L’ipertensione polmonare è una patologia che determina un innalzamento della pressione polmonare che in condizione di riposo supera i 25 mmHg, ed i 30 mmHg sotto sforzo.
Tale patologia tendenzialmente si manifesta a causa di un deterioramento della parete che riveste le arterie polmonari e le sue ramificazioni, ed a seguito di tale manifestazione, le arterie si restringono ed il flusso sanguigno si riduce al loro interno.
Ipertensione polmonare in forma lieve
Quando l’ipertensione polmonare è agli esordi, e quindi in forma lieve, questa si presenta asintomatica, ovvero non mostra nessuna sintomatologia associativa nel paziente affetto. Tale caratteristica purtroppo mette a rischio di peggioramento il paziente, che non percependo alcun sintomo, non si rivolge dal proprio medico.
Con il passare del tempo, l’ipertensione polmonare in forma lieve può degenerare, e dare origine a tutta una serie di sintomi che determinano la patologia e sono: fiato corto, giramenti di testa, sincope e senso di svenimento, dolore e pressione al torace, edema alle gambe e spesso all’addome, cianosi, aumento del battito cardiaco con palpazioni e senso di fatica generale.
I valori della pressione polmonare
La pressione polmonare di una persona sana, quando è a riposo, è di circa 14 mmHg, quando tale valore aumenta fino a superare i 25 mmHg in una situazione di riposo, ed i 35 mmHg in situazione di sforzo, si può definire l’ipertensione polmonare.
Tali valori si riferiscono esclusivamente alla pressione media, da non confondere con quella sistolica, che invece è più alta.
La misurazione della sistolica, indica la pressione che si manifesta quando il nostro cuore sta pompando sangue, e viene rilevata quando il cuore è rilassato. In pazienti con valori della pressione polmonare simili, possono avere diagnosi differenti, perché entrano in gioco altri fattori che determinano la sopravvivenza. L’ipertensione polmonare è stata suddivisa in quattro tipologie specifiche, ovvero:
1. Ipertensione polmonare arteriosa
2. Ipertensione polmonare venosa
3. Ipertensione polmonare caratterizzata dalla presenza di patologie del polmone
4. Ipertensione polmonare da patologia embolica o trombotica cronica
L’ipertensione polmonare nel neonato
L’ipertensione polmonare nel neonato, viene indicata come persistente, e a seguito di un recente studio, circa 2 neonati su 1.000 soffrono di tale patologia.
Questo disturbo è collegato a stati morbosi oppure a condizioni di salute precarie come:
- Setticemia
- Ipoglicemia
- Ipoplasia polmonare severa
- Sindrome da aspirazione di meconio
Tale patologia determina nel bambino una riduzione consistente del flusso di sangue polmonare ed uno shunt-sinistro. I sintomi che si manifestano comprendono: tachipnea, retrazione, cianosi grave e desaturazione. Per stabilire la giusta diagnosi, il medico si basa principalmente sull’esame obiettivo, sull’anamnesi e sull’RX toracica.
Sintomi dell’ipertensione polmonare
L’ipertensione arteriosa non manifesta sintomi evidenti riconducibili a tale patologia agli esordi, ma con il peggioramento della vasocostrizione delle arterie polmonari, si manifestano nel soggetto affetto, tutta una serie di sintomi come la dispnea, ovvero il fiato corto sia a seguito di uno sforzo fisico sia a riposo, frequenti giramenti di testa, sincope e perdita dei sensi, pressione toracica con dolore, edema addominale ed agli inferiori, cianosi, battito cardiaco accelerato e sensazione di affaticamento generale.
Quando compare anche una sola volta la manifestazione di dispnea in soggetti con ipertensione polmonare arteriosa, il soggetto deve tempestivamente contattare il proprio medico per valutare la situazione clinica. Anche i segnali che interessano l’addome ed il torace e gli arti inferiori vanno presi seriamente in considerazione.
Cure mediche in presenza di ipertensione polmonare
Non è semplice stabilire la corretta cura farmacologica in presenza di ipertensione polmonare, per questo il trattamento farmacologico e non, varia da paziente a paziente, anche in base alla causa scatenante ed alle condizioni mediche che accompagnano tale patologie. Tendenzialmente si somministrano ai pazienti una serie di farmaci in combinazione tra loro, e la scelta migliore, ovvero quella definitiva, si ha dopo alcune prove.
Una volta individuati i farmaci che, in concomitanza tra loro, svolgono un’azione di contrasto verso la pressione polmonare elevata, verranno prescritti in via definitiva, senza cambiamenti. Una cosa importante da tenere sempre presente è che anche la terapia a base di farmaci più idonea al paziente, non li guarisce dall’ipertensione polmonare, ma si limita a migliorare la sintomatologia. Se a seguito delle cure farmacologiche il paziente non risponde in maniera positiva, è opportuno prendere in considerazione l’intervento chirurgico.
Ipertensione polmonare secondaria
Per ipertensione polmonare secondaria, si intende l’ipertensione polmonare determinata a causa di una polmonite interstiziale idiopatica, ovvero una rara malattia che attualmente non può essere curata con terapie in grado di mostrare efficienza immediata.
Ipertensione polmonare severa
Nell’ipertensione polmonare severa, i vasi polmonari sono in gran parte ostruiti a causa di un ispessimento della parete e per la formazione di coaguli di sangue al loro interno. Tutto questo determina una riduzione severa dell’albero vascolare, e di conseguenza di un aumento consistente della resistenza al flusso sanguigno.
La pressione all’interno dell’arteria polmonare può aumentare anche di quattro volte rispetto ai parametri normali. In tale condizione, la parte destra del cuore si adatta ma con difficoltà all’aumento del carico lavorativo, e con il tempo tende a dilatarsi fino a quando non è più in grado di pompare una quantitativo adeguato di sangue verso i polmoni. La sintomatologia è aspecifica, e per questo, la corretta diagnosi viene fatta tardivamente, ovvero quando il malato non riesce più a svolgere le normali attività quotidiane.
I soggetti affetti lamentano mancanza di respiro ed affanno sia quando sono in movimento che a riposo, oppure stanchezza generale e ritenzione liquida, con pesantezza agli arti inferiori e all’addome.
Tutti questi sintomi non devono essere trascurati, ed il soggetto deve rivolgersi tempestivamente dal proprio medico o al pronto soccorso più vicino.