Bambina che tossisce-Gustavo Fring-pexels.com
Le placche in gola possono sembrare un po’ spaventose, ma di solito non sono un segno di qualcosa di troppo serio. Molte diverse condizioni di salute possono infatti causare questo problema, ma nella stragrande maggioranza dei casi spariscono in automatico entro pochi giorni. Solo in rari episodi ci sarà bisogno di richiedere l’aiuto del proprio medico di fiducia, che prescriverà al paziente dei medicinali. Le placche si sviluppano solitamente in seguito ad una infiammazione di natura infettiva, e si presentano bianche o giallastre, localizzandosi proprio intorno alle tonsille o sul palato. Risulta importante sottolineare che tali infezioni sono spesso di natura batterica, ma in alcuni casi possono essere procurate anche da funghi particolari. Discutiamo dunque in seguito più approfonditamente delle cause che provocano questo disturbo.
Le placche in gola possono generarsi indicativamente per tre diverse motivazioni, la prima che osserveremo è l’infiammazione infettiva. In questo tipo di infiammazione, che colpisce la stragrande maggioranza degli esseri umani, sia adulti che bambini, le cui difese immunitarie sono magari ancora in via di sviluppo, le placche si generano in seguito a virus, batteri o funghi che colpiscono il nostro corpo. Tra i principali virus che possono causare le placche citiamo: adenovirus, virus influenzali, ecc., mentre tra i batteri inseriamo: lo streptococco, Klebsiella pneumoniae, Haemophilus influentiae ecc. Anche i funghi, come detto, possono far insorgere placche, ciò accade con la candida ed il mughetto.
La seconda causa più frequente di sviluppo di placche è la presenza in un particolare individuo di una condizione di salute detta “tonsilla criptica”. Chi soffre di questo disturbo presenza delle vere e proprie lacerazioni nelle cavità tonsillari, ciò non permette alle tonsille di pulirsi in maniera corretta, tale processo è automatico, e dunque si ha un ristagno di cellule morte e detriti di cibo che causano la formazione di placche ed anche una forte alitosi. Discutiamo infine dell’ infiammazione cronica, alcune persone, a causa di problemi di salute vari, presentano una continua e perenne infiammazione della cavità orale, che si aggrava quando un individuo compie eccessivi sforzi fisici o si va incontro ad un forte cambiamento climatico.
Nei casi di infiammazione di tipo infettivo le placche provocano generalmente sintomi leggeri, di bassa entità e gravità quali: mal di gola, fitte e lieve dolore durante la deglutizione; fastidi nella zona dell’ orecchio e dell’occhio, ed inspessimento della zona tonsillare, le ghiandole infatti risulteranno infiammate ed ingrossate proprio intorno al collo. Quando si soffre di tonsille criptiche, invece, i dolori saranno nella maggior parte dei casi assenti, e saranno visibili solo placche bianche o gialle intorno alle tonsille con presenza di alito cattivo.
Quando l’infiammazione è invece cronica saranno comuni episodi di febbre, spesso anche molto alta, e dolore intenso nella zona del collo. Oltre ai sintomi appena citati molte persone lamentano anche un generale dolore fisico, diffuso cioè in tutto il corpo, ed una stanchezza muscolare.
Nella maggior parte dei casi, le placche si risolvono automaticamente nel giro di poche settimane, e non sarà necessario un consulto medico. Se però la situazione non migliora il nostro consiglio è quello di recarsi dal proprio medico di fiducia, che vi prescriverà alcuni farmaci antinfiammatori utili proprio a lenire il dolore ed il gonfiore delle ghiandole che causano il problema. Solo quando anche con l’ausilio di medicinali il dolore non passa è bene chiedere maggiori spiegazioni al medico che avrà il compito di scongiurare la presenza di altre malattie più gravi. Le placche infatti possono essere anche causate dalla presenza della mononucleosi, una malattia ormai curabili che non debilita il nostro organismo. Per escludere queste malattie, o anche leucemie, risulterà importante rivolgersi a degli specialisti del settore.
I farmaci genericamente consigliati sono gli antinfiammatori ed eventualmente antipiretici per un periodo di tre giorni, ma anche gli antibiotici possono aiutare nella lotta contro questo disturbo. Questi vengono generalmente prescritti per un periodo che varia dai sette ai dieci giorni, ma devono sempre essere prescritti dal medico, che vi consiglierà la strategia migliore. Se dopo questo numero di giorni i dolori continuano a persistere molto probabilmente il medico prescriverà accertamenti ulteriori per scongiurare la presenza di malattie più gravi. Solo come ultima analisi il medico consiglierà l’operazione che vi priverà delle tonsille, ma, anche in questo caso, discutiamo di un caso limite, raramente necessario.
Nei casi di placche croniche alle tonsille la questione è in realtà differente, e sarà necessario cercare di rafforzare le difese immunitarie del paziente per alleviare i suoi dolori. Per far ciò è necessario ricorrere a vaccini che rafforzano il nostro organismo e limitano l’insorgere di episodi di dolore particolarmente forti.
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