Disturbi di ossa, articolazioni e muscoli

Lenizak: Foglietto Illustrativo, somministrazione ed effetti indesiderati.

Lenizak è un farmaco che contiene i principi attivi di tramadolo cloridrato e dexketoprofene. Come tale, può agire come antidolorifico per poter trattare sintomi moderati e gravi nei soggetti adulti: vediamone insieme le principali caratteristiche, modalità di utilizzo e avvertenze.

Principi attivi

I principi attivi di Lenizak sono il tramadolo cloridrato (un antidolorifico oppioide) e il dexketoprofene (un antidolorifico appartenente alla classe di farmaci chiamati antinfiammatori non steroidei – FANS).

Per questo motivo, è generalmente indicato per poter trattare i sintomi a breve termine, riconducibili alla presenza di dolore acuto da moderato a grave nel paziente adulto.

Chi non deve prenderlo

Il medicinale NON è consigliato a quei pazienti che sono allergici al dexketoprofene, al tramadolo cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale o all’acido acetilsalicilico o ad altro FANS.

È inoltre precluso a chi ha sofferto di attacchi di asma, rinite allergica acuta, polipi nasali, orticaria, angioedema, dispnea. È altresì sconsigliato a chi ha avuto reazioni fotoallergiche o fototossiche durante una terapia con ketoprofene (un FANS) o con fibrati, a chi soffre di ulcera peptica, a chi soffre o ha sofferto di sanguinamento gastrico o intestinale.

Tra gli altri soggetti che non dovrebbero assumere Lenizak , anche coloro che hanno disturbi digestivi cronici, malattie intestinali con infiammazione cronica, insufficienza cardiaca grave, patologie renali moderate o gravi o patologie epatiche gravi, disordini emorragici o della coagulazione, gravi disidratazioni, episodi acuti di intossicazione da alcol, sonniferi, antidolorifici o medicinali che influenzano il tono dell’umore e l’emotività.

Infine, il medicinale dovrebbe essere escluso nei confronti di chi sta assumendo inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO), e di chi soffre di epilessia o convulsioni, difficoltà respiratorie, o è in gravidanza o in allattamento.

Bisogna inoltre valutare, caso per caso, se ricorre convenienza a usare Lenizak nelle ipotesi di allergie, disturbi renali, epatici o cardiaci o di ritenzione idrica, se si stanno assumendo diuretici, si soffre di patologie cardiache, si è anziani, donne con problemi di fertilità, sofferenza di disturbi della formazione del sangue e delle cellule ematiche, lupus eritematoso sistemico o di connettivite mista, patologie infiammatorie dell’intestino, altre patologie gastriche o intestinali e se si sta assumendo altri medicinali che aumentano il rischio di ulcera peptica o emorragia o medicinali che contengono le stesse sostanze attive di questo medicinale.

Bambini e adolescenti

Il medicinale non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti.

Interazioni farmacologiche

Come tutti i medicinali, anche Lenizak può interagire con altri medicinali e, dunque, è bene condividere con il proprio medico tutti i farmaci che si stanno assumendo, o si sono assunti di recente, compresi quelli da banco e quelli a base di erbe.

Detto ciò, l’uso di Lenizak non è raccomandato con

  • acido acetilsalicilico,
  • corticosteroidi,
  • altri farmaci antinfiammatori,
  • warfarin, eparina o altri medicinali anticoagulanti,
  • litio,
  • metotressato,
  • idantoina e fenitoina,
  • sulfametoxazolo,
  • inibitori della monoamino-ossidasi (IMAOI).

Sono inoltre richieste specifiche precauzioni nel caso di uso con Lenizak di ACE inibitori, diuretici, beta-bloccanti e antagonisti dell’angiotensina II, pentossifillina, zidovudina, clorpropamide e glibenclamide,  antibiotici aminoglicosidi, antibiotici chinolonici, ciclosporina o tacrolimus, streptochinasi e altri medicinali trombolitici o fibrinolitici, probenecid, digossina, mifepristone, antidepressivi del tipo inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), agenti antipiastrinici, tenofovir, deferasirox, pemetrexed.

Si rammenta che il rischio di effetti indesiderati aumenta in caso di assunzione di tranquillanti, sonniferi, altri antidolorifici come morfina e codeina, medicinali che possono causare convulsioni (come alcuni antidepressivi o antipsicotici), anticoagulanti, e ancora con sostanze contenenti alcol.

FOTO: stock/adobe.com

Informazioni utili prima della somministrazione

Lenizak non deve essere somministrato in presenza dei seguenti disturbi:

  • Se siete allergici all’acido acetilsalicilico o ad un altro FANS
  • Se avete sofferto o soffrite ancora di attacchi di asma, rinite allergica in forma acuta, polipi nasali, orticaria, angioedema, dispnea dopo aver assunto i farmaci antinfiammatori non steroidei
  • Se avete avuto reazioni fotoallergiche, o anche fototossiche, cioé arrossamento della pelle con formazione di vescicole in seguito ad esposizione solare durante la terapia con ketoprofene
  • Se soffrite di ulcera peptica, o sanguinamento gastrico ed intestinale, o se in passato avete avuto episodi di sanguinamento gastrico ed intestinale, compresi episodi associati ad un impiego precedente di farmaci FANS
  • Se avete disturbi alla digestione di natura cronica, come indigestione e bruciore di stomaco
  • Se soffrite di malattia intestinale cronica come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn
  • Se soffrite di insufficiente cardiaca gravemente
  • Se soffrite di patologie renali moderate o gravidanza
  • Se soffrite di disordini emorragici o della coagulazione del sangue
  • Se siete gravemente disidratati, cioè se avete perso molto liquidi a causa di diarrea, vomito o assunzione insufficiente di liquidi
  • Se avete avuto episodi acuti di intossicazione da sonniferi, ad esempio anche da alcol, da antidolorifici o medicinali che influenzano l’emotività e lo stato dell’umore
  • Se state somministrando farmaci inibitori delle monoammino ossidasi, cioè IMAO, impiegati per il trattamento della depressione. Anche, ad esempio, se li avete assunti negli ultimi 14 giorni prima del trattamento farmacologico con questo medicinale
  • Se soffrite di episodi di convulsioni o epilessia, perché potrebbe aumentare il rischio di eventuali attacchi
  • Se avete difficoltà respiratorie
  • Se siete incinta o anche nella fase dell’allattamento al seno
  • Gravidanza e allattamento

Se è in corso una gravidanza, se si sospetta o si sta pianificando una gravidanza, o se si sta allattando con latte materno, è bene domandare subito al proprio medico prima di prendere questo medicinale, ben sapendo che Lenizak è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.

Modalità di assunzione

Lenizak deve essere assunto con le modalità indicate dal medico, che pondererà la quantità e la frequenza di assunzione sulla base del tipo, della gravità e della durata del suo dolore. In genere, la dose raccomandata è di 1 compressa rivestita con film (che corrisponde a 75 mg di tramadolo cloridrato e 25 mg di dexketoprofene) ogni 8 ore, per un massimo di 3 compresse rivestite con film al giorno (che corrispondono a 225 mg di tramadolo cloridrato e 75 mg di dexketoprofene) senza superare i 5 giorni di trattamento.

Sovradosaggio

Se si assume una quantità eccessiva di questo medicinale, si dovrebbe informare immediatamente il medico oppure recarsi al pronto soccorso dell’ospedale più vicino, indicando il nome del medicinale o portando con se la confezione del farmaco o il foglio illustrativo.

Tipici sintomi di sovradosaggio sono rappresentati da vomito, perdita di appetito, mal di stomaco, capogiri, sonnolenza/sensazione di perdita dell’equilibrio, disorientamento, cefalea, contrazione della pupilla, vomito, insufficienza cardiaca, perdita di coscienza, convulsioni e difficoltà respiratorie.

Di contro, se ci si dimentica di prendere Lenizak è sufficiente saltare direttamente alla dose successiva, evitando di prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

Effetti indesiderati

Come ogni medicinale, anche Lenizak potrebbe esporre il paziente a effetti indesiderati, anche se non tutte le persone li manifestano e, comunque, in generale si tratta di manifestazioni lievi e comuni, che spariscono con l’interruzione della somministrazione.

Tra le reazioni più grave ci sono naturalmente quelle allergiche, manifestate con sintomi tipici come il gonfiore della faccia, della lingua e/o della gola e/o difficoltà a deglutire o orticaria insieme a difficoltà respiratorie.

Effetti giudicati “molto comuni” (possono colpire più di 1 persona su 10) sono nausea/malessere e sonnolenza, mentre sono giudicati “comuni” (possono colpire fino a 1 persona su 10) il vomito, il mal di stomaco, la diarrea, i problemi digestivi, la cefalea, i capogiri, l’affaticamento, la costipazione, la secchezza delle fauci e la sudorazione aumentata.

Tra gli effetti indesiderati non comuni e rari troviamo pressione sanguigna alta o molto alta, gonfiore nella zona oculare, insonnia, ansia, vampate di calore, stanchezza, infiammazione gastrica. L’elenco non è comunque esaustivo. Pertanto, in caso di manifestazione di qualsiasi segnale “anomalo”, è bene parlarne tempestivamente con il proprio medico di riferimento.

Altri effetti indesiderati

  • Aumento della conta delle piastrine
  • Palpitazione, tachicardia, debolezza e anche collasso
  • Pressione sanguigna bassa.
  • Gonfiore della laringe con edema
  • Riduzione dei livelli di potassio nel sangue
  • Disturbi di origine psicotica
  • Gonfiore nella zona oculare
  • Respirazione rallentata o poco profonda
  • Sensazioni anomale

Conservazione

Lenizak non richiede particolari modalità di conservazione. È dunque sufficiente:

  • conservare il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini;
  • non usare questo medicinale dopo la data di scadenza;
  • conservare il prodotto nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce;
  • non gettare il medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.

Lenizak contiene:

  • principi attivi: tramadolo cloridrato e dexketoprofene. Ogni compressa contiene: 75 mg di tramadolo cloridrato e 25 mg di dexketoprofene;
  • altri componenti: cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, sodio croscarmellosa, sodio stearil fumarato, silice colloidale anidra, mentre nel film di rivestimento è presente alcol polivinilico, biossido di titanio, Macrogol/PEG 3350, talco.
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