Pensando agli animali più pericolosi mai affacciati sul suolo terrestre, vengono in mente grandi predatori, formidabili killer a quattro zampe, pesci mostruosi e tanto, tanto altro ancora. Eppure, l’animale più pericoloso non è niente di tutto ciò. È piccolo, comune, fastidioso e, in alcune zone del pianeta, purtroppo mortale: la zanzara.
Con 725 mila vittime mietute ogni anno, la zanzara inietta nel sangue un elevato numero di virus e altri parassiti: basti considerare, ad esempio, che la zanzara Aedes aegypti è vettore della febbre gialla, di quella dengue e della chikungunya, e che altre zanzare sono portatrici di virus non meno fatali.
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Eppure, non tutte le zanzare sembrano essere attratte dall’uomo. Perchè, dunque, alcune zanzare pungono gli esseri umani, e le altre no? Stando a quanto afferma un team di ricercatori guidato da Leslie Vosshall della Rockfeller University di New York, tutto dipende dal mutamento genetico di un ricettore olfattivo che si è determinato nella zanzara domestica per cause ambientali.
Lo studio, comparso in un recente numero di Nature, è uno dei pochi che illustrano per quale tipo di cambiamento genetico è cambiato un innato comportamento alimentare, e trae origine da quanto accaduto nell’Africa subsahariana, dove vivono due popolazioni di Aedes aegypti: una nella foresta, che si nutre di sangue animale, e l’altra, derivata dalla prima, che si è acclimatata nei villaggi intorno dove si alimenta con il sangue umano.
Le zanzare domestiche hanno poi invaso tutto il mondo, con gli scienziati che dimostrano come le stesse abbiano una maggiore sensibilità nei confronti degli odori umani. Di qui, lo step successivo, relativo all’individuazione delle molecole coinvolte in questa specializzazione.
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Grazie ai neuroni olfattivi, che le zanzare hanno nel naso posizionato sulle antenne, questi animali sono in grado di captare le molecole volatili odorose. A sua volta il neurone invia un segnale al cervello, provocando un comportamento specifico: il passaggio davanti alla fonte odorosa promette il pasto successivo.
Dagli studi sarebbe in altri termini emerso che le zanzare delle foreste e le zanzare domestiche avrebbero un diverso recettore olfattivo 4 (Or4), più potente nelle zanzare domestiche, capace di guidarle verso l’uomo attratte dal suo odore. Funge da calamita il sulcatone, una molecola prodotta dall’uomo e che stimola proprio il sopracitato ricettore.