raggiunfere i 100 ml. A questo punto si avviterà al flacone la cannula rettale e poi si agiterà il contenuto per una sessantina di secondi, fino a che la consistenza del contenuto non sia perfettamente omogenea. Adesso si può somministrare il clistere, avendo cura di avere l’intestino vuoto. Affinché il risultato sia il migliore possibile è consigliabile che il paziente resti coricato per una mezz’oretta ruotando sui due fianchi alternativamente il proprio corpo affinché il prodotto si stenda sulla maggior superficie possibile della mucosa intestinale. Occorrerà anche sforzarsi di trattenere il contenuto del clistere quanto più a lungo si può.
Pe il paziente che mostri difficoltà al trattenimento del clistere da 100 ml. si potrà optare per un inizio di trattamento a volumi inferiori, ad esempio la metà. Anche in questo caso ridurre le dosi sotto consiglio medico per i bambini d’età inferiore ai due anni. Per quanto attiene alla durata ed alla cura di mantenimento, valgono le stesse indicazioni che per il gel rettale.
Per gli adulti la posologia media è di 2 grammi due volte al giorno di mesalazina, oppure di 4 grammi in una sola volta la sera. Per erogare la dose intera si prema a fondo il coperchietto del contenitore da una sola dose e lo si rilasci immediatamente dopo (operazione da effettuare due volte consecutivamente: se la si effettua una volta sola si otterrà una emi dose da 65 ml.). Per tutte le altre indicazioni si leggano quelle riportate per il gel rettale.
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