Le capsule di Libradin sono a rilascio modificato, il che significa che sono studiate per essere assorbite gradualmente dall’organismo. In virtù di questa sua caratteristica, è sufficiente prendere Libradin una sola volta al giorno.
Normalmente, il trattamento con Libradin comincia con una singola capsula da 10 mg e prosegue con questa dose minima per un periodo di almeno 3 -6 settimane, durante le quali è possibile apprezzare una stabilizzazione dei valori della pressione. Qualora al termine di questo periodo l’effetto non fosse soddisfacente, è possibile passare ad una singola capsula da 20 mg al giorno.
Le capsule di Libradin possono essere assunte, preferibilmente con un bicchiere d’acqua, prima, durante o dopo i pasti. In pazienti anziani la dose non deve essere adeguata e bisogna porre attenzione alle fasi iniziali del trattamento. In pazienti con una compromessa funzionalità renale è necessario fare attenzione quando si aumenta la dose da 10 a 20 mg al giorno. Libradin è sconsigliato nei pazienti con compromissione epatica. I granuli presenti nelle capsule di Libradin non devono essere rimossi.
Avvertenze
Libradin contiene saccarosio, dunque non deve essere assunto da chi sia affetto da intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio o insufficienza di isucrasi-isomaltasi. Assumere Libradin insieme ad altri medicinali antipertensivi può causare un effetto antipertensivo addizionale. L’alcool potrebbe potenziare gli effetti di Libradin, così come di altri vasodilatatori ed antipertensivi. Libradin interagisce con la cimetidina che causa un aumento dei livelli nel sangue del principio attivo di Libradin, la barnidipina. Si raccomanda quindi cautela nella somministrazione contemporanea dei due medicinali.Può essere necessario incrementare la dose di Libradin quando si adoperino farmaci induttori enzimatici, come fenitoina, carbamazepina e rifampicina.
Libradin non deve essere prescritto insieme ad antiproteasici, ketoconazolo, traconazolo, eritromicina, claritromicina ed altri inibitori del CYP3A4 (citocromo P450).
Non ci sono studi riguardo agli effetti di Libradin sulla capacità di guidare veicoli e adoperare macchinari. Si consiglia comunque cautela poiché capogiri o vertigini possono comparire comunque durante un trattamento con qualsiasi antipertensivo. In caso di sovradosaggio di Libradin, è necessario il trattamento ospedaliero per intossicazione, i cui sintomi si manifesteranno entro 30 o 60 minuti se viene ingerita una dose cinque volte superiore a quella raccomandata. Il trattamento è di tipo sintomatico, con un’iniezione endovenosa di calcio ed il monitoraggio continuo dell’ECG.
Effetti indesiderati
Libradin può avere effetti collaterali, solitamente più comuni nel dosaggio da 20 mg rispetto al dosaggio da 10 mg. Questi effetti collaterali includono:
- Cefalee
- Capogiri
- Vertigini
- Palpitazioni
- Vampate di calore
- Edema periferico, nello specifico gonfiore edema degli arti inferiori
Altri effetti collaterali non comuni e la cui frequenza è sconosciuta possono includere:
- Tachicardia
- Tachicardia sinusale
- Aumento della frequenza cardiaca
- Reazione anafilattoide
- Eruzioni cutanee
Questi effetti collaterali tendono comunque a diminuire o scomparire nel corso del trattamento, entro circa due o quattro settimane dall’inizio dello stesso.
Il principio attivo di Libradin, la barnidipina, mostra un’elevata affinità con i canali del calcio delle cellule muscolari lisce nella parete vasale. La comparsa dell’azione è lenta ed il legame così formato è forte e duraturo. Libradin riduce quindi le resistenze periferiche dei vasi, provocando un abbassamento della pressione arteriosa. Adoperando Libradin, l’effetto antipertensivo persiste per l’intero periodo di 24 ore. Anche nel trattamento cronico, l’impiego di Libradin non determina un aumento della frequenza cardiaca di base.
I massimi livelli di barnidipina nel plasma si riscontrano dopo 5 – 6 ore dalla somministrazione di Libradin 20 mg. Nessuno dei livelli è in alcun modo influenzato dal consumo concomitante di cibo.
Come si presenta e come conservarlo
Libradin in capsule a rilascio modificato è disponibile in confezioni con un numero variabile (da 10 a 100) compresse, confezionate in blister di alluminio-alluminio che contengono, ciascuno, 7, 10 o 14 capsule. La confezione va conservata a temperatura non superiore ai 25°C.
L’ipertensione
L’ipertensione, nota anche come ipertensione arteriosa, è la condizione clinica per cui la pressione del sangue nelle arterie risulta più elevata dei valori di riferimento. La pressione arteriosa è riassunta in due misure, una sistolica, corrispondente alla contrazione (o sistole) del muscolo cardiaco ed una diastolica, che corrisponde al rilassamento (diastole) tra un battito e l’altro. La pressione arteriosa viene indicata come sistolica su diastolica in mm di mercurio ed è considerata normale fino ad un valore di 140/90 mmHg.
L’ipertensione può essere primaria, ovvero senza evidenti cause mediche alla sua base o secondaria, come conseguenza di altre malattie di reni, arterie, cuore o sistema endocrino.
L’ipertensione è un fattore di rischio per ictus, infarto, insufficienza cardiaca, aneurismi arteriosi ed è causa di malattia renale cronica. Libradin, con la sua azione costante, aiuta a contrastare efficacemente l’ipertensione ed i suoi effetti dannosi.