Disturbi del sangue

Ipoglicemia: ecco cosa sapere per una corretta gestione dell’alimentazione

Quando la glicemia è inferiore a 55 mg/dl si definisce ipoglicemia, ma i disturbi possono essere percepiti anche con valori più alti (meno di 70 mg/dl) o del tutto normali se c’è stato un rapido calo della glicemia. Essa è tanto più frequente quanto più il paziente è trattato in maniera intensiva, cioè ha obiettivi glicemici vicini alla normalità. L’ipoglicemia è frequente soprattutto nei soggetti trattati con insulina (sia tipo 1 che tipo 2) ma può realizzarsi anche in quelli che assumono farmaci orali che stimolano la secrezione insulinica, in particolare le sulfoniluree e, fra queste, quelle a più lunga durata d’azione (clorpropamide, glibenclamide).

Il malessere del paziente

L’ipoglicemia determina un notevole malessere al paziente e, in alcuni casi, richiede l’assistenza di altri e talora l’ospedalizzazione. Una severa ipoglicemia, nel soggetto fragile e con altre malattie, può risultare fatale. Da qui la necessità di addestrare il paziente e i suoi familiari a riconoscere l’ipoglicemia e a correggerla prontamente.

Per una corretta gestione dell’ipoglicemia è utile sapere quanto segue:

L’ipoglicemia si realizza più frequentemente durante o dopo attività fisica (anche solo una passeggiata, i lavori di casa o il giardinaggio), soprattutto se si ha mangiato meno del solito.
I sintomi (disturbi) dell’ipoglicemia sono: sudorazione, tremore, senso di freddo o brividi, senso di fame, batticuore, ansia, irritabilità, confusione mentale, difficoltà a parlare, vista annebbiata, capogiro o mal di testa. Se non si interviene alla svelta, in alcuni casi può esserci perdita di coscienza (svenimento).
Nel sospetto (quando non si può misurare con il glucometro) o nella certezza dell’ipoglicemia bisogna agire subito prendendo 15 g di zuccheri semplici, ad esempio uno fra i seguenti:

• 2 caramelle fondenti
• 3 caramelle dure
• 3 zollette di zucchero
• 3 bustine di zucchero sciolte in acqua
• 1 cucchiaio da brodo e mezzo colmo di zucchero
• 1 cucchiaio da brodo e mezzo colmo di miele
• 1 cucchiaio da brodo e mezzo colmo di marmellata
• 1 bicchiere grande (circa 150 ml) di una bibita zuccherata (es. Coca-Cola)
• 1 bicchiere piccolo (circa 100 ml) di succo di frutta
• 1 bicchiere grande e mezzo (circa 200 ml) di spremuta di arancio

Dopo circa 15 minuti mangiare circa 50 g di pane oppure un pacchetto di cracker oppure un frutto. Dopo 30-45 minuti se possibile controllare con il glucometro se il problema si è risolto. In caso contrario, mangiare altri 50 g di pane o cracker o un frutto e ripetere il controllo col glucometro dopo altri 30-45 minuti. Quando si esce di casa bisogna avere sempre con sé qualche caramella e un pacchetto di cracker. Se si è alla guida e si sentono disturbi compatibili con ipoglicemia, bisogna fermarsi subito e agire. I parenti del paziente devono sapere cosa fare per risolvere un’ipoglicemia (vedi sopra per il trattamento).

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