Tra le malattie della pelle esiste una specifica patologia chiamata “mollusco contagioso”, e in grado di interessare non solamente la cute, quanto anche le mucose: pur trattandosi di una malattia molto fastidiosa e altrettanto contagiosa (tanto che i pazienti sono generalmente indotti ad assumere alcune precauzioni per non rischiare di infettare altre persone), è una patologia totalmente benigna, che non sfocia in gravi conseguenze per la salute della persona che ha la sfortuna di essere colpita da tale infezione virale.
Cause del mollusco contagioso
Come nostra abitudine, partiamo dalle cause attraverso una panoramica delle principali determinanti. Il mollusco contagioso è infatti determinato dalla presenza di virus della famiglia Poxviridae, particolarmente contagiosi. Tali virus possono infatti essere trasmessi in numerosi modi, anche se le vie di trasmissione più comuni rimangono essere quelle della trasmissione sessuale, o semplicemente con contatto diretto con la pelle e con le mucose del soggetto infetto.
Come riconoscere il mollusco contagioso
Oltre ad essere facilmente contagiabile in altri soggetti (come abbiamo appena ricordato, è sufficiente un contatto diretto), il mollusco contagioso è altresì facilmente riconoscibile. In particolare, la pelle della persona che risulterà colpita da tale infezione virale risulterà essere ricoperta di piccole papule di colore arrossato, il cui numero potrà essere oscillante tra poche unità e diverse decine. Altrettanto varia può essere la loro dimensione, che raramente supera il centimetro, e più comunemente si attesta intorno ai 3-7 mm (alcune papule possono però arrivare ai 15 mm).
Oltre al pregiudizio di natura visiva, con l’estetica della cute che sarà rovinate dalla presenza di tali papule, è bene ricordare come nei pazienti che risultano essere particolarmente sensibili, le papule creano del prurito e dell’infiammazione locale. È inoltre possibile che a livello degli occhi possano scaturire delle lesioni.
Come diagnosticare il mollusco contagioso
Il mollusco contagioso è facilmente diagnosticabile dal proprio medico o dal dermatologo, che osservando le lesioni papulose della pelle del paziente potrà facilmente rendersi conto dell’esistenza di una simile infezione virale. In caso di dubbi o nell’ipotesi di specifici accertamenti, potrebbe essere richiesta o consigliata una biopsia cutanea.
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Come guarire dal mollusco contagioso
Purtroppo, guarire dal mollusco contagioso richiede molto tempo. In alcuni casi la guarigione completa avviene dopo alcuni mesi, ma in alcune ipotesi particolarmente aggressive, o in soggetti particolarmente predisposti, la guarigione non avverrà prima di diversi anni. Naturalmente, alcune terapie farmacologiche possono venire in soccorso: il dermatologo potrebbe dunque consigliare l’applicazione di farmaci cheratolitici, di farmaci antivirali o ancora di farmaci immunosoppressori. Se le papule non spariscono con tali interventi prolungati, e risultano essere di difficile sopportazione da parte del paziente, è possibile procedere con interventi di raschiatura, laserterapia, crioterapia.
Quanto è diffuso il mollusco contagioso?
Il mollusco contagioso è diffuso tra il 2 e il 3% degli individui sani. Nella maggior parte dei casi (secondo alcune recenti statistiche, nell’80% delle fattispecie) colpisce i bambini di età inferiore ai 15 anni, con una incidenza particolarmente accentuata nell’età prescolare.
In aggiunta a quanto sopra, sembra essere un fattore in grado di favorire la diffusione dell’infezione virae il clima caldo e umido: pare dunque che nelle zone tropicali il contagio sia più facile, e la diffusione del virus maggiore.
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Purtroppo, però, le statistiche di cui sopra sembrano essere sottostimanti il reale grado di espansione della malattia. Di fatti, essendo una patologia non aggressiva e non in grado di determinare delle gravi malattie in capo al paziente, i soggetti tendono a trascurare l’importanza di diagnosticare l’infezione virale e, di conseguenza, intervenire mediante una specifica terapia condivisa con il proprio medico.
Si ricorda inoltre come il mollusco contagioso possa teoricamente colpire chiunque, ma che esistono alcune categorie di pazienti che risultano essere molto più esposte al rischio di contagio dal mollusco. Si tratta principalmente dei pazienti con il sistema immunitario compromesso (si pensi ai malati di AIDS), che costituiscono certamente la categoria di persone che è maggiormente esposta al rischio di infezione. Stando a quanto ricordava una recente analisi condotta nel Journal of the American Academy of Dermatology, infatti, quasi un terzo dei malati di AIDS soffre o avrebbe sofferto di tale mollusco.
Costituiscono inoltre persone particolarmente esposte al rischio di contrarre il mollusco contagioso i pazienti che sono affetti da malattie linfoproliferative, quelle in cura con farmaci di natura corticosteroide, i bambini affetti da eczema atopico.
Detto ciò, non possiamo che consigliarvi un pronto intervento del vostro medico di famiglia, e una eventuale visita al proprio dermatologo, per poter arrivare alla corretta diagnosi del mollusco contagioso e, di qui, all’individuazione della migliore terapia.