In questo periodo di isolamento forzato causa pandemia, anche alle mamme e ai papà che hanno neonati e bambini molto piccoli è stato chiesto di cambiare il proprio stile di vita e di restare a casa insieme ai più piccoli. È un tempo che viene regalato, del quale si può approfittare per godere della presenza dei nostri cari e scoprirli in una quotidianità inusuale.
Come affrontare ansie e paure in pandemia
Può accadere anche che questo periodo di pandemia riveli la nostra vulnerabilità e tante paure e ansie che sono tipiche di una neo mamma o neo papà emergano in modo esagerato e incontrollato. Potrebbe capitare di sentirsi tristi, stressati o confusi o potrebbe capitare di avere paura di non riuscire a proteggere i propri piccoli. Ecco allora qualche suggerimento per le mamme e i papà con un neonato:
- mettiamo il bambino sulla pancia e ascoltiamo una bella musica rilassante e mentre coccoliamo il nostro bimbo cerchiamo di respirare lentamente: ci rilasseremo entrambi
- cerchiamo di fare lunghe docce rilassanti ed esercizi di respirazione, soprattutto la sera prima di andare a dormire
- prendiamoci cinque minuti, chiudiamo gli occhi e concediamoci una vacanza mentale dove vogliamo
- se possibile trascorriamo qualche momento all’aria aperta con il bimbo
- prolunghiamo il momento del cambio pannolino con un piacevole massaggio al nostro bambino
- non abbiamo paura di non trovare attività stimolanti per i nostri figli: la relazione con noi è ciò che li appaga di più
- cerchiamo di prenderci piccoli spazi per noi quando il bambino dorme: leggiamo un buon libro, occupiamoci di noi, cerchiamo di dormire a nostra volta o anche solo di riposare
- abbiamo cura del nostro aspetto: vestiamoci bene, dedichiamo del tempo al trucco
- ascoltiamo buona musica
- balliamo con in braccio il nostro bimbo
- cerchiamo di seguire una corretta alimentazione, con cibi naturali e freschi
- non trascuriamo le nostre esigenze: nostro figlio è importante, ma prima ci siamo noi. Se non stiamo bene, il piccolo potrebbe soffrirne e noi sentirci peggio
- utilizziamo registrazioni con i suoni della natura, da ascoltare mentre facciamo addormentare il bambino
- non sentiamoci colpevoli dei sentimenti di inadeguatezza che potremmo provare, i pensieri negativi si possono cambiare e non ci impediranno di essere una brava madre o un bravo papà
- lasciamo al nostro partner momenti esclusivi col bimbo
- se abbiamo delle preoccupazioni cerchiamo di limitarle a un solo momento nell’arco della giornata: quindici minuti quando il bimbo dorme. Può aiutare prenderne nota per iscritto.
- ricordiamoci che questa situazione d’emergenza è passeggera
- manteniamo un pensiero basato sulla realtà
- non prendiamo qualsiasi sintomo fisico come un segnale di una malattia più grave
- osserviamo i nostri bimbi per scoprire quali progressi stanno facendo.
- cerchiamo di dare una struttura regolare alla giornata
- se il bimbo gattona o ha iniziato a camminare favoriamo queste attività estremamente gratificanti per lui
- se possibile, passiamo del tempo insieme all’aria aperta
- alterniamo attività movimentate (come lotta con i cuscini, ginnastica per terra, ballare insieme) ad attività più rilassanti (un disegno, le costruzioni, la lettura di fiabe), a momenti in cui non offriamo alcuna stimolazione ma incoraggiamo la sua autonomia
- facciamo insieme biscotti e torte o un lavoretto: lasciamo che ci aiuti in semplici attività
- osserviamo il nostro piccolo, cercando di capire quale attività predilige
- pargliamogli tanto, insegnandogli nuove parole
- coinvolgiamo il nostro partner in attività col bimbo
- facciamo chiamate e videochiamate con parenti e amici.
Se ci sentiamo comunque tristi e scoraggiati e pensiamo di avere bisogno di aiuto, non esitiamo a chiederlo, rivolgendoci al medico curante e al pediatra.