Tra i disturbi ginecologici più comuni abbiamo l’ovaio policistico. I sintomi principali di questo problema sono: peluria in eccesso, perdita di capelli, acne, irsutismo e irregolarità nel ciclo mestruale. Questa patologia, molto frequente nella popolazione femminile, è endocrinologia e metabolica e si caratterizza da un’eccessiva produzione di androgeni, che sono gli ormoni maschi, rispetto agli estrogeni, che sono gli ormoni femminili. Come si fa a riconoscere l’ovaio policistico e c’è la possibilità di curarlo? In questo articolo possiamo conoscere il parere di Rossella Nappi, professore ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo, e membro del Direttivo della Società Internazionale di Endocrinologia Ginecologica.
Facendo riferimento all’Italia, circa il 10% delle donne in età ferite presenta sintomi che sono collegati ad una diagnosi di ovaio policistico, che però, come spiega Nappi, “non deve basarsi soltanto sull’esecuzione di un’ecografia pelvica con riscontro di tante micro cisti all’interno delle ovaie”. Per essere sicuri della presenza di questa patologia è infatti necessario sottoporsi ad una visita ginecologica con ecografia transvaginale e specifici esami del sangue.
Le cause della patologia
Alle origini di questa patologia di solito c’è una predisposizione genetica. L’esperta sottolinea che “a cicli irregolari e peluria in eccesso per un errore nella catena sintetica degli androgeni, gli ormoni maschili per eccellenza, che non riescono a trasformarsi bene in ormoni femminili”. Non sono da escludere i fattori stressanti che si manifestano prima della nascita nel ventre materno oppure nell’età dello sviluppo.
Un importante campanello d’allarme è il peso alla nascita, potrebbe influire sul possibile sviluppo dell’ovaio policistico se troppo basso (inferiore ai 2500 grammi) o se troppo alto (superiore ai 4000 grammi). “Spesso sono bambine o ragazzine in sovrappeso o obese che si sviluppano mediamente prima delle altre (a 11 anni o anche meno) e che presentano acne anche prima del menarca. Oppure adolescenti di peso normale che fin da subito hanno il ciclo mestruale che salta nel corso dei mesi, favorendo la formazione di microcisti ed eccesso di ormoni maschili, oltre a sintomi come gonfiore, aumento dell’appetito, ansietà, nervosismo fino alla depressione a all’isolamento sociale”, evidenzia l’esperta.
La patologia si può curare?
L’ovaio policistico per fortuna oggi è una patologia che si può curare, ma bisogna intervenire nella prima adolescenza affidandosi a ginecologi esperti di endocrinologia e a nutrizionisti capaci di motivare al meglio chi ne soffre. Una dieta corrette abbinata ad attività fisica regolare rappresentano senza dubbio una prima strategia efficace per gestire al meglio questo problema. Soprattutto nei soggetti in sovrappeso. Come dice l’esperta, “Alcuni ormoni dello stress si comportano come ormoni maschili ed influenzano il tono dell’umore, oltre al comportamento alimentare che, se troppo orientato verso i carboidrati ed il cibo spazzatura può da un lato peggiorare l’acne e dall’altro potenziare la resistenza del grasso all’insulina, che a sua volta influenza l’azione degli ormoni maschili, creando un circolo vizioso dal quale può essere difficile venir fuori senza una guida esperta”.
Molto utile in questo caso è la pillola estroprogestinica, che ha un’azione che equilibra il ciclo mestruale e quindi, riduce la capacità degli androgeni di essere prodotti e agire su pelle e capelli. La professoressa conclude: “In casi più severi si può optare per molecole antiandrogeniche oppure farmaci che regolano il metabolismo come gli insulino-sensibilizzanti (metformina), mentre nei casi più lievi si può regolare il ciclo mestruale con il progesterone per compensare la sua mancanza.”
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