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Il nervo sciatico è il nervo più lungo del corpo umano, ha inizio nella zona lombare della schiena e raggiunge gli arti inferiori, piede compreso.
Il nervo sciatico ha origine dall’unione di cinque radici nervose: due nervi spinali lombari quali L4-L5 e tre nervi spinali sacrali quali S1-S2 ed S3. Si uniscono a livello del muscolo periforme del gluteo dando origine al plesso lombosacrale. Da qui il nervo procede lungo tutta la coscia nel lato posteriore fino a raggiungere il ginocchio, dove si dirama in due parti:
Il nervo sciatico ha due funzioni, sensitiva e motoria. Quando s’infiamma o viene compresso, il soggetto avverte un forte dolore, sintomo di una patologia molto conosciuta con il nome di sciatalgia o sciatica.
Chi soffre di sciatica spesso tende a minimizzare la patologia. Quando il nervo sciatico però è compresso da un’ernia o da una protrusione, si manifesta nel paziente una sintomatologia talvolta anche invalidante. I sintomi più comuni sono:
La prima causa d’irritazione e compressione del nervo sciatico è una problematica a livello discale come ernie o protrusioni che premono sulla radice nervosa scatenando la sintomatologia. La sciatalgia in medicina può essere distinta a secondo della sintomatologia in tre categorie:
Ci sono anche altre cause, tra cui patologie molto gravi, che possono essere il fattore scatenate dell’infiammazione del nervo sciatico. Una di queste è la sclerosi multipla, cui però si associano anche altri sintomi. È possibile diagnosticarla solo con esami molto approfonditi. Nelle possibili cause c’è da annoverare anche la presenza di un tumore che con la sua massa va a comprimere il nervo.
Anche la gravidanza può essere un fattore scatenante. Infatti, le donne incinte subiscono una pressione maggiore per via della compressione dell’utero sulla zona lombare, con ripercussioni sul nervo. Il feto sposta il baricentro del corpo, facendo assumere alla donna una postura scorretta, un’altra causata della sciatica.
In fine si annovera tra le cause infezione da stafilococco provocando spondilodiscite, una condizione caratterizzata dall’infezione del disco intravertebrale con formazione di un ascesso infettivo che provoca dolore e immobilità.
Per una corretta diagnosi è fondamentale che il paziente segua sotto controllo medico un iter diagnostico adeguato composto da una serie di esami per immagini e test specifici come quello di Lasegue, per identificare la radice del problema.
In seguito all’individuazione della causa, come prima cosa si affronta la fase acuta. L’obiettivo è di alleviare i sintomi. A questo scopo si utilizzano farmaci antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti. In alcuni casi il medico può anche consigliare un ciclo cortisonico.
Quando il dolore diminuisce ed è possibile riprendere le normali attività quotidiane, è fondamentale seguire un percorso di fisioterapia. Le manipolazioni vertebrali sono importanti non solo per guarire ma anche per evitare ricadute e migliorare lo stato della colonna.
Oltre alla fisioterapia nel campo del fai da te ci sono una serie di esercizi che aiutano ad alleviare la sintomatologia da infiammazione o compressione del nervo sciatico. Questi esercizi servono a migliorare la postura e il sostegno della schiena, così da render più robusti i muscoli. I tre esercizi chiave sono:
Se invece seguite lo yoga e siete pratici delle sue posizioni, ce ne sono alcune molto utili come la posizione del bastone, del ponte, della locusta, del piccione e la posizione coricata con estensione delle gambe.
Oltre alla fisioterapia e agli esercizi si può ricorrer all’utilizzo di rimedi naturali casalinghi. L’arnica e l’artiglio del diavolo sono ottimi per lenire dolore e infiammazione. Si applica l’olio essenziale direttamente sui punti dolenti massaggiando delicatamente la zona. L’artiglio del diavolo può essere assunto anche per via orale. Anche lo zenzero è una pianta antinfiammatoria e antidolorifica. Se ne utilizzano le sue proprietà attraverso l’olio essenziale che bisogna diluire con qualche goccia di olio di mandorla per massaggiare i punti dolenti. In fine c’è il peperoncino, un antidolorifico naturale. Il principio attivo utilizzato è la famosa capsaicina, una sostanza analgesica che inibisce il rilascio dei neurotrasmettitori degli stimoli dolorosi.
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