La proctite è un’infiammazione che colpisce l’interno del retto, che è l’estremità inferiore dell’intestino crasso, situato appena prima dell’ano. Il termine è composto da due parole, la prima è “Procto ” che significa “retto” e la seconda è ” itis ” che significa ” infiammazione “. Il retto può infiammarsi se batteri, virus, o sostanze chimiche irritano il rivestimento interno o se è affetto da una malattia infiammatoria intestinale. Un retto infiammato può causare sintomi spiacevoli, come dolore, sanguinamento rettale e alterazioni nella consistenza delle feci.
La proctite è un disturbo comune nelle persone che hanno una malattia infiammatoria intestinale, come detto in precedenza, ma può palesarsi anche in seguito ad altri problemi o disturbi. Le malattie a trasmissione sessuale sono un’altra causa frequente di sviluppo della proctite, che è anche un effetto collaterale della radioterapia utilizzata per combattere alcuni tipi di cancro.
I diversi tipi di proctite
Esistono, in realtà, diversi tipi di proctite, che assumo anche un nome differente, ma come vengono categorizzate, ed in cosa differiscono? Risulta essere proprio la causa scatenante a definire anche il tipo di proctite che si prende in analisi in quanto il nome del disturbo varierà al variare della causa che la produce. Ad esempio, le infezioni a trasmissione sessuale possono causare una “proctite infettiva”, la radioterapia per curare il cancro può causare una “proctite da radiazioni” e la colite ulcerosa, una malattia che colpisce l’intestino, può causare una “proctite ulcerosa”. La proctite può essere, inoltre, cronica o acuta, nel secondo caso il disturbo sarà improvviso e temporaneo, mentre la malattia cronica dura a lungo, e si protrae per mesi ed anni, e necessiterà di cure specifiche o operazioni per essere risolta.
![Un medico discute con un paziente dopo un controllo al retto](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/07/Un-medico-discute-con-un-paziente-dopo-un-controllo-al-retto-1024x671.jpeg)
La proctite nei neonati e nei bambini
I neonati che hanno un’intolleranza a determinate proteine alimentari, di solito, latte o la soia, possono sviluppare infiammazioni in qualsiasi parte dell’intestino, incluso il retto. I bambini possono ingerire queste proteine attraverso il latte artificiale o attraverso il latte materno se la madre, o chi lo sta allattando, le ha ingerite in precedenza. Solitamente queste forme di proctite sono acute, e scompariranno nel breve termine, soprattutto modificando la dieta del piccolo.
La proctite è una grave condizione di salute?
In circostanze normali, la proctite non è pericolosa per la vita e risponde bene al trattamento farmacologico. La malattia potrebbe portare a complicazioni più gravi solo in alcune, e rari, situazioni, quando cioè non viene trattata, dura a lungo, o se si viene colpiti da una forma grave. Ad esempio, un’ulcera che non guarisce potrebbe sanguinare troppo o potrebbe erodere la parete del retto, provocando così molti più disagi. Raramente, invece, la proctite può colpire i nervi vicini e causare la neuropatia, un disturbo del sistema nervoso periferico.
L’endoscopia e la diagnosi
Il medico curante inizierà chiedendoti i tuoi sintomi, quindi esaminerà fisicamente il tuo retto per trovare segni di proctite. Quando sarà abbastanza certo della presenza di questo disturbo, solitamente, il medico effettuerà una endoscopia, una tecnica utilizzata proprio per l’esplorazione rettale. Il termine in questione deriva dall’endoscopio, una sonda flessibile, che supera nella stragrande maggioranza dei casi anche i due metri di lunghezza, che presenta anche una propria illuminazione, necessaria ad osservare le pareti del retto in maniera approfondita. La sonda in questione, una volta inserita, avrà il compito di prelevare dei campioni di tessuto che verranno poi consegnati in laboratorio per effettuare tutte le analisi del caso. Attraverso le analisi il medico potrà capire quale sia la causa del disturbo, ed osservare magari la presenza di funghi o batteri.
Il medico potrebbe consigliare al paziente di effettuare anche altri test, in particolare le analisi del sangue e le analisi delle feci. L’esame del sangue può identificare infezioni e altre condizioni che possono causare la proctite, e può anche indicare una perdita di sangue o un eccesso di globuli bianchi. Con l’esame delle feci l‘operatore sanitario può invece testare un campione dei tuoi escrementi per trovare prove di infezione e sanguinamento.
![Classico contenitore utilizzato dagli infermieri per effettuare delle analisi del sangue](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/08/Classico-contenitore-utilizzato-dagli-infermieri-per-effettuare-delle-analisi-del-sangue-1024x683.jpg)
Il trattamento della proctite
Il trattamento del disturbo varia, ancora una volta, al variare della causa che la scatena, e saranno dunque necessarie cure differenti. Quando ci troviamo ad affrontare una proctite causata dalla proliferazione batterica, ad esempio, il medico suggerirà una cura a base di antibiotici, che saranno invece inutili se il disturbo è causato da alcuni tipi di virus, che dovranno essere combattuti con farmaci di tipo antivirale. Quando invece a causare la proctite sono le radiazioni, nella maggior parte dei casi, vengono prescritti al paziente dei “corticosteroidi”, in particolare sotto forma di schiuma o somministrati direttamente attraverso l’applicazione di un clistere.