I dieci errori da non fare con le terapie farmacologiche
La salute non è certo una cosa da prendere sottogamba, per questo motivo è di fondamentale importanza seguire le direttive del proprio medico curante o del farmacista di fiducia evitando accuratamente il fai da te. Detto questo passiamo direttamente ai 10 errori più frequenti nella somministrazione di farmaci sia per sé stessi che per le persone di cui ci si prende cura.
1. Conservare i farmaci nella stanza da bagno
Si tratta di un’abitudine comune quella di conservare i medicinali nel tipico mobiletto del bagno, si tratta di un’abitudine classica ed è anche l’errore più comune. In bagno la temperatura cambia spesso a causa dell’acqua calda del bagno, della doccia e di eventuali termoventilatori utilizzati per scaldare la stanza, inoltre anche l’umidità è eccessiva per i farmaci che rischiano di alterare composizione ed effetti.
2. Somministrare farmaci insieme ad alcuni alimenti
Non tutti sanno che i medicinali non si devono assumere con ogni tipo di alimento. Questo perché vi sono cibi che possono interferire con i farmaci, aumentando o diminuendo l’efficacia, o causando spiacevoli effetti collaterali. Si può fare un esempio tipico con il pompelmo, che può influenzare ben oltre 80 tipi di principi attivi aumentando il rischio di effetti collaterali anche gravi.
3. Somministrazione di farmaci con alcune bevande
Alcuni cibi risultano dannosi se assunti con i medicinali ma non bisogna sottovalutare le bevande, infatti anche le sostanze liquide possono creare diversi problemi se associate con prodotti farmacologici che spesso vengono miscelati per facilitare l’assunzione. Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori e antistaminici non devono mai essere assunti con sostanze alcoliche in quanto potrebbero creare gravi problemi al fegato. Il caffè e la coca-cola disintegrano le medicine evitando che queste diffondano il loro effetto mentre il té riduce l’assorbimento del principio attivo.
4. Non essere regolari nella somministrazione della cura
Dimenticarsi dell’orario delle medicine da prendere è un classico intramontabile. Lo stesso può accadere per impegni o per situazioni che impediscono di rispettare l’orario prestabilito dal piano di cura. Naturalmente se sono pochi minuti di ritardo il problema non sussiste, ma se si tratta di ore è possibile che venga compromessa la validità della cura come accade per gli antibiotici.
5. Frantumare o suddividere le compresse
Un errore comune a molte persone è quello di ridurre in polvere o dividere le compresse per rendere più semplice l’assunzione che a qualcuno risulta difficile da fare con il prodotto integro. Questo comportamento rappresenta un grosso errore in quanto c’è il rischio di perdere parte del principio attivo contenuto nel medicinale. In caso si trovi difficoltà nell’assunzione di farmaci in forma solida, si può chiedere allo specialista di prescrivere medicinali in forma liquida più semplici da assumere con acqua, alimenti o da soli. Per questo tipo di terapia risulta utile il dispenser Dosecare Althena Medica che consente di avere sempre il dosaggio corretto a portata di mano.
6. Fai da te
Capita spesso che le persone si autoprescrivano alcuni medicinali cercando tra quelli rimasti in casa ritenendoli adatti solo perché assunti precedentemente per disturbi simili a quelli attuali. Questo però può essere un grande errore in quanto anche se un sintomo può essere simile ad uno già avuto non è detto che la causa sia la medesima sempre meglio rivolgersi al proprio medico curante.
7. Mescolare i medicinali
Lo stesso principio dell’errore precedente viene applicato quando le persone decidono di mischiare i medicinali per sfruttare quello che hanno in casa. Questo atteggiamento è molto rischioso per la salute, solitamente il motivo è quello di voler potenziare gli effetti di un farmaco oppure di continuare una terapia con un altra medicina in quanto la prima è finita e non si vuole ricomprarla. Ricordiamo che solo il medico può valutare se l’integrazione di altri farmaci può essere utile o nociva.
8. Scordare la somministrazione di farmaci
Perché la cura risulti efficace è importante che si rispettino le quantità e la tempistica della cura stabilita dallo specialista. L’effetto è positivo solo se si mantiene la corretta concentrazione di medicinale nell’organismo, in caso contrario non si può garantire che gli effetti siano quelli desiderati.
9. Essere disidratati
Se non si beve a sufficienza le funzioni renali peggiorano e aumentano invece le possibilità che compaiano effetti collaterali che possono risultare anche meno efficaci in quanto l’assorbimento da parte del tratto gastrointestinale risulta insufficiente. Questo accade spesso nelle persone anziane che non avvertono la sete a sufficienza e si disidratano compromettendo la funzionalità renale. È molto importante, quindi mantenere la giusta idratazione del corpo soprattutto durante le terapie farmacologiche.
10. Somministrazione di farmaci scaduti
La data di scadenza indicata sulle confezioni dei medicinali, rappresenta il termine entro cui l’azienda farmaceutica da la garanzia di efficacia del farmaco. Inoltre oltre il giorno indicato il medicinale potrebbe diventare tossico, quindi meglio evitare l’utilizzo di tali sostanze rispettando le indicazioni riportate per essere tranquilli di avere una cura efficace e non dannosa per la salute. Utilizzare dispenser per la conservazione e la somministrazione di farmaci aiuta a evitare inconvenienti spiacevoli.