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Pafinur è un medicinale antistaminico che si può trovare in commercio sia nella forma in compresse da 10 mg sia nella versione in soluzione orale da 1 mg/ml. All’interno di Pafinur troviamo il principio attivo rupatadina, mentre gli altri eccipienti sono cellulosa microcristallina, ossido di ferro rosso, ossido di ferro giallo, amido di mais e che è stato gelatinizzato in precedenza, magnesio stearato, lattosio monoidrato. Le compresse di questo medicinale hanno una colorazione salmone chiaro e si possono acquistare in confezioni da 3, 7, 10, 15, 20, 30, 50 e 100 compresse anche se c’è la possibilità di non trovare tutte queste versioni in commercio.
Il principio attivo di questo farmaco è la rupatadina e permette di svolgere un’azione benefica per dare sollievo contro i sintomi che vengono provocati da parte della rinite allergica, come ad esempio continui starnuti, rinorrea, prurito che può colpire sia il naso che gli occhi. Pafinur viene spesso impiegato anche per la cura dei sintomi che insorgono per colpa dell’orticaria cronica idiopatica (che si caratterizza per essere un’eruzione cutanea di natura allergica), come ad esempio prurito e formazione di pomfi, che non sono altro che dei piccoli rigonfiamenti arrosasti che insorgono sulla cute.
L’utilizzo di questo antistaminico viene sconsigliato nel caso in cui il paziente soffra di allergia o ipersensibilità nei confronti del principio attiva rupatadina oppure a uno degli altri eccipienti presenti al suo interno.
Quando il paziente presenta ai reni, come l’insufficienza renale oppure quella epatica, deve sempre chiedere consiglio al proprio medico prima di iniziare ogni tipo di trattamento. Per il momento, diversi studi e ricerche hanno portato alla conclusione che l’assunzione di Pafinur in compresse non è adatta a quei soggetti che hanno una funzionalità epatica o renale inferiore rispetto alla normalità.
Nel caso in cui il paziente abbia una concentrazione bassa di potassio all’interno del sangue, con associato un ritmo non normale del battito cardiaco, allora con l’impiego di Pafinur potrebbero insorgere delle problematiche come la cardiopatia. Questo medicinale non deve essere impiegato nei bambini che hanno meno di 12 anni, così come nei soggetti che hanno più di 65 anni deve essere usato con prudenza e sempre dietro prescrizione da parte del medico.
Secondo la posologia suggerita, di solito Pafinur non dovrebbe andare a condizionare la capacità di mettersi alla guida o di mantenere la concentrazione per usare diversi macchinari, a patto che si adoperi sempre un minimo di cautela. Si tratta di un medicinale che presenta al suo interno anche una concentrazione di lattosio e, per tale ragione, se il paziente è intollerante è bene chiedere consiglio al medico prima dell’assunzione.
Questo medicinale deve essere conservato sempre in luogo non alla portata dei bambini e non esposto alla luce, mentre le compresse non devono essere utilizzate dopo la data di scadenza che viene riportata sulla confezione.
Ci sono dei farmaci che possono andare a condizionare gli effetti di Pafinur. Durante un trattamento a base di questo antistaminico non devono essere impiegati dei farmaci che presentano al loro interno ketoconazolo oppure eritromicina. Nel caso in cui il paziente stia seguendo una cura a base di farmaci depressori del sistema nervoso centrale oppure farmaci con statine, allora è meglio chiedere sempre un suggerimento del medico prima di iniziare ad assumere questo antistaminico.
Esistono delle interazioni anche tra Pafinur e alcuni alimenti. Ad esempio, questo farmaco non deve essere assunto con del succo di pompelmo, dal momento che quest’ultimo è in grado di causare un incremento della concentrazione del suo principio attivo all’interno del corpo. Quando il trattamento di Pafinur segue la dose consigliata, ovvero 10 mg al giorno, non c’è il rischio che possa comportare un incremento della sonnolenza.
Questo farmaco non dovrebbe essere usato da donne in gravidanza o che stanno attraversando la fase di allattamento, tranne quando vi è un’indicazione precisa da parte del medico.
L’assunzione di questo medicinale deve avvenire sempre in base alle prescrizioni dettate dal medico, oppure seguendo i consigli del farmacista. In ogni caso, Pafinur deve essere assunto da persone adulte oppure da bambini che hanno almeno 2 anni. La dose consigliata è quella pari ad una compressa al giorno, che si può assumere sia a stomaco pieno che vuoto insieme sempre a dell’acqua.
Esattamente come ogni altro medicinale, anche Pafinur è in grado di provocare degli effetti collaterali. Tra quelli che possono insorgere con la maggiore frequenza troviamo sicuramente debolezza, stanchezza sonnolenza, vertigini, secchezza alla bocca e mal di testa. T
ra gli effetti collaterali che possono insorgere con minore frequenza troviamo un incremento di appetito, secchezza del naso e della gola, tosse, vomito, dolore nella parte addominale, nausea, sangue dal naso, difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione, nervosismo, dolori muscoli, mal di schiena, eruzioni cutanee, sete, febbre, incremento di peso, dolore alle articolazioni e costipazione.
Nel caso in cui si dovesse saltare una dose del prodotto, è possibile recuperare non appena il paziente se ne accorge. Se tuttavia siamo prossimi al momento della dose successiva, è meglio saltare la dose dimenticata e riprendere il programma di dosaggio consueto. Non usare dunque una dose extra per compensare una dose dimenticata.
Se inoltre regolarmente si saltano le dosi, potrebbe essere utile prendere in considerazione la possibilità di impostare un allarme sul proprio smartphone.
E’ evidentemente necessario non usare più della dose prescritta. L’assunzione di più farmaci non solo non migliora i sintomi, ma può causare avvelenamento o gravi effetti collaterali. Per questo motivo, se si sospetta di aver assunto una dose eccessiva di Pafinur, è bene recarsi al pronto soccorso dell’ospedale più vicino portando con sé una scatola del medicinale, per aiutare i medici con le informazioni necessarie.
Pafinur non richiede particolari modalità di conservazione. Dunque, sarà sufficiente conservare il medicinale a temperatura ambiente, lontano dal calore e dalla luce diretta.
Si rammenta altresì la necessità di tenere il farmaco lontano da bambini e da animali domestici, e smaltire le confezioni e le dosi rimanenti negli appositi contenitori che possono essere trovati nelle farmacie e nelle parafarmacie.
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