Ostetricia e ginecologia

Menorragia, quando le perdite mestruali sono troppo abbondanti

L’emorragia, inoltre, può anche durare ben oltre il normale periodo del ciclo e, di conseguenza, può comportare anche molto più dolore per la paziente che ne soffre. Una perdita normale di sangue nel corso della fase mestruale è compresa di solito tra 30 e 50 ml. Nel caso in cui la paziente soffra di menorragia, le perdite possono arrivare a toccare anche gli 80 ml al giorno. È abbastanza facile intuire, quindi, come una delle principali conseguenze di tale problematica è l’anemia associata alla carenza di ferro. È importante evitare di fare confusione tra menorragia e metrorragia. In tutti e due i casi si verifica ipermenorrea, con una perdita molto alta di sangue, ma la menorragia si verifica nel corso del periodo mestruale, mentre la seconda al di fuori di esso. In ogni caso, una paziente potrebbe comunque soffrire di entrambe le condizioni: in questo caso si potrebbe parlare di menometrorragia e si rende necessaria un’immediata visita ginecologica per individuare una diagnosi il più corretta possibile e iniziare il prima possibile una valida terapia.

Che cos’è l’ipermenorrea e quando insorge

Ipermenorrea corrisponde a quella condizione in cui la donna ha delle mestruazioni molto abbondanti, che tante volte sono legate a menorragia e metrorragia. Nel primo casi si tratta di perdite di sangue mestruali che durano ben oltre i normali 7-8 giorni, mentre nel secondo caso si parla di perdite di sangue mestruali che non sono attese nel corso del periodo intermestruale. Tra metrorragia, ipermenorrea e menorragia è particolarmente forte e denso, al punto tale che piuttosto di frequente effettuare una distinzione risulta davvero molto complicato. Tra l’altro, le cause che portano all’insorgere di queste tre problematiche sono praticamente le stesse. In diverse occasioni, l’ipermenorrea si può ricollegare alla polimenorrea, ovvero ad una riduzione della fase intermestruale (in poche parole, le mestruazioni si verificano troppo di frequente e con meno giorni di “pausa”).

Quali sono le principali cause

L’abbondante perdita di sangue nel corso delle mestruazioni insorge per via del fatto che l’utero non riesce ad ostruire tale emorragia. In poche parole, non è in grado di emostatizzare nell’esatto punto in cui si verifica il distacco della parte funzionale rispetto alla mucosa. L’emostasi, quindi, non può essere svolta normalmente nel caso in cui vi è una congestione di sangue all’interno dell’utero, insieme alla classica perdita di sangue dovuta al ciclo mestruale, senza dimenticare anche una scorretta contrazione dell’endometrio e patologie che vanno a colpire la coagulazione, ecco che la situazione può diventare ancora più problematica e grave. Ipermenorrea, infatti, potrebbe essere legata a delle malattie come polipi uterini, miomi, patologie organiche che hanno colpito l’apparato genitale, ma anche delle problematiche decisamente più gravi, come ad esempio la leucemia, nefropatie e ipertensione. Alcuni trattamenti a base di medicinali antipsicotici e antidepressivi sarebbero in grado portare più facilmente a dei casi di ipermenorrea.

Cosa mangiare quando si ha il ciclo abbondante

Il ciclo mestruale abbondante è un disturbo particolarmente diffuso tra le donne. Può insorgere nel corso della pubertà, così come nella fase della menopausa. Le perdite mestruali troppo elevate possono provocare una condizione di sideropenia, ovvero una mancanza di ferro nel corpo umano. Di conseguenza, è fondamentale seguire una dieta ben precisa a tavola, in modo tale da ovviare a tali carenze. Per prima cosa, in tali periodi, si consiglia di mangiare il fegato, visto che si può considerare il cibo con la maggiore concentrazione di ferro. Consumare la carne una volta al giorno può tornare indubbiamente utile, così come le uova e il pesce, stando ben attenti ovviamente anche a delle eventuali problematiche di colesterolo. Per quanto riguarda i vegetali, le lenticchie contengono sicuramente molto ferro, così come tanti altri legumi. In questi casi, inoltre, si suggerisce anche di aumentare il consumo di alimenti che contengono vitamina C, in maniera tale da favorire un migliore assorbimento del ferro. Si consiglia, infine, di evitare di mangiare troppi cibi integrali, dal momento che un’assunzione troppo elevata di fibre può comportare, invece, dei problemi nell’assorbimento del ferro.

Quali sono le cause della formazione di coaguli di sangue durante il ciclo

Tra le principali cause che possono portare a tale problematica troviamo indubbiamente un deficit di ferro. Infatti, quando il quantitativo di ferro è presente in basse quantità all’interno del corpo, l’utero avrà ancora più difficoltà a produrre il suo “anticoagulante” e, di conseguenza, tale condizione favorisce la formazione di coaguli di sangue. È fondamentale la prevenzione in questi casi: frequenti esami del sangue permettono di tenere sotto controllo tali valori e, nel caso in cui si rendesse necessario, potrebbero portare alla prescrizione da parte del medico di adeguati integratori per sopperire ad un’eventuale carenza.

Tra le altre cause possiamo sottolineare dei piccoli squilibri dal punto di vista ormonale. Si tratta di un disturbo che può insorgere piuttosto di frequente sia nelle pazienti adolescenti che nelle donne appena dopo il parto. In questi casi la causa deriva da uno squilibrio, piuttosto ridotto a dir la verità, tra progesteroni ed estrogeni. Infine, un’ulteriore motivazione può corrispondere all’aborto spontaneo, che è in grado di causare la formazione di coaguli di sangue dalla colorazione tipicamente grigia e giallognola. Tra le altre cause possiamo comprendere indubbiamente anche delle patologie ginecologiche, come ad esempio la malattia infiammatoria pelvica, che causa tanto dolore nella parte addominale, nei pressi del bacino e può comportare lo sviluppo di coaguli di sangue nel corso delle mestruazioni.

La pericolosità dell’endometriosi

L’endometriosi si caratterizza per essere una patologia che insorge in modo decisamente subdolo. Infatti, si sviluppa silenziosamente senza grandi sintomi, ma è disturbo comune a decine di migliaia di donne. Uno dei segnali che, però, si possono ricollegare a tale patologia è indubbiamente una mestruazione che provoca troppi dolori. In questo caso, quindi, la paziente potrebbe soffrire di endometriosi. Questa patologia silenziosa va a colpire l’apparato genitale femminile e comporta lo sviluppo di un rivestimento particolarmente denso nei pressi dell’utero e dei vari altri organi vicini. Questa condizione causa un notevole dolore e anche la formazione di importanti coaguli di sangue nel corso della mestruazione.

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