Il livello dei neutrofili può essere monitorato attraverso gli esami del sangue. Bisogna tener presente che i valori sono riportati su un referto medico e dipendono dai limiti imposti dal laboratorio. Ma cosa vuol dire quali sono i neutrofili alti? Scopriamo le cause e i principali sintomi.
I risultati per verificare se i neutrofili sono alti o meno vengono identificati attraverso un esame del sangue. Mediante gli esami del sangue e leggendo i risultati del referto medico è possibile capire se questi sono alti o bassi. I neutrofili alti, indicazione che cambia di solito in base al laboratorio, si presentano intorno alle 8 mila unità e cellule per millimetro cubo. Mentre se i risultati parlano di 4 mila unità per millimetro cubo di liquido allora sono nella media quindi non sono alti.
Quando i valori sono oltre o pari alle 8 mila cellule, questa condizione prende il nome di neutrofilia. La neutrofilia parte da un minimo di 8 mila cellule per mm cubo e può raggiungere anche le 30 mila cellule per millimetro cubo, all’interno dei vasi che raggiungono arti superiori e inferiori. La ragione dei neutrofili alti di solito rappresenta uno stato infettivo di tipo acuto provocato da un fungo oppure da un batterio. In questo caso, il midollo osseo produce con quantità maggiori di quelle che dovrebbe delle cellule, in quanto il corpo rileva un’infezione acuta.
Quali sono le principali cause?
Quali sono le cause principali della neutrofilia? Un valore alto di neutrofili all’interno del sangue è segno di un’infezione diffusa, di un tumore benigno o maligno oppure di un’emorragia interna.
Quando i neutrofili sono alti, l’emocromo indica una cifra di leucociti superiore a quella normale. Il motivo del loro aumento, o della loro diminuzione è data da una risposta del corpo alla presenza o meno di un’infiammazione.
Dato che le cause possono essere diverse tra loro, è necessario far leggere i risultati delle analisi del sangue al proprio medico curante. Solo lui con la giusta anamnesi e con la lettura corretta dell’emocromo nel suo complesso permette di comprendere quali sono le cause di quest’innalzamento dei neutrofili.
Ma quali sono le principali cause dei neutrofili alti? Tra questi troviamo:
- Ascesso: un accumulo di pus all’interno di una zona circoscritta all’interno di una cavità, può causare una infiammazione che porta ad un aumento dei neutrofili.
- Empiemi: un accumulo di pus in una zona preformata come la cavità del torace oppure l’utero.
- Flemmoni: una dispersione del pus provocata dall’infiammazione subacuta o acuta del tessuto connettivo e sotto cutaneo.
- Tumori: alcuni tumori maligni o benigni possono portare a un’infiammazione e di conseguenza alla neutrofilia
- Coronopatia
- Artrite reumatoide
- Morbo di Crohn e Colite ulecerosa
Ci sono anche delle cause non infettive, in questo caso allora il dottore può fare diverse ipotesi. In particolar modo è possibile che si tratti di una necrosi su un tessuto, di un’ustione, un principio d’infarto. Oppure può essere una conseguenza di un trauma, di un intervento di chirurgia, di un forte impatto di stress e può determinare l’aumento dei neutrofili all’interno dell’apparato circolatorio.
Quali sono i principali sintomi della neutrofilia
In realtà non ci sono sintomi specifici dell’aumento dei neutrofili. Le manifestazioni fisiche possono cambiare in base al problema, all’infiammazione, alla patologia, oppure al problema di salute che si ha in quel momento. In linea generale, un controllo può essere fatto quando si ha la percezione d’un malessere diffuso, magari con febbre, mal di testa, o un altro possibile stato d’infiammazione in corso. In ogni caso, anche se asintomatici se i neutrofili sono alti è necessario rivolgersi al proprio medico.